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Donatella Valente. Raccolta dei rifiuti 'diversamente' differenziati a Cutrofiano
«Parte l
«Parte l'ECOCENTRO»: comunicazione dell'agosto scorso a cura del Comune di Cutrofiano 
23 Settembre 2012
 

Fa parte del vivere green la prassi, oramai in gran parte consolidata, di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. Un gesto facile che, eseguito come azione di gruppo, può costituire una mossa vincente per la salvaguardia dell’ambiente. Ciò è particolarmente vero se si considera che circa il 60% dei rifiuti solidi urbani è potenzialmente recuperabile e riciclabile.

La raccolta differenziata è stata studiata per responsabilizzare il cittadino incaricandolo di una prima selezione dei rifiuti urbani; responsabilizzazione però che nel caso dei cittadini di Cutrofiano (Le) potrebbe essere stata vana. Questo è di fatto quello che si desume dal comunicato stampa del Presidente del Forum Amici del Territorio di Cutrofiano, Gianfranco Pellegrino, in cui viene criticato l’operato dell’Amministrazione comunale. «I cittadini», spiega, «non sarebbero stati partecipati del passaggio dal metodo di conferimento dei rifiuti differenziati multimateriale al sistema di raccolta differenziata monomateriale». Tale passaggio, infatti, sarebbe dovuto avvenire a partire dal 1° Settembre 2012, ma secondo Pellegrino, «si sarebbe concretizzato già dal 1° Ottobre 2010». A conferma di ciò, e non solo, è stato reso noto un dossier in quattro parti [ - ] realizzato dal su citato Forum e basato su dati ufficiali pubblicati sul sito della Regione Puglia.

Innanzitutto nella prima parte si denuncia per il Comune di Cutrofiano un inspiegabile calo della raccolta differenziata dal 2008, anno di attivazione del servizio di raccolta differenziata multimateriale porta a porta, al 2012. «Dal grafico», spiegano, «si evidenzia che tra l’anno 2010 e il 2011, si è verificato un brusco calo della percentuale di raccolta differenziata di oltre 7 punti, sino al raggiungimento dei livelli minimi dell’anno in corso, con il 13,880%, calo che ha prodotto e produrrà un danno economico notevole alla comunità Cutrofianese, per centinai di migliaia di euro». Dal dettagliato esame delle quantità di rifiuti solidi urbani prodotti annualmente distinti per totali, indifferenziati e differenziati, gli autori della ricerca hanno stimato che «una quantità di rifiuti indifferenziati, paragonabile a circa il 50% di rifiuti differenziati annui, sembrerebbe scomparire nel nulla». Tra le varie supposizioni, formulate dai promotori dell’indagine per spiegare questo strano fenomeno, ne spicca una particolarmente grave ed inquietante: «nella peggiore delle ipotesi» dicono «c’è stato uno sversamento incontrollato dei rifiuti, nel territorio extraurbano di Cutrofiano». «Le motivazioni che hanno portato al cambiamento del metodo di raccolta differenziata», aggiungono, «vanno ricercate, probabilmente, nell’ambito economico del contributo ambientale sui materiali conferiti alle aziende consorziate al CONAI, ossia, dagli alti proventi ricavati dalla vendita dei materiali singolarmente selezionati». «Inoltre», precisano ancora, «considerando quanto previsto nel Capitolato Speciale d’Appalto, i contributi CONAI, sono di esclusiva spettanza alla ditta aggiudicataria, dunque non si capisce quali vantaggi hanno avuto il Comune e i Cittadini da questa scelta».

Il Dossier si concentra poi sull’ecocentro di Cutrofiano il cui utilizzo è considerato fortemente limitato da diversi fattori. Innanzitutto, si disapprova l’ubicazione dell’impianto considerata troppo decentrata rispetto al centro abitato poiché distante 7 Km dal baricentro del territorio comunale. Si passa, poi, a criticare la gestione della struttura avendo la ricerca fatta rilevato alcune inadempienze al Capitolato. «Nello specifico» affermano «non verrebbero rispettate alcune parti dell’Articolo 27, come la possibilità prevista di depositare nell’impianto i rifiuti indifferenziati che nella realtà viene invece preclusa e quella di effettuare all’interno dell’ecocentro operazioni di trattamento (cernita, adeguamento volumetrico, eco) dei materiali secchi valorizzabili, operazioni che invece sono delegate all’utente, che deve conferire i rifiuti già differenziati a monte».

Un’intera sezione del Dossier inoltre viene riservata alla denuncia di una «totale assenza di attività di informazione e sensibilizzazione finalizzate a mettere al corrente i Cittadini che occupano o detengono una casa o un locale nelle campagne di Cutrofiano, al di là della zona servita dalla raccolta dei rifiuti porta a porta, del fatto che dovranno subire un aumento della tassa che va dal 30% all’80%, perché da oggi in poi assoggettati alla tariffa piena». «L’incremento della tassazione e la maggiore distribuzione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, dovuti per quanto su esposto, non comporterà sistematicamente, una diminuzione delle tariffe che saranno mantenute agli stessi livelli del 2011; rimane quindi da verificare, dove sarà impegnato il maggior gettito derivato», aggiungono gli autori della ricerca.

Lo studio fatto dal Forum denuncia, in aggiunta, una serie di inadempienze al su citato Capitolato, relative soprattutto all’Articolo 24 “Raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata”:«obbiettivo è stato raggiunto» affermano. «Nel 2011, ad esempio, si sarebbe dovuto raggiungere minimo il 29,36% di raccolta differenziata delle frazioni secche, anziché il 15,12% ottenuto» nonostante il fatto che «il punto 24.1, obblighi l'impresa aggiudicataria a impegnarsi, rilasciando una apposita dichiarazione, al raggiungimento delle percentuali indicate nel progetto definitivo allegato al capitolato». Sarebbe anche stato costantemente disatteso l’impegno di effettuare campagne informative e di sensibilizzazione attraverso le quali illustrare le modalità per il raggiungimento degli obbiettivi minimi di raccolta, modalità che il punto 24.3in maniera chiara e che la ditta aggiudicataria è obbligata ad effettuare a sue spese.

L’ultimo punto analizzato fa riferimento al fatto di «stabilire con certezza il di servizio» poiché sulla base di ciò e secondo quanto previsto dal punto 28.7 dell’Articolo 28 del Capitolato «la ditta sarebbe obbligata alla raccolta dei rifiuti incontrollati, sversati su tutte le strade e aree private ad uso pubblico, comprese le campagne di Cutrofiano» afferma il Forum.

Fin qui i fatti così come illustrati nel Dossier del Forum Amici del Territorio Cutrofiano. La speranza è che siano i cittadini a capire con chiarezza la situazione e a decidere di fare la differenza.

 

Donatella Valente


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