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Paola Mara De Maestri. “Scossa elettrica” 
Intervista con Maurizio Ciapponi
13 Marzo 2012
 

Ho conosciuto Maurizio Ciapponi (foto), uno degli autori del libro del quale andremo a parlare a più riprese, lo scorso anno, quando è venuto a casa mia alla ricerca di materiale sul rock in Valtellina tra gli anni sessanta e settanta, in quanto mio marito Gabriele Tonelli è stato uno dei protagonisti di quell’epoca in campo musicale con i suoi gruppi. Quando poi il libro Scossa elettrica è uscito ne abbiamo acquistato una copia e, vista la particolarità dell’opera, ho pensato di scrivere un articolo in merito per ‘l Gazetin/Tellusfolio. Incontrando nuovamente per caso Maurizio Ciapponi abbiamo ristabilito i contatti e gli ho proposto un’intervista. Lui poi ha aggiunto: «Visto che scrive periodicamente su queste riviste perché non dedicare ad ogni mese un'intervista o una storia esclusiva per i migliori gruppi che c'erano ai tempi, visto e considerato che per alcuni di essi si possono produrre due o tre fotografie? Magari una rubrica tipo “i ricordi nel cassetto” con le storie dei Plebei pop group 65, degli Lsd, dei Rekords, (o delle Cambiali), dei Leaders, tutti complessi di Morbegno o di Regoledo che hanno suonato più di tutti in quel periodo. Sarebbe bello ricordare anche i Forst Five, anche se erano della Valchiavenna, e magari un bell'articolo sull'orchestra Blue Star in attività dal 1972 al 1976». Ho quindi girato la sua proposta al nostro Direttore Enea Sansi, che subito ha accolto con favore questo nuovo reportage. Per introdurre l’argomento, iniziamo questa rassegna con l’intervista a Maurizio Ciapponi, che ringrazio per la disponibilità, e poi vedremo di fornire un’immagine rappresentativa del panorama musicale di quell’epoca in cui il rock nasceva nella nostra valle attraverso altri preziosi contributi.


Com'è nata l'idea di scrivere un libro sulla storia del rock in Valtellina?

Nel mese di maggio del 2008 leggendo il settimanale della Provincia di Sondrio, trovo questo articolo, titolato a caratteri cubitali, firmato da Paolo Redaelli: “Un tuffo nel passato - È il 1968 - Nasce il rock in Valtellina” nel quale si traccia un po' la storia di quegli anni e si riportano i nomi dei complessi da ricordare. Nella pezzo si ricorda che nel 1968 al Teatro “Pedretti” di Sondrio c'è stato il primo “Concorso per complessi e cantanti”, di cui esiste una rarissima registrazione su cassetta. Poiché in quella serata ci sono passato anch'io sul palco, mi è venuta immediatamente l'idea di poter avere una copia di questa cassetta. Ho contattato il giornalista che mi ha indicato il possessore di questa registrazione. Nasce così a Sondrio l'incontro con Dario Toccalli, che gentilmente mi ha omaggiato di questa storica registrazione. Nello stesso incontro mi ha detto che era sua intenzione ricostruire un po' la storia dei gruppi che hanno partecipato a questa manifestazione e, nel caso fosse riuscito a reperire materiale a sufficienza, in un secondo tempo avrebbe poi pensato di allestire una mostra a ricordo di tutto. E se tutto fosse andato oltre le sue prime previsioni, si sarebbe potuto pensare anche, in futuro, a stampare un libro...

Quale ruolo ha avuto nella stesura del libro?

Subito ho dato la mia disponibilità per passare il materiale che già avevo, ma poi ho avuto un ruolo importante nel ricostruire la storia di tutti i gruppi della zona della bassa Valtellina e della Valchiavenna. In tutto circa una trentina di storie con incontri vari alla ricerca di notizie e di fotografie ritrovate nei posti più impensati. Allora la prima idea si è sviluppata a più largo raggio e a quel punto c'era materiale a sufficienza per poter pensare alla stesura di un libro. Praticamente, sotto la direzione e la super visione del giornalista Paolo Redaelli, Dario Toccalli e il sottoscritto hanno reperito quanto occorreva.

È già in cantiere un secondo volume, a quanto ho sentito dire...

Il primo volume di Scossa elettrica raccoglie la storia dall'anno 1963 al 1979. È in programma un secondo volume che parlerà degli anni a seguire, ma riguardo alla stampa forse bisognerà attendere un po' di tempo.

A quanti anni ha iniziato a cantare e suonare?

Ho iniziato a studiare musica frequentando i corsi di solfeggio alla scuola della Filarmonica di Morbegno al tempo delle scuole medie ma poi lì non ho avuto seguito. Con i complessi ho iniziato ad esibirmi in pubblico nel 1967 con il debutto al mitico “Ciak” di Morbegno, in una domenica pomeriggio nel mese di febbraio, in qualità di organista.

In che gruppo si esibiva?

Nel 1967 appunto ho iniziato con The Mystics di Colico, un quartetto tipo Beatles. Io avevo un po' di difficoltà a trasferirmi sempre per le prove (non dimentichiamo che c'era la scuola) ed io in quel periodo non avevo ancora conseguito la patente, quindi treno e autostop. L'esperienza, dopo il Carnevale e spettacoli al cinema, si conclude all'inizio dell'estate. Allora vengo contattato dagli Lsd di Morbegno; anche questi un quartetto che vogliono inserire un organista nel gruppo per avere un sound diverso. Esperienza conclusa nell'estate del 1968. Dopo sono passato con i Virus. Dopo di che, in vista della maturità, ho sospeso complessi, serate e canzoni.

Durante il servizio militare, per quindici mesi, ho poi fatto parte di un sestetto del reggimento che si esibiva ad Imperia e a Sanremo. Tornato da questa esperienza, dal 1972 al 1976, ho fatto parte dell'orchestra Blue Stars e negli anni a seguire con Luciano e i suoi amici. Nel mezzo di tutta questa storia qualche esibizione saltuaria con altri gruppi.

Quali sono i ricordi più significativi che conserva di quella esperienza?

Ricordi ce ne sono tanti ma forse il più significativo è il cambio di strumento. Mi spiego meglio. Partito per il servizio militare come organista, ho incontrato un capo orchestra tanto bravo quanto molto esigente: voleva tutti cantanti e tutti pluristrumentisti per poter proporre sul palco alcune alternative.

A che età e per quale motivo ha smesso di dedicarsi alla musica?

Con i complessi mi sono ritirato dall'attività negli anni '80 per gli impegni di lavoro.

Tornando al libro, ci sono in programma presentazioni e/o manifestazioni nel Morbegnese?

La mostra della storia del rock valtellinese ha intenzione di proporre su varie piazze quanto raccolto e senz'altro ci sarà una manifestazione anche a Morbegno. So che sono in corso delle trattative per definire tempi e luoghi idonei, ma a tutt’oggi ufficialmente non è ancora stata fissata una data.

Vuole aggiungere qualcosa?

Con la “storia” di questo libro, ho avuto occasione di ritrovare persone che da molto tempo non vedevo e conseguentemente rinverdire ricordi sbiaditi se non addirittura dimenticati. È stato tutto bello, nonostante il lungo lavoro, e posso ritenermi soddisfatto.

 

Paola Mara De Maestri

(da 'l Gazetin, settembre 2011)


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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