Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Valter Vecellio. E ora per un vero Partito Democratico. Sul rosso emiliano che diventa verde padano e... qualche domanda per Chianciano
22 Aprile 2008
 

Fioccano le analisi sulle recenti elezioni politiche. Ben vengano. Tuttavia un po’ di cautela si impone. Provo a spiegarmi. Tutti ricordano le elezioni per il Parlamento europeo che videro un boom di consensi alle liste Bonino; alla successiva consultazione per le regionali, il risultato fu invece deludente. Ci siamo spaccati il capello in quattromila per cercare le ragioni di quella sconfitta con analisi, contro-analisi, recriminazioni.

Poi in un numero della Rivista Italiana di Scienze Politiche, quella fondata da Giovanni Sartori,pubblica uno studio, condotto dall’Istituto Cattaneo; agli elettori appena usciti dalla cabina si chiedeva se avrebbero confermato il voto alle regionali successive. No secco di due su tre che avevano votato le liste Bonino. Ci avevano appena votato, già sapevano che non ci avrebbero rivotato. A questo punto lasciavano il tempo che trovavano tutte le riflessioni sui possibili errori, su quello che si è fatto e non si doveva fare, quello che si poteva fare e non si è fatto.

Voglio dire che il risultato elettorale – il successo del centro-destra – era prevedibile; ma per capire flussi, migrazioni, spostamenti, occorre aspettare dati completi. Per esempio: i tre dell’Arcobaleno, Fausto Bertinotti, Oliviero Diliberto e Alfonso Pecoraro Scanio accusano Walter Veltroni di essere stato un cannibale. Forse. Però l’inchiesta di Fabio Carducci sul Sole 24 Ore dice che Veltroni ha preso perfino voti da Alleanza Nazionale; e che i tre dell’Arcobaleno hanno ceduto direttamente voti alla Lega; un “indicibile” che però è accaduto. Meglio aspettare, insomma, qualche dato in più; e magari scomposti: donne, giovani, anziani, occupati, occupati come, aree geografiche... Perché non è una sorpresa che gli operai votino Lega. Dario di Vico, anni fa, raccontava sul Corriere della Sera dei risultati di inchieste del Centro Studi CGIL, dove emergeva che tantissimi con la tessera della CGIL in tasca votavano Bossi; ora forse bisogna chiedersi se la tessera della CGIL ce l’hanno ancora. I risultati delle inchieste di oggi, sul Corriere della Sera e sul Sole 24 Ore sul rosso emiliano che diventa verde padano, non sono una sorpresa, sono una conferma.

Occorre piuttosto cercare di fare un discorso meno taroccato sul berlusconismo; non in stile Marco Travaglio, ma sul fenomeno, i “valori” che il berlusconismo ha inoculato nella società, più profondamente di quanto si creda. Umori cattivi che ci avvelenano, come il berlusconismo. E non siamo mitridizzati abbastanza.

Questo è un paese “seduto”; credo abbia ragione chi parla di “bamboccioni”. È un paese che non rischia: meglio il poco sicuro che l’avventura; meglio la navigazione sotto costa che in mare aperto. Non è un paese liberale nell’animo. Si cita molto il libro di Giulio Tremonti, lettura certo interessante, ma che suggerirei di accompagnare ad un’altra lettura, istruttiva, quella del recente libro di Riccardo Illy, personaggio per tanti versi sgradevole – non va dimenticata la posizione che assunse per quel che riguarda la moratoria della pena di morte – ma che dice molte cose giuste.

 

Dobbiamo e possiamo, però, ragionare su noi stessi, Il risultato elettorale “romano” è stato quello che è stato, e certo: il volantone è arrivato tardi, quando è arrivato; l’informazione non c’è stata, e tutto quello che serviva non c’è stato. Ma forse c’è anche altro. È che anche noi siamo deficitari? È che forse quella parte di elettorato avveduta chiede a noi qualcosa di più e di altro, rispetto a quello che abbiamo dato, che cerchiamo di dare? È che forse anche i nostri ridotti strumenti di comunicazione vanno aggiornati? È che forse non sappiamo ben comprendere le domande che la società pone, e le nostre risposte sono inadeguate?

Non so se a Chianciano avremo tempo e modo per un embrione di risposta, o se sarà in un’altra occasione che la cercheremo; ma è un nodo da cominciare a sciogliere. Perché Roma è il paradigma di tutta Italia, e il tempo stringe e galoppa veloce. Prima che ce ne accorgiamo saremo ad agosto, che significa Satyagraha mondiale; ed è vicino anche il 2009, che significa elezioni per il Parlamento Europeo.

Dai socialisti c’è poco da aspettarsi: abbiamo dato loro un’occasione preziosa. L’hanno sciupata. Il loro “comitato d’affari” è fallito. Un vaso rotto, che resta tale, non c’è colla che tenga. Chi scrive non ha alcun particolare dispiacere per il fatto che Bertinotti, Diliberto, Pecoraro Scanio siano stati sonoramente sconfitti. In fin dei conti è un bene per tutti, forse una delle poche cose buone di queste elezioni, il fatto che in questo Parlamento non ci sia la rappresentanza parlamentare del “Partito del NO a tutto”. Altra cosa, invece, è cercare una interlocuzione con quella parte di elettorato che a quel “Partito del NO” in qualche modo faceva riferimento; con quella parte di elettorato dobbiamo trovar e il modo di parlare.

 

Ancora ieri Luca Cordero di Montezemolo ha sparato a zero contro l’indulto, fonte e causa di tutti i mali passati, presenti e futuri. Lo stesso giorno la UIL Penitenziari ha sostenuto che se il prossimo governo non inserisce nella sua agenda la questione giustizia, non si potrà non ricorrere a un altro atto di clemenza. Senza troppi giri di parole, si sostiene che la situazione è già tornata a quella pre-indulto, e che le carceri stanno già ora scoppiando; che se non si interviene subito ci aspettano tempi duri, e che le carceri italiane potranno esplodere con conseguenze incontrollabili. Chi si prende il Corriere della Sera può leggere i dati contenuti nell’ultima relazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Si ricava che 15.948 detenuti attendono il giudizio di primo grado. 9.515 il secondo grado; e su 49.963 carcerati, sono 19.599 sono i definitivi. Il problema dunque non è incarcerare, ma fare i processi, perché in carcere ci devono stare i condannati, non chi è in attesa di condanna; e le pene alternative, che non si applicano.

Non bisogna certo perdere tempo dietro le fesserie di un Roberto Castelli o di un Gianfranco Fini che – anche questo è un dato positivo di chiarezza – ha confermato e chiarito di essere rimasto strutturalmente un fascista. Ma è inquietante che Veltroni abbia fatto le lodi dell’ergastolo, sostenuto la giustezza che imputati non condannati restino in carcere, e nel tentativo di vellicare la pancia dell’elettorato, sia stato per molti versi la fotocopia della destra; e chiaramente l’elettorato sceglie l’originale. Così facendo non ha tanto rinnegato le nostre quanto le loro idealità, quello che loro dicevano fosse necessario fare. Li dobbiamo incalzare su questo terreno, dobbiamo riuscire a lavorare ai loro fianchi, e far uscire quel che di buono hanno e che credo ci sia. È una scommessa che credo si possa e si debba giocare e vincere. Penso che questo debba essere uno dei temi di discussione e dibattito a Chianciano.

 

Valter Vecellio

(da Notizie radicali, 21 aprile 2008)


Articoli correlati

  Antonia Sani. riflessioni post e pre
  Lidia Menapace. “Chiedo l'iscrizione a Rifondazione comunista”
  strategie unitarie, non mozioni
  Valter Vecellio. Del Governo Berlusconi, dell’opposizione, di noi stessi
  Valter Vecellio. E ora per un vero Partito Democratico. Sorprende la sorpresa di tanti...
  Mario Ciancarella. Errori di prospettiva (Seconda parte)
  Ricostruzione della sinistra (blocco storico della trasformazione)
  Francesco Pullia. L’eclissi dei verdi
  Lidia Menapace. Falce, martello e...
  Mario Ciancarella. Errori di prospettiva (Terza e ultima parte)
  Mario Ciancarella. Errori di prospettiva (Prima parte)
  Lidia Menapace. Proposte e cattiverie
  Gli approfondimenti e le riflessioni di Fausto Bertinotti
  immoralità e amoralità berlusconiane
  Antonia Sani. Spunti di discussione sulla Sinistra
  Lidia Menapace. Lettera dalle catacombe. Con saluti sgomenti (di Rosangela Pesenti) e altre lettere (di Enrico Peyretti etc.)
  Una nuova organizzazione sociale
  Valter Vecellio. E ora per un vero Partito Democratico. L’altra casta, il Sindacato
  “Assemblea dei Mille”. Dal 2 al 4 maggio a Chianciano, con Emma Bonino e Romano Prodi
  Valter Vecellio. Buongiorno a Veltroni, che si accorge del gioco di Di Pietro
  Emma Bonino. Radicali in Parlamento: 6 eletti per scelta determinata, 3 “per caso”
  Valter Vecellio. E ora per un vero Partito Democratico. La “lezione” di Roma
  Valter Vecellio. PD: quali idee, quali progetti? E soprattutto, quali regole?
  Sergio Ravelli. PD: fai qualcosa di democratico!
  Valter Vecellio. E ora per un vero Partito Democratico. L’emergenza giustizia in cinque punti
  Valter Vecellio. Il miglior alleato di Berlusconi è Di Pietro, e il miglior alleato di Di Pietro è il PD, e…
  Valter Vecellio. Sinistra e dintorni. Non è la minigonna a fare e dare le idee…
  Valter Vecellio. Qualche considerazione sul Comitato dei Radicali appena concluso
  Valter Vecellio. Una proposta a Federico Orlando
  Valter Vecellio. Un articolo del “Foglio”, le riflessioni di Andreatta, un saggio di Walzer
  Valter Vecellio. Elezioni in Abruzzo: tre sonori “ceffoni” per il PD
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy