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A Renato Marengo per “Lucio Battisti, la vera storia dell’intervista esclusiva” 
Assegnato a Brienza il "Premio Miglior libro dell’anno”
06 Agosto 2011
 

Grande soddisfazione per il giornalista e scrittore Renato Marengo (foto). A Brienza, in Basilicata, nell’ambito della manifestazione Anni Belli 1967 ed oltre... 1977, dieci anni di inquietudine (III edizione), è stato assegnato il “Premio Miglior libro dell’anno” al suo recente saggio Lucio Battisti, la vera storia dell’intervista esclusiva (Coniglio editore).

Lo scorso primo agosto, nella incantevole cornice della piazzetta ai piedi del suggestivo Castello di Brienza, Raffaele Cascone, psicoterapeuta, giornalista, scrittore e direttore artistico della rassegna, ha intervistato l’autore consegnandogli il prestigioso riconoscimento con la seguente motivazione:

«Ci sono due ragioni per cui ho consigliato al Comune di Brienza di premiare Renato Marengo per il libro Lucio Battisti La vera storia dell’intervista esclusiva, quell'intervista esclusiva a Battisti, che rappresentò uno scoop clamoroso all'epoca, oggi dopo un trentennio attraverso la nostra prospettiva, acquista nuove dimensioni: Marengo svela un Battisti inedito attraverso una raffinata descrizione della relazione che nasce tra i due in modo inaspettato e in circostanze non programmate. Questo ci porta alla seconda motivazione: alcuni saggi, quelli buoni, anche se puntualmente ci coinvolgono nell'argomento trattato, alla fine ci fanno appassionare addirittura di più all'autore.

Ci era già successo leggendo l'altro lavoro di Marengo (scritto con Michael Pergolani) Song ‘e napule.

Anche nell'avventurosa intervista a Lucio Battisti, la maestria dell'autore si impadronisce del lettore. Qui è in gioco della rara arte del trovarsi sorprendentemente sempre nel punto giusto al momento giusto, l'arte di non manipolare i processi in atto, rispettandoli non stando da fuori ad osservarli, ma interagendoci, il garbo nell'essere presente e rispettoso nella relazione. La capacità di improvvisare in circostanze impreviste è frutto non di improvvisazione ma di lunga preparazione generale e documentazione scientifica sull'argomento in questione, perché Renato Marengo ci rammenta ancora una volta che non ci si improvvisa... improvvisatori.

È un onore per me avere indicato Renato, uno dei più apprezzati operatori culturali italiani, col quale ho condiviso tante esperienze musicali e culturali in genere, in radio in Tv, nella vita privata e professionale, come destinatario di questo conferimento e averglielo di persona assegnato».

 
 

RENATO MARENGO
Lucio Battisti: La vera storia dell’intervista esclusiva
con un saggio di Gianfranco Salvatore
Coniglio Editore, pagg. 174, € 14,50

 

Sono oltre 50 i libri pubblicati su Lucio Battisti e in quasi tutti viene citata quella che fu l’unica, o per lo meno la più esaustiva intervista da lui mai rilasciata, in seguito alla quale il cantautore di Poggio Bustone, a parte un’intervista per la TV svizzera e una per la radio, non rilasciò più dichiarazioni alla stampa.

La storia di questa intervista, con i suoi retroscena - tra aneddoti e contesti che descrivono un momento importante della musica leggera italiana - è raccontata ora dal giornalista e produttore musicale Renato Marengo che nel 1974 riuscì a superare la barriera di silenzio che avvolgeva Battisti ormai da tempo, trascorrendo con lui cinque giorni al “Mulino”, sede degli storici studi discografici della Numero 1 dove Battisti stava registrando Anima latina: dialogarono di tutto, ma soprattutto di musica.

«Un musicista, se la propria musica comunica ed emoziona realmente, non ha nulla da spiegare e null’altro da aggiungere a quello che si ascolta nei suoi lp». Così Lucio Battisti motivava la sua ritrosia nei confronti delle interviste e dei giornalisti. E da qui partì una chiacchierata confidenziale, determinata dalla fiducia e stima artistica nei confronti del suo interlocutore, che fu pubblicata poco dopo da Ciao 2001, il settimanale musicale più seguito dai giovani negli anni Settanta, che per quell’occasione stabilì un record di vendite con più di 400.000 copie.

La vera storia dell’“intervista esclusiva” e di quello strano e intenso incontro (Marengo non era un “battistiano” e sicuramente preferiva il rock alle rime romantiche di Lucio) viene per la prima volta raccontata in questo libro dallo stesso Marengo, con dovizia di particolari, con dichiarazioni inedite dell’artista e con l’ausilio di coloro che furono testimoni di quel memorabile incontro: Claudio Pascoli, Alberto Radius, Toni Esposito, Claudio Bonivento, Dario Salvatori e Cesare Montalbetti.

Si tratta di una testimonianza storica relativa ad un momento importante nella vita di Battisti in cui la sua musica, ma anche il suo atteggiamento verso il pubblico e verso la vita, subirono una radicale trasformazione: «L’anima gli stava diventando latina» afferma Marengo «ed io ero lì con lui proprio mentre questo avveniva e la cosa mi stupiva e mi coinvolgeva».

Il libro è preceduto da un lungo saggio del musicologo Gianfranco Salvatore, uno dei massimi studiosi di Lucio Battisti, che scompone e ricompone i 9 brani di Anima latina, il disco che rappresentò una mutazione e una maturazione nel suo stile oltreché una svolta nel modo di fare musica in Italia.

 

 

Renato Marengo (Vibo Valentia, 1943), operatore culturale tra i più noti del settore musicale, è giornalista, scrittore e autore radiofonico e televisivo. I suoi interessi spaziano da sempre dalla musica contemporanea al rock, dal mondo delle immagini all’etno, al progressive, scoprendo e promuovendo sin dagli anni Settanta la migliore musica italiana di avanguardia.

Leader del movimento musicale Napule’s Power, ha prodotto molti dischi della scena rock napoletana innovativa, portando al successo artisti come Edoardo Bennato, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Toni Esposito, Musicanova di Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Concetta Barra, Roberto De Simone, Antonio Infantino, ma anche musica d’avanguardia e contemporanea come Opus Avantra, Schoenberg Kabarett e Luciano Cilio. Ha diretto settimanali e mensili di cultura visiva, di musica e di comunicazione ed ha collaborato con alcuni tra i maggiori quotidiani e periodici italiani di musica, tra cui Ciao 2001.

In radio e in televisione è autore di numerosi programmi di successo della Rai realizzando (tra gli altri) il Concerto per Demetrio Stratos, speciali su John Cage e sul rock italiano.

Ha pubblicato diversi libri sulla musica italiana e napoletana, come Song ’e Napule (1998) e l’Enciclopedia del pop-rock napoletano (2003), entrambi scritti con Michael Pergolani con il quale da 10 anni è autore e conduttore di Demo, programma “cult” di Radio1 RAI.

 

Elisabetta Castiglioni


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