Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Emma Bonino. Stop alle mutilazioni genitali femmini 
Non sono scontati gli esiti dell’azione diplomatica a New York
25 Novembre 2010
 

Lunedì sera, a “Vieni via con me”, ho detto che il corpo delle donne è un campo di battaglia, da tempo immemorabile e in ogni continente. Alcuni commenti sembrano suggerire che ho delineato un quadro troppo nero o «lagnoso» della situazione. Non credo.

È verissimo che in molti paesi le donne hanno conquistato nuove libertà e i movimenti al femminile sono i più vivaci ed innovativi. Penso in particolare all’Africa, al Medio Oriente e non solo. Ma proprio questa loro tenacia nel voler cancellare pratiche consuetudinarie violente e nefaste, questa loro forza e determinazione nel voler vivere rispettate come persone, dà il segno tangibile della vastità del problema.

Oggi è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una buona occasione per far mente locale sulle varie forme in cui si manifesta: dalla discriminazione di genere sul posto di lavoro agli stupri di massa documentati dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite, dalle migliaia di Sakineh alla violenza domestica – «Gli amorosi assassini» come titola un documentatissimo libro di un gruppo di scrittrici - fino alla ventilata legge sui «consultori», a prima firma Olimpia Tarzia, qui nel Lazio. Ma per una battaglia in particolare questo è un periodo decisivo: quella contro le mutilazioni genitali femminili (MGF). In Europa, Aidos e Amnesty International hanno lanciato la campagna «End FGM» per ottenere una direttiva europea sulla prevenzione della pratica e, a New York, diversi governi - tra cui il nostro - stanno lavorando assiduamente perché l’Assemblea Generale dell’Onu, attualmente in corso, adotti una Risoluzione per la loro messa al bando universale.

Gli esiti dell’azione diplomatica a New York non sono però scontati, con alcuni paesi che resistono, ricorrendo agli alibi più diversi. Per questo, personalità di rilievo internazionale e leader politici di 42 Paesi hanno sottoscritto un appello dell’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia e del Comitato Inter-Africano contro le Pratiche Tradizionali: Clio Napolitano e le First ladies di Burkina Faso, Uganda, Guinea Bissau e Benin, insieme a Premi Nobel, ministri, parlamentari e attivisti per i diritti umani chiedono a tutti i governi degli Stati membri di compiere i passi necessari per l’approvazione della Risoluzione.

Il vantaggio di questo risultato è triplice: rafforzare la legittimità delle leggi già adottate a livello di singoli Stati; spingere tutti quei Paesi non ancora provvisti di legislazione ad attivare i propri Parlamenti; conferire ulteriore efficacia alle dichiarazioni già adottate in sede Onu in materia di tutela dei diritti delle donne.

Inoltre, contribuirebbe a far piazza pulita di una visione stereotipata delle MGF, spesso erroneamente ricondotte a questioni di carattere culturale o religioso, oppure relegate esclusivamente all’ambito sanitario, che pure esiste ma che di certo non ne esaurisce la portata. Una Risoluzione di messa al bando significherebbe riconoscere le MGF per quel che sono, una patente violazione dei diritti umani fondamentali di donne e bambine.

Ma c’è un altro aspetto che merita attenzione. Per tutte quelle attiviste che hanno avuto il coraggio di affrontare apertamente la questione in contesti dove parlare di MGF voleva dire infrangere una secolare «regola del silenzio», rischiando talvolta la propria vita, una ferma presa di posizione della comunità internazionale avrebbe non solo l’effetto di legalizzare il loro impegno, ma di ricollocarle all’interno della società «dalla parte del giusto», dalla parte della legge. Persone che probabilmente non avranno mai occasione nella loro vita di visitare il Palazzo di Vetro ma che credono che le Nazioni Unite e i suoi Stati membri abbiano il dovere e gli strumenti per fare del mondo un posto migliore in cui vivere.

Emma Bonino
(da l'Unità, 25 gennaio 2010)


Articoli correlati

  Tua e Le Altre. “Contro la violenza alle donne”
  Renato Pierri. I morti, ne sono certo, amano il silenzio
  Vetrina/ Barbarah Guglielmana. E uscirò ancora...
  Rosangela Pesenti / Lidia Menapace. Scambiandosi quattro parole durante un “volantinaggio” per la giornata del 28 novembre
  “Piccole” notizie di cui non si parla (o si parla poco)
  Usciamo dal Silenzio. Onorevole Carfagna, si dimetta!
  UDI. Alice è entrata nel paese degli orrori
  Sondrio. L’insostenibile silenzio sulla violenza…
  Maria G. Di Rienzo. Il coltello nel ventre
  Camilla Spadavecchia. Ancora una conferenza per dire no alla violenza contro le donne ed essere consapevoli
  Stefania Cantatore. Se qualcuno dicesse… Sul risarcimento pubblico alle violenze sessuate
  Renato Pierri. La profezia di Virginia Woolf
  Miriam Della Croce. Guai ad innamorarsi di un islamico
  Attilio Doni. A immagine e somiglianza di chi?
  Maria G. Di Rienzo. Ci sono altre voci
  Maria G. Di Rienzo. Il mondo chiude un occhio
  Barbarah Guglielmana. Il muro delle donne
  Francesca Ribeiro. RVP, ronde volontarie paoline (non padane!)
  Maria G. Di Rienzo. Violenza di genere
  Camilla Spadavecchia. I costi della violenza coniugale per i bilanci nazionali dei Paesi europei
  Rosangela Pesenti. Precipitare di comportamenti nella barbarie di un'indifferenza torva
  Maria G. Di Rienzo. 167 dollari al mese
  Lidia Menapace. Femminicidio
  Stalking e decreto sicurezza: aggravanti solo per gli ex mariti ed ex fidanzati. E quelli attuali?
  Maria G. Di Rienzo. Fioco lume
  Maria G. Di Rienzo. Film
  Maria G. Di Rienzo. L'ultimo tabù
  Maria G. Di Rienzo. Distinguere vittime e carnefici, nominare la violenza e contrastarla
  Maria G. Di Rienzo. Un miliardo di donne che danzano
  Maria G. Di Rienzo. Mutande rosa
  Usciamo dal Silenzio. Un documento e un manifesto per le amministrative 2009
  “Non tacere la violenza”. Due manifestazioni e un Comitato
  “Usciamo dal silenzio”. Regione Lombardia: un documento dalla Commissione pari opportunità
  Sabina Amidi. Le 'sposavo' prima dell'esecuzione
  Attilio Doni. Una donna docile, malleabile, remissiva, la si può “amare”, senza problemi
  Alice Suella: "Ascolto femminile". Un forum da visitare.
  Sondrio, 8 marzo 2008. Non tacere la violenza
  Maria G. Di Rienzo. Un corteo di fantasmi
  Maria G. Di Rienzo. Sally che ha vinto la propria vita in tribunale
  Renato Pierri. Non si uccide per amore
  Valentina Vandilli. Flash Mob ad Anagnina: contro la violenza sulle donne
  Risposta di Lidia Menapace agli anarchici torinesi sull'insinuante patriarcato
  Eve Ensler. Il giorno V compie dieci anni
  Maria G. Di Rienzo. L'era dell'assurdo
  Paola M. De Maestri. Donne al bivio, una società da rifare
  Maria G. Di Rienzo. Del femminismo, ovviamente
  Basta sangue nel nome della tradizione e della religione. Libertà per le donne migranti!
  Martina Simonini. Il corpo delle donne. E quello degli uomini
  Jimmie Briggs. Fare spazio alla luce
  Yoani Sánchez. Violenza domestica, silenzio letale
  Gila Svirsky. Licenza di uccidere
  Tra moglie e marito non mettere il dito
  Maria G. Di Rienzo. Dead women walking
  ONU. «Lo stupro è guerra»
  Maria G. Di Rienzo. Elogio dell'idiota
  Maria G. Di Rienzo. Il silenzio dei giornali
  Maria G. Di Rienzo. Ho quasi le lacrime agli occhi
  Renato Pierri. Qualche pensiero a seguito di una notizia di scarsa importanza
  Usciamo dal silenzio. Fiaccolata a Sondrio “Contro la violenza sulle donne”
  Di pedofilia, di pederastia e di violenza sulle donne
  Normanna Albertini. Di quanti otto marzo ci sarà ancora bisogno?
  Miscellanea per un discorso da comunisti/e
  Maria G. Di Rienzo. Veleni per bambine Spa
  Maria G. di Rienzo. Parliamo di sicurezza
  Maria G. Di Rienzo. Utili risorse
  Holly Kearl. La strada e le donne
  Per troppe donne la violenza è pane quotidiano
  Karen Russo. Una piccola grande attivista
  La contraddizione principale e la contraddizione originaria
  Francesca Ribeiro. La Ru486 in Vaticano
  Maria G. Di Rienzo. Il dolore degli altri
  Stop alla violenza sulle donne. Domenica in piazza a Morbegno
  Maria G. Di Rienzo. Maryam
  Maria G. Di Rienzo. Il 13 febbraio in piazza per far cominciare la primavera
  “Stop violenza sulle donne”. Verso l'8 marzo...
  Maria G. Di Rienzo. Asparagi su Marte
  Maria G. Di Rienzo. Preferisco i lupi
  Maria G. Di Rienzo. Biancaneve e i sette minatori verticalmente svantaggiati
  Maria G. Di Rienzo. Chi deve cambiare
  UDI Napoli. Piove, femminismo ladro!
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy