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Lucio De Angelis. Alla Sala Umberto “Col piede giusto” 
Una storia di pirateria stradale scritta da Angelo Longoni
26 Aprile 2009
 

Un incidente stradale è l’incipit tragico della nuova e attualissima storia raccontata da Angelo Longoni che, con graffiante comicità, ci propone una spregiudicata riflessione sulla classe dirigente del nostro tempo, capace di non fermarsi di fronte a nulla pur di salvaguardare se stessa. Col piede giusto fa del cinismo il suo campo d’indagine principale, affrontando l’argomento con i toni tipici della più corrosiva commedia all’italiana.

L’opera in scena alla “Sala Umberto” è dedicata alla tematica degli incidenti e peggio ancora alla 'pirateria' stradale. È chiaro che non si tratta di una novità, ma nel 2008 ci sono stati 323 casi in cui l'automobilista che ha provocato l'incidente è fuggito e 93 sono state le vittime della strada.

Una notte di pioggia, un temporale. Una strada provinciale, buia, poco battuta. Un uomo al volante della sua auto. Un altro uomo a piedi che attraversa la strada. Un incidente. Il guidatore dell’auto è terrorizzato e fugge. Un gesto incivile sempre più frequente nel nostro paese fino a diventare negli ultimi anni l’emblema stesso della disumanizzazione dei tempi che stiamo vivendo.

 

Ma cosa c’è dietro la fuga dalle proprie responsabilità? Non sempre si tratta di emarginati, ubriachi, extracomunitari o delinquenti abituati a scappare a causa di una vita vissuta al limite dell’illegalità. Cosa succede quando a fuggire è una persona per bene? Un esponente dell’élite sociale del paese? Un uomo che ha tutto dalla vita? Una moglie, dei figli, una posizione elevata, un ruolo politico? Dal suo punto di vista, tutto diventa calpestabile e allo stesso tempo negoziabile.

I sentimenti stessi sono elementi di trattativa. Diventano meri strumenti anche l’amore, l’amicizia, la famiglia, l’onestà, il rimorso. Un’azione imperdonabile per la maggior parte delle persone, per la “razza padrona” si trasforma in un elemento da rimuovere, un fastidioso intralcio sul cammino che porta al raggiungimento dei propri obiettivi. Le responsabilità e le colpe non devono intralciare gli interessi di una casta, né mettere in discussione un futuro di successo, né azzerare i vantaggi e i guadagni acquisiti.

In una serie di capovolgimenti di fronti, di imbrogli e di finzioni i protagonisti della storia mettono in scena una versione della propria vita che assomiglia in modo impressionante a ciò che ormai siamo abituati a vedere quotidianamente nella nostra società. Tutti, nessuno escluso, allestiranno un gioco di strategie e alleanze che metterà in evidenza il fatto che, alla fine, a vincere, in questo sistema sociale, è sempre chi appartiene al gruppo più forte e strutturato, chi ha gli appoggi migliori e chi ha i mezzi per resistere agli urti della vita. L’importante, alla fine, è riuscire a galleggiare allontanando da sé ogni tipo di responsabilità senza preoccuparsi troppo delle conseguenze e del prezzo da pagare per le proprie azioni.

 

L’autore e regista, Angelo Longoni, ha puntato su questo dramma sociale che racconta la fuga di responsabilità ormai sempre più diffusa ed estesa a macchia d’olio. Viene così riecheggiato il caldo argomento dell'impunità di molti pirati della strada e il vantaggio di nascere ricchi nell'uscire indenni dai processi.

Non si vuole qui porre in evidenza che ci debba essere una pena immensa, non si deve mai trattare di una vendetta, ma del rispetto della giustizia. C'è una battuta nello spettacolo in cui la protagonista esclama: “Quando io denuncio qualcuno, questo va in galera giusto?” e l'avvocato di turno, ridendo risponde: “Ma, signora, siamo in Italia!”

 

«Ci si sta cioè rassegnando al fatto che le regole non vengono rispettate. Lo stesso titolo ha un significato preciso. ‘Col piede giusto' fa capire quanto sia importante in Italia nascere e crescere in una famiglia che abbia il potere» commenta Amanda Sandrelli «in questo caso, nascere ricchi significa partire con il piede giusto».

Ad ispirare Longoni fu proprio l'aver vissuto un'esperienza simile. «Io e mia moglie» racconta «siamo stati coinvolti in un incidente stradale, e mentre noi eravamo a terra l'uomo che l’aveva provocato, pensava a chiederci di non chiamare i vigili e si preoccupava di non pagare di tasca sua e di non perdere la patente. Tutto questo mentre noi feriti, avevamo urgente bisogno di un'ambulanza».

«Ho cercato di trattare la questione attraverso la tipica commedia all'italiana», conclude l’autore e regista, «come quella di Mario Monicelli e Dino Risi. Chi causa un incidente non è sempre un delinquente, e spesso nascere 'col piede giusto' è indispensabile per uscirne impuniti. Per questo non ho scelto un rumeno ubriaco o un giovane fatto di cocaina. A causare l'incidente è un politico, e la casta fa muro per proteggerlo: lo fa passare indenne dal setaccio della giustizia. La gestione dell'incidente riflette le regole della società italiana».

 

Interpreti della pièce sono Amanda Sandrelli, che caratterizza simpaticamente e con vivacità la figura della furba popolana rimasta vedova, pronta a cogliere l’occasione che le si presenta con la morte del marito; Blas Roca Rey, avvocato difensore esperto d’ogni artifizio legale e d’ogni intrallazzo; Simone Colombari è Bruno, l’investitore che da buon politico, mostra all’inizio una certa umanità, calandosi però subito dopo negli interessi personali e nei vantaggi datigli dal ruolo di parlamentare; Eleonora Ivone, moglie del suddetto deputato impegnata a difendere il marito, oltre che nel suo da fare di donna di mondo.

 

«Questo spettacolo, che utilizza l'incidente stradale come spunto, è secondo me molto importante», ha spiegato Ignazio Cianfanelli, rappresentante dell'Associazione vittime della strada, «mio figlio è morto nel '99 in un incidente stradale, quando mi chiamano in televisione mi danno due minuti per far piangere raccontando la mia testimonianza. Ma questo non è quello di cui c'è bisogno: lo spettacolo riesce a far ridere e riflettere, la sua forza sta in questo!»

 

Teatro: Sala Umberto

Città: Roma

Titolo: Col piede giusto

Scritto e diretto da Angelo Longoni

Interpreti: Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Eleonora Ivone e Simone Colombari

Periodo: fino al 30 aprile

 

Lucio De Angelis

(da Notizie radicali, 23 aprile 2009)


 
 
 
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