Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gay iraniano. Rischio condanna a morte elevatissimo per colpa della burocrazia 
L'Associazione radicale “Certi Diritti” chiederà all'Ambasciata inglese di non far vincere la burocrazia sui diritti umani
13 Marzo 2008
 

In questi giorni, insieme al Gruppo EveryOne, ci siamo mobilitati affinché le autorità olandesi riconoscessero lo status di rifugiato a Mehdi Kazemi, il ragazzo gay di 21 anni che nelle prossime ore rischia di essere rimpatriato in Iran, via Gran Bretagna, dove lo attende la pena di morte perché gay.

A nulla sono valse le iniziative promosse in Italia, Spagna, Inghilterra e Olanda volte a sensibilizzare le autorità olandesi riguardo la vicenda umana del ragazzo iraniano. Il Parlamento Europeo, grazie al lavoro straordinario della delegazione radicale, si sta muovendo in queste ore su diversi fronti per scongiurare il peggio. I principali quotidiani europei, inclusi quelli olandesi e inglesi, hanno trattato la vicenda con grande attenzione; la BBC e la CNN hanno documentato con servizi speciali la questione nella speranza di un esito positivo.

La ragione per la quale è stata respinta dall'Olanda la richiesta di asilo di Mehdi Kazemi, è determinata dal fatto che la richiesta era già stata presentata in Gran Bretagna dove era stata respinta; in base al Trattato di Dublino non è possibile ripresentare la stessa richiesta in un altro paese dell'Unione Europea se nel primo è stata già respinta. Mehdi era scappato dalla Gran Bretagna proprio perché tale rifiuto imponeva la sua deportazione in Iran dove lo attende la morte certa perché accusato di sodomia.

Le autorità inglesi hanno quasi sempre respinto le richieste di riconoscimento di status di rifugiato alle persone gay che lo richiedono perché, dicono, le stesse non lo possono dimostrare. Insomma, ecco come un paese democratico fa prevalere la burocrazia sui diritti umani, in palese violazione della Direttiva dell'Unione Europea 2004/83/Ce che impone agli Stati membri la protezione internazionale per i casi simili a quelli di Mehdi.

 

Sergio Rovasio

Segretario Associazione radicale Certi Diritti

(da Notizie radicali, 12 marzo 2008)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy