Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Anna Lanzetta. Il figlio conteso
12 Ottobre 2012
 

“I bambini ci guardano”, è questo il titolo di un film (di Vittorio De Sica, 1943) in cui chiara era la condizione di disagio dell’infanzia. Quelle immagini indelebili nei nostri occhi sembravano appartenere a un altro tempo.

Purtroppo nulla è cambiato e nonostante gli sforzi per migliorarne la condizione, permane lo stato di disagio in cui vive l’infanzia vuoi per la società disattenta ai suoi bisogni, vuoi per la scuola impossibilitata a sopperire alle sue necessità, vuoi per la famiglia, che per cause varie e negligenza non dà ciò che i ragazzi chiedono: amore, affetto, rispetto.

Il caso del ragazzo conteso dai genitori in provincia di Padova, ripropone l’annoso problema dell’infanzia violata. L’aspetto più grave è che la violenza, ultimo atto della contesa tra i genitori è avvenuta in maniera plateale, basta vedere il video, senza che nessuno ne considerasse minimamente le conseguenze a livello fisico e psicologico. È raccapricciante vedere il modo in cui il ragazzo viene portato via, e ancora più grave perché il fatto avviene davanti alla scuola, alla presenza di altri bambini e ragazzi. Non vogliamo indagare, né ci compete, ma smuove il nostro sentimento la condizione vissuta dal ragazzo e ci colpisce a livello educativo, la sua età. A dieci anni l’età si evolve, inizia quel cambiamento fisico e psicologico che apre un nuovo percorso di vita, in cui l’adulto diventa il modello fondamentale. Ma quale visione della vita attende questo ragazzo che si sentirà diverso dagli altri coetanei per ciò che da anni vive, una situazione familiare nella quale è coinvolto non per altre colpe se non per esservi nato. Un ragazzo tradito e offeso nella sua dignità da quanti sono stati coinvolti nella vicenda. E l’intelligenza dei genitori? E il rispetto verso il proprio figlio?. Affidiamo quanti hanno partecipato a questa azione al tribunale della propria coscienza.

Il dissenso è unanime. L’aspetto più sconcertante della vicenda, al di là di ogni giudizio, è quello di aver considerato il ragazzo come “oggetto” a fronte di ogni sistema educativo. L’adulto è colpevole senza possibilità di appello. In una società che si stenta a rattoppare, noi adulti perseveriamo nell’egoismo. Tanti bambini maltrattati dentro e fuori del nostro territorio non ci insegnano a crescere, a cambiare, a porci di fronte alle nostre responsabilità, a capire che la violenza genera violenza, un sistema di agire molto grave in un mondo già in bilico.

 

annalanzetta.blogspot.com


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy