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BIM. Sondrio Liberale ne propone la soppressione
21 Luglio 2008
 

Gentile Direttore,

le inoltro per conoscenza il testo della mozione proposta dal gruppo consiliare Sondrio Liberale avente ad oggetto la soppressione del consorzio B.I.M. che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale di Sondrio venerdì 25.

In allegato anche i commi della Finanziaria 2008 relativi ai B.I.M., in particolare il 36 citato nella mozione.

Cordiali Saluti

Andrea Massera

 

Riceviamo e, certi dell'interesse dei lettori di Tellusfolio, pubblichiamo... (e.s.)

 

 

 

MOZIONE

(proposta di Sondrio Liberale)

 

 

Il consiglio Comunale di Sondrio,


premesso

  • che la legge 959 del 27 dicembre 1953 istitutiva dei Bacini Imbriferi Montani ha previsto che i comuni compresi nel territorio di tali bacini si costituissero in Consorzi obbligatori (di seguito denominati Consorzi BIM), e che detti Consorzi amministrassero, secondo quanto previsto dalla stessa legge, il fondo comune costituito dai sovraccanoni annui dovuti dai concessionari di grandi derivazioni d’acqua per produzione di forza motrice presenti all’interno del perimetro del Bacino, impiegandolo per il progresso economico e sociale delle popolazioni residenti nel perimetro dei Comuni consorziati.

  • che con Decreto Prefettizio n. 10.221/4 del 14 giugno 1955 in Provincia di Sondrio è stato costituito il Consorzio Obbligatorio del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda coincidente con il territorio della Provincia stessa,

 

ritenuto

  • che per lo svolgimento degli adempimenti in premessa tale consorzio risulta essere ad oggi uno strumento sostanzialmente obsoleto e inutile, causando uno spreco di risorse finanziarie per le spese relative al funzionamento dell’Ente e dei suoi organi,

  • che lo Statuto del Consorzio, risalente a più di 50 anni fa e che prevede una complesso intreccio di organi istituzionali, ovvero un’Assemblea formata da 138 rappresentanti dei Comuni, un Consiglio Direttivo, un Comitato Esecutivo e un Presidente, è stato più volte oggetto di critiche e di tentativi di modifica sempre andati a vuoto,

  • che la gestione delle risorse derivanti dai sovraccanoni potrebbe essere agevolmente svolta, senza duplicazione di funzioni, dall’Amministrazione Provinciale,

 

considerato

  • che il tema della semplificazione amministrativa è oggi una priorità riconosciuta da più parti,

  • che la nostra Provincia si caratterizza per un elevato numero di Enti (Provincia, Comuni, Comunità Montane, B.I.M., Enti Parco…) i quali presentano in diversi casi sovrapposizione di competenze,

  • che tale frammentazione rischia di essere controproducente sia sotto il profilo di una efficace ed unitaria individuazione delle priorità per lo sviluppo della nostra provincia sia sotto il profilo delle dinamiche interne agli schieramenti politici

 

tenuto conto infine

che la legge Finanziaria 2008 all’articolo 2 comma 36 prevede che le Regioni d’intesa con lo Stato possano procedere alla soppressione o al riordino dei Consorzi B.I.M. facendo comunque salvi le funzioni e i compiti ad essi attribuiti e le relative risorse;

 

chiede

al Sindaco e alla Giunta:

 

  • di attivarsi nei confronti della Regione Lombardia al fine di promuovere la soppressione del Consorzio B.I.M. Adda ai sensi dell’articolo 2 comma 36 della legge Finanziaria 2008;

  • di attivarsi nei confronti dei Parlamentari della nostra provincia affinché agevolino l’intesa tra Stato e Regione, volta a trasferire all’ Amministrazione Provinciale funzioni e compiti attualmente attribuiti al Consorzio B.I.M.

  • di trasmettere la presente mozione ai sindaci dei 78 Comuni della provincia di Sondrio affinché venga discussa nei rispettivi consigli comunali,

  • di trasmettere la presente mozione al Presidente dell’Amministrazione Provinciale.

 

Sondrio, 14 luglio 2008

 

 

FINANZIARIA 2008, Art. 2, commi 35, 36 e 37

(evidenza grassetto e colore a cura dei proponenti, ndr)

35. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono alla riduzione del numero dei componenti dei consigli di amministrazione e degli organi esecutivi dei consorzi tra comuni compresi nei bacini imbriferi montani, costituiti ai sensi dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 1953, n. 959, nonché dei consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario di cui al capo I del titolo V del regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215, e successive modificazioni. La riduzione del numero dei componenti degli organi di cui al presente comma deve essere conforme a quanto previsto per le società partecipate totalmente anche in via indiretta da enti locali, ai sensi dell’articolo 1, comma 729, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

36. In alternativa a quanto previsto dal comma 35 ed entro il medesimo termine, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano d’intesa con lo Stato possono procedere alla soppressione o al riordino dei consorzi, di cui al medesimo comma 35, facendo comunque salvi le funzioni e i compiti attualmente svolti dai medesimi consorzi e le relative risorse, ivi inclusa qualsiasi forma di contribuzione di carattere statale o regionale. In caso di soppressione le regioni adottano disposizioni al fine di garantire che la difesa del suolo sia attuata in maniera coordinata fra gli enti che hanno competenza al riguardo, nel rispetto dei princìpi dettati dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, e delle competenze delle province fissate dall’articolo 19 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, evitando ogni duplicazione di opere e di interventi, disponendo il subentro in tutti i rapporti attivi e passivi facenti capo ai consorzi suddetti. Per l’adempimento dei fini istituzionali dei medesimi consorzi, agli enti subentranti è attribuita la potestà, già riconosciuta agli stessi consorzi, di cui all’articolo 59 del regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215, di imporre contributi alle proprietà consorziate nei limiti dei costi sostenuti per le citate attività. Nel rispetto di quanto previsto dal comma 37, il personale che al momento della soppressione risulti alle dipendenze dei consorzi di bonifica passa alle dipendenze delle regioni, delle province e dei comuni, secondo modalità determinate dalle regioni, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Anche in caso di riordino i contributi consortili devono essere contenuti nei limiti dei costi sostenuti per l’attività istituzionale.

37. Dall’attuazione delle disposizioni di cui al comma 36 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. A tale fine la soppressione di consorzi per i quali si evidenzino squilibri di bilancio ed esposizioni debitorie è subordinata alla previa definizione di un piano finanziario che individui le necessarie misure compensative.


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