Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Ruggero Spada. Fruibilità del fondovalle della provincia di Sondrio
18 Marzo 2007
 

I pomeriggi soleggiati di fine inverno ci danno una misura del successo delle piste ciclopedonali: la grande affluenza ci conferma che moltissime persone trovano piacere nel camminare, nel pedalare e nello stare all’aria aperta. Per i Tiranesi il pensiero può andare al percorso oltre il Parco dei Gelsi: dieci anni fa la strada era sterrata. Non bastavano fango e polvere a dissuadere dal passeggio: era difficile anche solo proporre la chiusura al traffico: inconcepibile mettere un limite all’automobile, simbolo di libertà. Da allora molto è cambiato e bene o male sta prendendo forma una pista ciclopedonale lungo tutto il fondovalle. L’apertura del ponte a S. Giacomo (bello o brutto?) ci apre verso altri piacevoli percorsi e paesaggi.

Non è lontanissima l’apertura dei cantieri dei Nuovi Sistemi Verdi, un progetto con il quale la Regione Lombardia si propone di migliorare la rete ecologica del fondovalle valtellinese e valchiavennasco. La mediazione degli uffici dell’Amministrazione provinciale ha permesso di progettare una serie di interventi che ampliano le superfici a bosco, impiantano filari alberati e ripristinano ecosistemi lungo il corsi dei fiumi Adda e Mera. Il risultato atteso è quello di una migliore qualità ambientale sia sotto il profilo naturalistico sia sotto quello paesaggistico, con un occhio rivolto anche alla fruizione di questi spazi verdi, sempre più preziosi in quanto sempre più rari.

Legambiente, coinvolta nel progetto, si è incaricata di costruire una carta della fruibilità ciclistica del fondovalle. La cartografia è stata restituita alla scala 1/50.000 con una apposita legenda semplificata che ne facilita la lettura e l’individuazione dei principali percorsi.

Nel corso dell’estate 2006 sono stati rilevati i percorsi che possono consentire ai ciclisti di percorrere i fondovalle, lontano dal traffico delle statali, attraversando piacevoli paesaggi agricoli e naturali. Il trasferimento sulla carta ha consentito di avere un quadro che ci si augura di poter vedere presto disponibile per gli appassionati e il pubblico in genere, soprattutto negli uffici turistici.

L’interesse per il tema ha portato Legambiente a collaborare con FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che è impegnata in un secondo progetto INTERREG III.

Il rilevamento dei percorsi ciclabili verrà perfezionato con l’impiego di navigatori che consentiranno una precisa georeferenziazione. In tutti i casi il quadro complessivo permetterà di identificare i punti problematici dei percorsi ciclabili e quindi assegnare le priorità di intervento.

La rivalutazione della bicicletta, legata alla diffusione della pratica sportiva, oltre che del gusto di stare all’aria aperta, finora si è concentrata su due filoni: il turismo dei bikers di montagna da un lato, con percorsi impegnativi, e dall’altro percorsi ciclopedonali di fondovalle, utilizzati principalmente dai residenti per sport e svago.

Mancava un quadro complessivo dei percorsi che, in diverso modo e per diverse utenze, consentono di spostarsi lungo tutto il fondovalle valtellinese e valchiavennasco. Si tratta di un concetto che si chiarisce facilmente andando a vedere i percorsi, sempre più numerosi, che si ispirano alla ciclabile del Danubio.

Sta maturando una più larga cultura della qualità ambientale, nella quale si prevede anche l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti, non solo turistici.

La continuità dei percorsi, il superamento dei nodi critici, la segnaletica corretta, la connessione con i punti di attrazione turistica sono elementi che fanno la differenza e che possono stimolare uno sviluppo degli interventi e una messa in rete delle offerte turistiche.

La carta della fruibilità ciclistica della provincia di Sondrio si presta inoltre ad integrazioni e approfondimenti riguardo all’offerta di ospitalità, all’utilizzo delle canoe e ad altre forme di sport e svago.

È su questo filone che si gioca un cambiamento culturale che propone la qualità ambientale al servizio dei residenti così come dei visitatori. Una scommessa che si confronta però con l’incalzare di una urbanizzazione ispirata al modello di industrializzazione delle periferie urbane.

 

Ruggero Spada, Legambiente Media Valtellina

(da Tirano & dintorni, marzo 2007)


 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy