Martedì , 16 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Rimeditazioni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Che ci resta dei doni del Natale
22 Gennaio 2007
 
Natale, che cosa possiamo augurarci reciprocamente se non di essere all’altezza del destino e delle responsabilità a cui questo dono ci chiama, corrispondervi con una sempre più aperta, confidente, consapevole vita di comunione con gli altri, e, tra gli altri, soprattutto con gli ultimi e con i reietti (e non, eventualmente spingerli lontano da noi), che per Colui di cui celebriamo l’Avvento, sono i primi.
 
Natale è tempo di doni. Ma è anche, innanzitutto, soprattutto, essenzialmente un dono esso stesso. Il dono che Dio fa – non di una grazia, non di qualcosa di esterno e di contingente – ma di se stesso agli uomini.
Verbum caro factum est, et habitavit in nobis: il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi. Questo pensiero, questa intenzione eterna di Dio che diventa visibile sotto le forme di ciò che v’è al mondo di più inerme e di più fragile: un piccolo bambino. Un piccolo bambino destinato però a crescere, a dire certe cose, a farne certe altre, a morire per noi, a vincere per noi la morte. Non un ospite di passaggio, o uno straniero che ha smarrito la strada. Uno di noi, uno come noi.
A Natale Dio si fa uomo, Dio si fa carne, Dio si fa umanità. Ora, se è così, che cosa possiamo augurarci reciprocamente se non di essere all’altezza del destino e delle responsabilità a cui questo dono ci chiama, esserne all’altezza e corrispondervi come individui e come comunità. Corrispondervi non in questo momento soltanto, ma in ogni giorno della vita, con una sempre più aperta, profonda, consapevole vita di comunione con Dio. E poiché la comunione con Dio – secondo una verità che l’esperienza di questi anni ci porta man mano a riscoprire – sta a capo del filo a cui si regge, indivisibilmente, la varietà delle comunioni umane a tutti i livelli, corrispondervi con una sempre più aperta, confidente, consapevole vita di comunione con gli altri, e, tra gli altri, soprattutto con gli ultimi e con i reietti (e non, eventualmente spingerli lontano da noi), che per Colui di cui celebriamo l’Avvento, sono i primi.
 
Camillo de Piaz
(da Tirano & dintorni, dicembre 2006)

 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.9%
NO
 27.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy