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Mariolina Nobili. Il piano di governo del territorio è per (tutti) i cittadini o per chi ha i soldi? 
“Ecomostri” nel Mallero: un fiume di denaro “corrompe” l’alveo del nostro torrente che doveva essere il gioiello ambientale della città di Sondrio
28 Gennaio 2011
 

La gente parla, vede sorgere un grande ponte e si chiede perché, poi vede sorgere degli “eco mostri” e comincia a capire, ma perché nell’alveo del torrente? Non era demanio pubblico in parte già sottratto ai cittadini come zona industriale per discussi capannoni? perché ora è stata addirittura cambiata in zona residenziale dando il permesso di costruire nuove abitazioni quando tutti sanno che ci sono appartamenti nuovi invenduti e chi vuol vendere il proprio trova grosse difficoltà? Chi vorrà andare ad abitare lì sul torrente, soggetto a periodiche inondazioni? Certo in quel caso piangeranno e chiederanno risarcimenti… e… Pantalone paga!

Da cittadina, radicale, ex consigliere comunale dei Verdi Valtellina, sento il dovere di raccogliere questa “vox populi” aggiungendo considerazioni personali che mi riportano alle battaglie di quasi vent’anni fa proprio sulla questione Mallero e sul Nuovo Piano Regolatore, questioni che presentano con quelle attuali inquietanti analogie.

Luglio 1992, al governo del Comune di Sondrio la Democrazia Cristiana col Partito Socialista Italiano! Mentre è già in fase avanzata la discussione sul nuovo Piano Regolatore, al Consiglio Comunale del 20 – 23 luglio vengono poste in votazione tre scottanti delibere: Lottizzazione a Campoledro, al Moncucco, alla foce del Mallero. Nei tre giorni precedenti, mobilitazione dei tavoli radicali con Raccolta di firme contro le speculazioni edilizie e per la rinaturalizzazione della foce del Mallero (come da volantino originale con annessa PETIZIONE firmata da numerosi cittadini).

La prima “inquietante analogia” con l’attualità è riportata sul volantino e qui la ripropongo in forma di domanda: «Si tratta di accontentare i grossi interessi per mettere al sicuro le realizzazioni prima del nuovo Piano Regolatore??» Non si offenda il Sig. Miro Fiordi allora Consigliere comunale della DC e ora direttore generale della Banca Credito Valtellinese! Nel suo intervento di quel 20 luglio 1992 sull’o.d.g. da me presentato, che chiedeva il rinvio della Delibera di lottizzazione sulla foce del Mallero per predisporre ulteriori indagini sulle problematiche idrogeologiche, acquisendo le elaborazioni recenti dell’Autorità di Bacino, e per valutare la compatibilità tra le richieste della Colsam e del previsto progetto Rebai con gli obiettivi di utilizzazione a verde e a parco l’area della foce del Mallero (si veda o.d.g. e l’allegata petizione firmata allora da centinaia di cittadini per la RINATURALIZZAZIONE), Fiordi disse testualmente: «Mi sembra un processo alle intenzioni, proprio perché non esiste al momento alcun impegno in quella direzione».

È ancora convinto, Sig. Fiordi, che la nostra paura di ulteriori concessioni edilizie in quell’area, così delicata dal punto di vista idrogeologico, ma così perfetta per farne un vero Parco del Mallero, con boschina “spiaggia” piste ciclabili e percorsi pedonali, a partire da Sondrio vecchia fino alla Foce, fosse un “processo alle intenzioni”? Si è visto cosa è accaduto in questi 20 anni e soprattutto cosa sta accadendo oggi!!

Non bastavano gli orribili capannoni che deturpano l’ingresso alla città, tanto da distogliere l’Unesco dall’idea di considerare i terrazzamenti della costiera retica “patrimonio dell’umanità”! Lo scenario sul torrente si “arricchirà” della visione di sette “palazzi”, di cui tre di strana forma, più due grosse costruzioni cubiche non ben identificate. Si vedano a questo proposito le grandi pubblicità a colori sui settimanali locali, Centro Valle e La Provincia, che rendono bene l’idea dell’invadenza di tali “ECOMOSTRI”.

Qui, su queste “allettanti pubblicità”, colpisce la mancanza di un “particolare”: non è rappresentato il corso del torrente! Forse perché è troppo vicino alle costruzioni? Ma va!? Non saranno stati così arroganti, per non dire incoscienti, da non rispettare le distanze di legge!?!

  1. Chi c’è dietro questo grosso affare immobiliare chiamato pomposamente POLO TECNOLOGICO, ma che nelle pubblicità si autodefinisce COMPLESSO IMMOBILIARE RESIDENZE PARCO DEL MALLERO? Costruzioni Cossi Spa, PRO.IN Srl, “Stelline”... a chi gli ingenti guadagni?

  2. Perché le banche, così avare nel finanziare le piccole imprese costringendole spesso al fallimento (vedi www.impresecheresistono.org), allargano generosamente i cordoni per “complessi immobiliari” di tal fatta?

  3. Come ha potuto il Comune concedere il permesso di costruire in zona così delicata dal punto di vista idrogeologico, nonostante i vincoli della legge (D.Lgs. n. 42 del 2004) sulle distanze dai fiumi?

Le argomentazioni di cui sopra sono state da me sintetizzate in un cartellone dal titolo INVECE DEL PARCO NATURALE NELLA “RICCIONE” DI SONDRIO ECOMOSTRI NEL MALLERO! L’ho portato venerdì 21 gennaio 2011 all’attenzione del sindaco Molteni, dell’assessore Colombera e dei tecnici, durante la presentazione ai cittadini dell’adottato Piano di Governo del Territorio, come forma di protesta e di vivace espressione di dissenso per “scelte politiche” iniziate sì dall’Amministrazione precedente (questa è sempre la “scusa”), ma concluse dall’attuale, poco prima dell’adozione del nuovo PGT! Nel mio intervento esplicativo ho voluto sottolineare la domanda fondamentale, la stessa di 20 anni fa: “Interventi invasivi e di grave impatto ambientale e probabile rischio idrogeologico, come i palazzi nel Mallero e l’annesso, esagerato, 7° ponte, perché sono stati approvati prima dell’ormai imminente nuovo PGT?”. (A proposito, questo nuovo 7° ponte creerà problemi alla viabilità verso la parte Est della città, ha detto l’architetto Di Nale…!) Cari architetti e amministratori, era quello il luogo migliore della città dove far sorgere il “POLO TECNOLOGICO”?

Quali possibilità restano per cambiare queste logiche affaristiche e fare in modo che i PGT non siano solo per chi ha i soldi, ma per i bisogni dei cittadini?

Nel chiudere, ho voluto rimarcare la delusione per l’operato della giunta Molteni, che non ha saputo resistere ai “poteri forti” impedendo, forse definitivamente, la realizzazione del progetto di RINATURALIZZAZIONE e la creazione di quel percorso ecologico sul Mallero dal centro storico alla foce che doveva caratterizzare una Amministrazione “tanto attenta” all’ambiente!

Una Speranza nelle promesse finali del Sindaco su questo punto: il percorso si farà! E soprattutto si farà il sottopasso pedonale e ciclabile della ferrovia! BENE, ma suvvia, uno sforzo in più: “sottopassiamo” anche la Via Mazzini! Troppi soldi?? Chiediamoli come risarcimento ai Costruttori & C degli ECOMOSTRI!

 

Sondrio, 22/01/2011

Mariolina Nobili

Radicali Sondrio


 
 
 
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