Venerdì , 29 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò Madama [ARCHIVIO 06-12]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Potenza, CAV fuori dai reparti di ginecologia e ostreticia 
Un passo avanti per il rispetto della legge 194
25 Gennaio 2007
 

È di oggi la notizia che in Basilicata la Direzione generale dell'Ospedale San Carlo, pur avendo consentito il permanere di una enclave del Centro di Aiuto alla Vita all’interno dell'Ospedale, ha disposto che nessun contatto diretto avvenga tra le donne che hanno deciso di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza e il Cav, se non su esplicita richiesta delle stesse. Ha inoltre disposto, diversamente da quanto avvenuto fino ad oggi, che nessuna presenza del Cav sia prevista all’interno dei reparti di Ostetricia e Ginecologia.

Evidentemente la proteste dai Radicali sono servite a qualcosa!

Grazie al mancato rinnovo della convenzione, il CAV non potrà più violare (come ha fatto dal 2000 fino all'ottobre del 2006, ma di fatto fino ad oggi) la legge 194, secondo cui solo i consultori familiari e le strutture socio-sanitarie pubbliche possono garantire gli accertamenti medici e informare le donne sull'aborto.

Con un'interrogazione avevo già espresso i miei più che motivati dubbi sul fatto che si potesse far rientrare il Centro di Aiuto alla Vita tra quelle formazioni sociali di base e associazioni di volontariato che, secondo la legge 194, possono collaborare volontariamente, sulla base di appositi regolamenti o convenzioni, con i consultori. Infatti il Cav, statutariamente, si batte per «la prevenzione dell'aborto», definito «ingiustizia contro l'uomo» e «attentato alla vita», considerando quindi assassini i medici che lo praticano e le donne che lo decidono!

Mi auguro che questo sia un passo in avanti per assicurare il pieno rispetto della legge 194, considerate anche le innumerevoli difficoltà incontrate da una donna che voglia abortire in Basilicata. Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero della salute, nel 2004, 624 donne residenti in Basilicata (oltre il 50 per cento del totale) hanno abortito in altre Regioni. Un primato in tutta Italia! È un dato anomalo che non si può che attribuire al fatto che il 92,6% dei ginecologi è obiettore di coscienza. La battaglia non è quindi assolutamente conclusa! Domani mattina sarà presentato un esposto alla procura di Potenza, sulla convenzione intercorsa con il Cav e su quella, tutt’ora operativa, con l’Associazione Difendere la vita con Maria.

 

Donatella Poretti


Articoli correlati

  Ru486: Sacconi e la crociata contro le donne
  Emma Bonino, Filomena Gallo. Aborto. Definizione di embrione a suo uso e consumo ideologico
  Sabrina Ancarola. Cimitero dei feti a Firenze: scelta raccapricciante
  Associazione Coscioni. Aborto: “Sosteniamo le donne spagnole per la libertà di scelta”
  Benedetto XVI e divieto di contraccezione. I maestri senza maestria e l'imprudenza diffusa
  Aborto. Relazione al Parlamento del ministero della Giustizia... e quella del ministero della Salute?
  Ru486: Aifa autorizza, Roccella di lotta o di governo?
  Giuseppe Civati. Ancora sulla questione maschile
  Mirella Parachini. Aborto: Lorenzin bada ai numeri e non alla qualità delle Ivg
  Roma. L’obiezione di coscienza e l’applicazione della 194
  Legge 194. Funzionerà ancora meglio grazie all'Europa
  Legge 194 impraticabile: Cosa aspetta il Governo a presentare la relazione al Parlamento?
  Relazione legge 194: il ministero la presenta al Parlamento con 5 mesi di ritardo, con dati 2009 e a Camere chiuse!
  Aborto/Ru486. A quando anche in Italia ed evitare i pericoli di una illegalità crescente? Interrogazione
  Relazione annuale sulla 194. Meno IVG e più obiettori. Dubbi
  “L'Italia viola i diritti delle donne che intendono inter­rom­pe­re la gravidanza”
  Milano. Legge 194: cosa vogliono le donne
  Legge 194: applichiamola! Incontro a Sondrio, Sabato 21
  Aborto e nuove linee guida. Un test per il ministero della Salute: laico o clericale?
  194 pensieri di libertà
  Aborto ‘terapeutico’, un diritto sempre meno garantito. Interrogazione
  Aborto/sepoltura. Il Consiglio regionale della Lombardia cerca disperatamente di scardinare la legge 194 e i diritti delle donne
  Abortire in Svizzera? Ru486, privacy e senza tempi di attesa. Interrogazione
  USCIAMO DAL SILENZIO. “Il mio 14 gennaio”
  I senatori Poretti e Perduca sul caso di Arezzo: “I medici tutti obiettori?”
  Legge 194. Quanti sono i ginecologi italiani obiettori di coscienza?
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy