La richiesta di moratoria di nuove concessioni per la produzione d’energia idroelettrica, che ha portato a Sondrio il 20 ottobre 2006 i membri della 13ª Commissione permanete del Senato (territorio – ambiente – beni ambientali), è stata liquidata dal Presidente dell’A.E.M. Giuliano Zuccoli con una battuta: un confronto di basso profilo.
Non possiamo che dissentire da queste dichiarazioni, non solo perché i DS ritengono necessaria una moratoria triennale che permetta quelle valutazioni ambientali strategiche per una verifica concertata fra gli attori territoriali (istituzioni, associazioni locali, produttori d’energia) sull’effettiva sostenibilità di nuovi impianti di produzione d’energia idroelettrica.
Non vogliamo entrare nel merito di una polemica sui dati, lo lasciamo fare ai tecnici e agli esperti. Non possiamo però sottovalutare che presso gli uffici dell’Amministrazione provinciale giace una relazione tecnica che mette in risalto quello che i cittadini vedono normalmente: l’impoverimento dell’acqua nei fiumi e torrenti.
Crediamo che le dichiarazioni del Presidente dell’AEM siano un grosso sbaglio perché aumentano la distanza tra le prospettive strategiche dei produttori di energia e gli interessi delle comunità locali.
Non è un caso che la maggioranza dei Consigli comunali, le Comunità montane, l’Amministrazione provinciale, la quasi totalità degli attori economici e sociali, le forze politiche condividano largamente il documento dello IAPS e la richiesta di moratoria.
È finita la stagione in cui bastava il do ut des dello scambio tra occupazione e presenza degli impianti nel territorio e alcune sponsorizzazioni d’eventi per guadagnare il consenso locale di una presenza industriale.
Ci spiace constatare che il Presidente dell’AEM, altre volte attento alle esigenze del territorio provinciale, sottovaluti questo aspetto così determinante. In questo modo l’A.E.M. si isola invece di creare quelle condizioni di dialogo necessarie per trovare un corretto rapporto con il territorio provinciale.
I DS sono consapevoli dell’importanza della presenza, non solo per il nostro territorio, degli impianti idroelettrici ed è per questo che siamo disponibili al dialogo, che però deve tenere in considerazione il cambiamento del clima che si sta generando nei rapporti tra il territorio e la presenza delle società idroelettriche.
Angelo Costanzo
Segretario provinciale DS