Martedì , 16 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Una “segreta” Peggy Guggenheim in mostra a Firenze 
Fino al 24 luglio a Palazzo Strozzi (Fi) è in scena la mostra “La Grande Arte dei Guggenheim Da Kandinsky a Pollock”
15 Aprile 2016
 

Peggy Guggenheim nasce a New York il 26 agosto del 1898, da Benjamin Guggenheim e Florette Seligman. Benjamin Guggenheim (che nell’aprile del 1912 muore nell’affondamento del Titanic), contribuisce a creare, alla fine del XIX secolo, insieme al padre Meyer (di origine svizzera) e ai sette fratelli, un impero finanziario fondato sullo sfruttamento minerario, in particolare del rame. I Seligman sono invece un’importante famiglia di banchieri.

Peggy cresce a New York e nel 1921 comincia a viaggiare in Europa. Grazie a Laurence Vail (suo primo marito e padre dei due figli Sindbad e Pegeen, futura pittrice), Peggy si ritrova ben presto nel cuore della vita bohémienne parigina, insieme a parte della società americana espatriata e molti degli artisti conosciuti allora, quali Costatin Brancusi, Djuna Barnes e Marchel Duchamp, che sarebbero poi divenuti suoi amici. Nel 1938, consigliata dall’amica Peggy Waldman, Peggy apre una galleria d’arte a Londra che inaugura con una mostra di opere di Jean Cocteau, cui segue la prima personale di Vasily Kandinsky in Inghilterra. Nel 1939, stanca della galleria, Peggy decide di “aprire un museo d’arte contemporanea a Londra” con l’amico Herbert Read come direttore. Il museo dovrebbe seguire un percorso storico e la collezione dovrebbe basarsi su una lista di artisti stilata da Read e successivamente rivista da Duchamp e Nellie van Doesburg. Tra il 1939 e il 1940, Peggy è impegnata ad acquistare opere per il futuro museo, con il proposito di “comprare un quadro al giorno”. Ѐ allora che vengono acquistati alcuni dei capolavori della collezione, quali le opere di Francis Picabia, Georges Braque, Salvator Dalì e Piet Mondrian. Peggy sorprende Fernan Léger comprando il suo Uomini in città nel giorno in cui Hitler invade la Norvegia, e acquista Uccello nello spazio di Brancusi quando i tedeschi arrivano a Parigi. Nel luglio del 1941 Peggy abbandona la Francia occupata dai nazisti e torna negli Stati Uniti insieme a Marx Ernest che, pochi mesi più tardi, diventa il suo secondo marito (i due si separano nel 1943). Mentre continua ad acquistare opere per la sua collezione, Peggy cerca un nuovo spazio per il museo. Nell’ottobre del 1942 apre il museo-galleria Art of This Century sulla 57ª strada, a New York. Progettata dall’architetto austriaco Frederick Kiesler, la galleria è costituita da sale espositive estremamente originali e ben presto diviene il centro d’arte contemporanea più interessante di New York. Ricordando la serata d’apertura Peggy scrive: «indossai un orecchino di Tanguy e uno di Calder, per dimostrare la mia imparzialità tra Surrealismo e Astrattismo». La galleria presenta la sua collezione d’arte cubista, astratta e surrealista, quella che oggi vediamo sostanzialmente esposta a Venezia. Organizza anche mostre temporanee dei più importanti artisti americani, allora sconosciuti, quali Robert Motherwell, William Baziotes, Mark Rothko, David Hare, Richard Pousette-Dart, Roberto De Niro Sr., Clyfford Still, e Jackson Pollock a cui è dedicata la prima personale nel 1943.

Pollock e gli altri artisti sono gli iniziatori dell’Espressionismo astratto americano ed è proprio ad Art of This Century che entrano in contatto con il Surrealismo, loro principale fonte d'ispirazione. Fondamentali rimangono comunque la spinta e il supporto dati a Peggy e da Howard Putzel, suo consulente nella galleria, ai membri questa nascente avanguardia newyorkese, che rappresenteràil primo movimento Artistico americano di portata internazionale. Nel 1947 Peggy ritorna in Europa.

Nel 1948 la sua collezione viene esposta alla prima Biennale di Venezia del dopoguerra.

Proprio a Venezia acquista Palazzo Venier dei Leoni, sul canal Grande, dove si trasferisce e apre la sua collezione al pubblico, cominciando nel 1949 con la mostra di sculture esposte nel giardino. Nel 1950 organizza la prima personale di Pollock Europa, nell'ala Napoleonica di Museo Correr, a Venezia. Nel 1969 il Museo Solomon R. Guggenheim di New York la invita ad esporre lìla propria collezione, nella sede della celebre struttura a spirale progettata da Frank Lloyd Wright sulla Fifth Avenue. Peggy muore il 23 dicembre del 1979, all'etàdi ottant'un anni. Le sue ceneri sono sepolte in un angolo del giardino di Palazzo Venier dei Leoni, accanto al luogo in cui era solita seppellire i suoi adorati cani. Alla morte di Peggy, la Fondazione Solomon R. Guggenheim ha ampliato la sua casa, trasformandola in uno dei piaffascinanti musei d'arte moderna del mondo.

«Come tutte le scelte umane importanti», nota la critica, «le ragioni del suo trasferimento a Venezia probabilmente sono troppo complesse e contraddittorie per essere chiarite cercando prove documentabili».

Eppure nelle sue memorie, Peggy Guggenheim con grande semplicità racconta: «Così come amavo Art of This Century [la sua galleria di New York] amavo l'Europa ben più dell'America e quando la guerra finì sentii che dovevo tornare per forza, inoltre ero esausta per tutto il lavoro alla galleria, della quale ero diventata una specie di schiava [...] andai a Parigi e poi a Venezia dove Mary McCarthy e suo marito, Bowden Broadwater, insistettero perché li accompagnassi. In viaggio decisi che Venezia sarebbe stata la mia patria futura: l'avevo sempre amata più di ogni altro posto su questa terra e sentii che lì da sola sarei stata felice».

 

Maria Paola Forlani


Foto allegate

Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.9%
NO
 27.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy