Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò Madama [ARCHIVIO 06-12]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Senato. La tenia partitocratrica. Quando una poltrona, anzi due, fanno l'unanimità
21 Novembre 2009
 

Con la modifica “transitoria” del regolamento del Senato approvata con 239 voti a favore, 12 contro e 15 astenuti si è stabilito di aggiungere due nuovi segretari d'aula. Coprire un vuoto, una lesione al principio della rappresentatività democratica o riempire un pieno? Era necessario per l'organizzazione dei lavori disporre di due ulteriori segretari, oppure si è trattato semplicemente di un'ulteriore moltiplicazione di poltrone, di prebende e privilegi, di una spartizione partitocratica tra i gruppi? Il bilancio si aggraverà di una spesa di 250 mila euro l'anno per ciascun segretario. Da dove arrivano i soldi? Dentro il Senato avviene il contrario di ciò che avviene nelle case e nelle tasche degli italiani, si incrementano le uscite, ma non ci si pone il problema di come coprirle.

La storia. Il Regolamento del Senato stabilisce l'elezione di otto segretari ad inizio legislatura, ma prevede anche che ne possano essere aggiunti altri due nel caso in cui nell'ufficio di presidenza -composto anche da un presidente, quattro vicepresidenti e tre questori- non siano rappresentati tutti i gruppi. In tal caso se ne eleggono altri due.

L'ingordigia ha fatto diventare regola e prassi la straordinarietà. Così ad inizio legislatura pur essendo 5 gruppi politici e il misto, tra i 16 componenti dell'ufficio di presidenza mancava quello dell'Italia dei Valori. Si decide quindi di dare seguito al criterio di rappresentatività e si viene convocati per votare altri due segretari d'aula. In queste occasioni i gruppi si accordano e distribuiscono ai senatori dei foglietti, o inviano degli sms, per indicare la lista dei nomi da “votare”. In quella occasione alcuni non hanno seguito l'indicazione, e la segretezza dell'urna ha giocato un brutto scherzetto ai dipietristi. Evidentemente nella spartizione dei gruppi, dei nomi, dei bigliettini, la senatrice Helga Thaler Ausserhofer ha fatto una sua personale campagna “acquisti” e ha superato nel segreto dell'urna il senatore Aniello Di Nardo dell'Idv. L'esperienza di una senatrice che dalla XI legislatura siede ininterrottamente in Parlamento per il Sudtiroler Volkspartei ha battuto l'inesperto Aniello Di Nardo, che ha alle spalle solo la XII legislatura, eletto con il Ccd-Udc per poi passare all'Unione Democratici per l'Europa, e ora a fianco di Di Pietro.

Dopo mesi di pressioni si arriva alla proposta di modifica condivisa da tutti i gruppi, con una unità di vedute straordinaria. La norma dice: se un gruppo nell'ufficio di presidenza non è rappresentato “eleggiamo” un nuovo segretario, ma se ciò comportasse uno squilibrio a favore dell'opposizione ne dovrà essere “eletto” un altro ancora. Una sorta di gioco dell'oca che potrebbe non avere mai fine. In aula noi senatori Radicali l'abbiamo definita la tenia partitocratrica.

Un Parlamento fatto di nominati non ha avuto il coraggio di proporre l'eliminazione di questo rito barocco. Bastava scrivere che l'Ufficio di Presidenza del Senato viene nominato dai gruppi e in caso ratificato dai senatori. Esattamente come avviene nelle elezioni politiche, quando i cittadini ratificano le liste dei partiti.


Donatella Poretti


Articoli correlati

  Enti locali. Alla giusta denuncia di Pietro Ichino va aggiunto il malcostume degli straordinari
  Primo Mastrantoni. Province. Non dovevano essere abolite?
  Costi della politica. I conti non tornano
  Marco Cappato. Governo: proposte Dini-D’Amico buona base
  Tremonti e le tasse. Come mettere le mani nelle tasche degli italiani
  Carlo Forin: Un’idea all’Italia per risalire
  Piero Cappelli: Soldi, potere e arroganza. Le nefandezze dei partiti italiani.
  PierVincenzo Uleri. Abolire le Province? Come e perché?
  Carlo Forin. Aboliamo le province!
  Giovanni Bettini. Apriamo una discussione su tutta la marmellata istituzionale
  Tasse, Province e un “sensuale” Berlusconi
  Mario Staderini. Stipendi parlamentari: la vera truffa è il finanziamento dei partiti
  'L GAZETIN con TELLUSfolio lancia la proposta di aggregazione dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
  Primo Mastrantoni. Riforme istituzionali. Diminuire i parlamentari e aumentare i consiglieri?
  “Libero”, campagna per l'abolizione delle Province. Aderiamo all'appello
  Abolire le Comunità montane? Sì, ma figurarsi se Lorsignori ce lo lasceranno fare!
  Consulenze. Non è questo il problema, ma la lottizzazione partitocratica
  Paolo Grifagni. Abolire le Comunità montane?
  Costi della politica. «I conti di Formigoni non convincono, si faccia commissione di indagine»
  Comunità montane e nuove province
  Doriana Goracci. Storie dell’Italia di oggi
  BIM. Sondrio Liberale ne propone la soppressione
  CCCVa. La montagna italiana manifesta a Roma il 24 ottobre
  Francesco Pullia. Province: abolirle, mantenerle o rivedere l’intero assetto amministrativo statale? Discutiamone
  Abolire le Comunità montane, aggregare e fondere i Comuni. Nuovo sondaggio di Tellusfolio
  Politica, quanto ci costi
  Gaspare Serra. Aboliamo le province!
  Sondrio Liberale: «Buona la proposta di soppressione dei BIM»
  Primo Mastrantoni. Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto
  Pier Paolo Segneri. Combattiamo gli sprechi e aboliamo le Comunità montane
  Costi della politica. Quando si vede il fuscello e non la trave
  Un roveto burocratico inutile e deleterio
  Abolizione Comunità montane. Lettera di Enrico Iemboli a Sergio D'Elia
  Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari è il fumo, vediamo l'arrosto
  Enea Sansi. I comuni hanno bisogno di avvocati?
  Filippo Mancanelli. Perché abolire i BIM?
  Carlo Forin. Lèggere una società che precipita
  Abolire gli enti inutili; il loro emblema sono le Province!
  Comunità montane: ecco i costi della "politica". Diminuire le spese, come dice Draghi
  Gino Songini. E non mi si venga a dire che non ci sono soldi
  Costi della politica. Fassino si dimetta da deputato
  Marco Beltrandi. “Approfittiamo della crisi anche per modernizzare l’Italia”
  Finanziaria. Passa ordine del giorno D'Elia e Pettinari sui costi della politica
  Valter Vecellio. L’interrogazione: 34mila enti che non dovrebbero esistere
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy