«La tv non lo racconta ma è ormai in atto una rivoluzione epocale: una serie di novità scioccanti sta per modificare la vita e il modo di lavorare di milioni di italiani. Una rivoluzione che non ha bisogno di vincere le elezioni per prendere il potere: lo fa e basta! Produciamo la nostra energia, riorganizziamo i nostri consumi collettivamente. Pensi di poter vivere senza respirare il profumo di questo sconvolgimento epocale?» si domanda Jacopo Fo, scrittore, attore, regista, attivista e fondatore della Libera Università di Alcatraz, in Umbria.
All’Ecofuturo Festival (dal 26 luglio al 2 agosto) hanno aderito decine di associazioni, aziende e ricercatori indipendenti, con la partecipazione di Wwf, Legambiente, Acqua Pubblica e perfino del Politecnico di Milano; e poi Europa7 e la Tv del Fatto Quotidiano online oltre a una rete di emittenti web e satellitari più piccole.
«La qualità dei partecipanti e le novità che presenteremo sia sul piano delle tecnologie sia per le iniziative che verranno lanciate in vari settori, dai gruppi di acquisto ai sistemi di certificazione ecologica, ci fanno sperare che da questo evento scaturirà un’ondata di rinnovamento spinta dal basso, da quel movimento poco visibile che è impegnato a costruire macchine e sistemi per un futuro migliore» continua Jacopo Fo. «Possiamo scardinare il vecchio sistema perché è superato e antieconomico oltre che ingiusto. E lo possiamo fare se ci mettiamo insieme a pensare e agire. Non vogliamo fare un partito ma vogliamo connetterci in rete. Ad esempio, una parte del festival sarà dedicata alle strategie che hanno funzionato portando alcuni (pochi) comuni a tagliare il 50% e più della bolletta energetica. Vogliamo mettere a discutere insieme Marco Boschini dei Comuni Virtuosi, Laura Puppato che pur essendo del Pd ottenne il riconoscimento di “Sindaco a 5 Stelle”, e il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e vedere se c’è modo di creare sinergie tra gli amministratori che al di là delle bandiere vogliono migliorare le cose. La stessa logica la proporremo al mondo dell’autocostruzione e delle stampanti in 3D, agli appassionati di auto e moto elettriche (convertire è possibile!), a chi vuole creare reti di turismo sostenibile e a chi lavora nel settore delle fonti rinnovabili (presenteremo nuovi sistemi fotovoltaici!)».
In mezzo al vortice di buone pratiche che si metteranno in rete non mancheranno alcune esperienze di Re.co.sol, come quella del riciclo della plastica in Sahel, della quale si parlerà domenica 27 luglio nella conferenza di Filippo Guerra, del gruppo di coordinamento Re.co.sol., e l’accoglienza dei migranti praticata nella Locride, a partire dall’esperienza di Riace fino ad arrivare a Gioiosa Ionica. Esperienza ritenuta virtuosa dagli organizzatori del Festival, che hanno invitato il coordinatore dei progetti di accoglienza Re.co.sol. Giovanni Maiolo a tenere una conferenza lunedì 28 luglio.
Recosol Calabria
Rete dei Comuni Solidali
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