Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > AgriCultura > Cosa bolle in culdera
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Che le capre tornino sugli alpeggi!
Capra Orobica
Capra Orobica 
10 Febbraio 2006
 
Quando sono convinto di una cosa, devo sbatterci il grugno per accettare la sconfitta, e siccome ritengo che “chi la dura la vince”, non mollo così facilmente la presa. Un lettore-internauta proponeva di “marchiare” il formaggio Bitto in maniera differente: Valle per Valle. Io non la ritengo una buona soluzione, anche se riconosco che l’orgoglioso campanilismo degli “agricoli” va tenuto in considerazione per smussare ...gli spigoli.
Prendendo spunto da questo suggerimento, ripropongo, coniugando le due cose, una mia trita e ritrita proposta che fece a suo tempo arrabbiare l’ex direttore del CTCB, Fabio Rava, ad una Fiera del Bitto. Allora, avete indovinato di che cosa si tratta?
Ma della mia convinzione che il Bitto si debba produrre obbligatoriamente col latte di capra! Attualmente è consentito aggiungere una percentuale massima del 10% di latte di capra nel latte di vacca che si usa per produrre Bitto. Dal 2010 propongo che tale “concessione” diventi un obbligo. Da questo punto di vista non è che i soci delle Valli del Bitto abbiano tutti i torti: che in tutti gli alpeggi della zona di produzione del Bitto tornino le capre! Ma non alcune per “far vedere” al consumatore che ci sono, ma in una ben determinata percentuale o numero. Ad esempio se il carico dell’alpe è di 100 vacche da latte, è obbligatoria la presenza di almeno 20/25 capre.
Voi direte e i caprai dove li troviamo? Ecco che forse eventuali contributi per la monticazione potrebbero essere finalizzati a questo scopo e vedrete che i caprai saltano fuori e magari scompare il “carro dell’unifeed”…
Che nesso c’è? Pensateci su bene e fatemi sapere se abbiamo intravisto la stessa opzione! Perché, se si può produrre il formaggio Bitto in due modi, con o senza il latte di capra, è una (per ora chiamiamola così) scorrettezza commercializzarlo, senza che il consumatore sappia se, in quella forma di formaggio, c’è o non c’è latte del capra. Certo se a luglio va in Val Gerola, in Tronella, le capre le vede e sa che in quel Bitto c’è sicuramente del latte di capra. Ma a Milano, il mese di dicembre, vorrei vedere ‘l Sciur Brambila a distinguere un Bitto con, da un Bitto senza latte di capra… Tant’è che io ho sempre proposto di imprimere, sulle forme di Bitto prodotte anche con del latte di capra, una testa stilizzata di una capra. In modo, appunto, che il consumatore capisca subito. Proposta mai presa in considerazione.
A questo punto viene buona la proposta del navigatore tellusiano, e in che modo? Nelle forme di Bitto prodotte in Val Gerola, Albaredo, Tartano, ad esempio imprimeremo il muso di una capra di razza Orobica, perché le capre di quegli alpeggi sono le capre di razza Orobica o di Valgerola. In Valchiavenna si monticheranno capre di Razza Frisa e, sul formaggio, andrà impressa la faccia di una capra Frisa. Nel territorio della Cm di Sondrio, potrebbero essere “portate su” capre Saanen. In Alta Valle la Camosciata delle Alpi. Zona ben delineata, razza ben definita… Se questa specie di suddivisione territoriale: una Comunità montana, una razza di capra, vi sembra complicata, si potrebbe marchiare le forme di Bitto a seconda della razza allevata dal “caricatore”. Un allevatore tiene in stalla Frontalasche da una vita e vince l’asta per gestire un alpeggio in Valgerola: si porti pure su le sue Frontalasche, in Valgerola. L’importante che sul formaggio Bitto prodotto nel suo alpeggio vi sia impresso il musone di un capra di razza Frontalasca. In modo che il consumatore sappia che quel formaggio Bitto, prodotto in quell’alpeggio, al latte di vacche (per ora) Brune, Pezzate rosse o Pezzate nere, ecc., è stato aggiunto del latte di capra di razza Orobica o Frisa o Camosciata o Saanen, meticcia, ecc. e in quale quantità e qualità.
Se ne può discutere, almeno?
 
Alfredo Mazzoni

Foto allegate

Capro Saanen
Capra Frontalasca o Frisa valtellinese
Articoli correlati

  Alfredo Mazzoni. …‘Ndem avanti!
  La “Valli del Bitto” a un 'quadrobbio'...
  CTCB/Valli del Bittto. Collaborazione necessaria
  Renato Ciaponi. Bitto: l'Onaf da che parte sta
  CTCB: La “Valli del Bitto” disattende gli accordi e travisa la verità
  Vetrina/ Patrizia Garofalo. Orobica
  Michele Corti. “Vado in alpeggio per la libertà”
  Gerola, Valtellina. Nuovo conduttore per l'alpeggio Trona Soliva
  Geròla. Domenica di mostre zootecniche con le rustiche capre orobiche
  La zootecnia di montagna attira la curiosità del mondo
  Michele Corti, Ermanno Venier, Mario Pighetti. Il violino di capra della Valchiavenna
  Volete passare tre mesi con i pastori?
  Con la Mostra della Capra Orobica in Valgerola
  Giornata formaggi di capra da fattoria. Domenica in diverse province lombarde
  “All’ombra della Madonnina”. 1° Concorso Formaggi di capra
  Casargo. Tremila euro per la capra. Rigorosamente orobica
  Valgeròla, Valtellina: Domenica 1° maggio rassegna delle straordinarie e ormai rarissime Capre orobiche
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy