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Rosario Amico Roxas. Governabilità o Buon governo?
Sandro Chia,
Sandro Chia, 'Buon Governo', 2003 (Roma, Senato della Repubblica) 
12 Aprile 2010
 

Governabilità, è la parola d'ordine del governo; ma cosa vuol dire governabilità?

 

Praticamente rappresenta una maggioranza, compatta, ubbidiente, acritica, che approva le decisioni del capo; opera, agisce, decide, legifera, ma sempre in ordine alle imposizioni che scendono dall'alto. Ma la governabilità dovrebbe rispondere alle esigenze erga omnes, mentre viene applicata ad personam, escludendo, innanzitutto, il capo che comanda dall'obbligo della legalità, mentre ai cittadini viene imposto il rispetto delle regole, delle norme, dell'etica, dalle quali il capo è escluso. La governabilità si sostituisce, così, al “buon governo” di cui non rimane più traccia; il buon governo diventa un optional che poggia lo sguardo dove è più facile, dove è più redditizio, dove non risolve problemi acutissimi, ma allevia le sofferenze a chi non soffre e soccorre chi non ha bisogno di soccorso.

 

Bastano gli ultimi provvedimenti per chiarire l'andazzo generale: precedentemente agli “illuminati” provvedimenti del governo, un precario ingiustamente licenziato poteva ricorrere alla magistratura per far valere i suoi diritti; ma il rispetto dei diritti è un privilegio riservato a quanti hanno conquistato privilegi anomali, quelli del vivere quotidiano non possono essere presi in considerazione da un governo sconsiderato. Così è bastato una piccola leggina per stravolgere quell'art. 18 che garantiva la giusta causa per un licenziamento, esautorando la magistratura dall'onere del controllo di legittimità. Da oggi la magistratura non potrà più intervenire, abbandonando quei precari al destino che il capitalista o l'imprenditore di turno avrà deciso.

 

800.000 persone, poveri ai sensi di legge, giocano la carta della sopravvivenza con un assegno sociale di 350 euro, poco più di 10 euro al giorno. Non basta promettere una correzione dell'ultima ora, rimane il principio che si voleva adottare, sempre ed esclusivamente in danno e a carico delle fasce più deboli; un provvedimento che il cavaliere, aduso a bivaccare nelle sontuose ville sparse per il pianeta, non potrà mai capire. per lui tutto va bene con la-crisi-che-non-c'è.

 

La governabilità, garantita dalla maggioranza ottenuta con i metodi della pubblicità spicciola, che soddisfa il venditore di se stesso, si sostituisce al buon governo, per il quale serve uno statista per davvero.

 

Rosario Amico Roxas


 
 
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