Venerdì , 29 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Manuale Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Il Fantastico in musica. Anna Lanzetta e gli studenti dell'ITIS "A. Meucci" di Firenze
Goya, La notte del sabba, 1795
Goya, La notte del sabba, 1795 
25 Marzo 2009
 

 

Per presentare il tema del Fantastico in musica, iniziamo con due espressioni di Wassili Kandinskij che pongono in relazione il linguaggio pittorico con quello musicale:

 

Già molto presto mi resi conto dell’inaudita forza d’espressione del colore. Invidiavo i musicisti, i quali possono fare arte senza bisogno di raccontare qualcosa di realistico. Il colore mi pareva però altrettanto realistico del suono. (Wassili Kandinskij)

 

Risulta che la migliore insegnante sia la musica, l’arte che non si è dedicata alla riproduzione dei fenomeni naturali, ma alla espressione dell’animo dell’artista e alla creazione di una vita autonoma attraverso i suoni musicali. (Wassili Kandinskij)

 

In relazione esprimiamo il nostro pensiero sull’identità poetica tra pittura, musica e poesia con riferimenti a quanto abbiamo già espresso  nel modulo "Il sublime" .

La musica è l’arte di esprimere attraverso i suoni quanto si ha nell’animo.

La musica estasia e rapisce come una poesia.

La musica è carezzevole, dolce, solenne, severa, gioiosa, giocosa, allegra, chiassosa o indiavolata.

Come per la letteratura e le arti figurative, anche il ruolo della musica è fondamentale, perché attraverso questo prezioso strumento noi diamo un significato più completo ai vari periodi storico-artistico-letterari, quali ad esempio: Medioevo, Barocco, Neoclassicismo e Romanticismo.

La musica, come tutte le arti, è una delle componenti essenziali di una società  per caratterizzarne i gusti, la storia e i mutamenti. Senza la presenza della musica una buona parte della nostra storia non avrebbe un significato e ignorarla significherebbe escludere dai nostri studi uno dei segni più tangibili che l’uomo ha lasciato e che continua a lasciare nel suo cammino di civiltà.

Fin dai tempi più antichi, tanta letteratura è nata in funzione della musica es. la Lauda francescana. Senza la presenza della musica non si potrebbe comprendere la produzione dei poeti lirici greci come Saffo e neanche della tragedia, infatti Eschilo, Sofocle ed Euripide utilizzavano la musica nelle parti corali.

Importantissimo è stato il ruolo della musica nel Melodramma.

In Italia tutto il Risorgimento perderebbe il suo significato senza la musica di Giuseppe Verdi.

Il linguaggio della musica è composto da vari elementi quali: l’armonia, il ritmo e la melodia. Il

musicista, partendo dal tema sceglie gli elementi ad esso più adatti e noi decodificando questi elementi possiamo capire il significato del messaggio che il musicista vuole comunicare in un contesto storico o esprimere il suo stato d’animo.

Anche oggi, la stessa musica detta leggera, è una componente essenziale per definire la nostra società e il costume della nostra epoca.

  
      Il Fantastico in musica

 

Appartengono al mondo fantastico  espressioni letterarie e artistico-musicali, che ci permettono di guardare il mondo con occhi nuovi e meravigliati:

Nello specchio dei suoni il cuore umano conosce se stesso; sono essi i suoni per mezzo dei quali impariamo a sentire il sentimento; sono essi che danno a molte parti, oscure e sognanti negli angoli riposti del nostro spirito, una coscienza viva, e l’arricchiscono di nuovi doni meravigliosi(W. Heinrich Wackenroder 1773-98)

L’artista, che sia musicista o poeta, ha la capacità di trasportarci nell’infinito e in mondi fantastici come un mago o un incantatore.

La musica apre all’uomo un regno ignoto,  diverso dal mondo sensibile che ci circonda e molti sono stati i musicisti che hanno inserito nelle loro opere il tema del Fantastico, del magico, del surreale.

Carl Maria von Weber( 1786-1826),  espresse il tema del fantastico nell’opera in tre atti: Franco cacciatore (Der Freischütz 1817- 20), musicata sul libretto di stampo"gotico", di Johann Friedrich Kind. Nell’opera sono presenti elementi del meraviglioso e del demoniaco come l’apparizione notturna del demonio in una foresta, la voce degli spiriti, la notte che avvolge ogni cosa. Il tema dell’opera è tratto da leggende popolari tedesche e molte delle sue arie furono ispirate dalla musica popolare tedesca. Nell’opera è presente la dimensione  sovrannaturale e misteriosa tipica del primo romanticismo, soprattutto nella famosa scena della Valle del lupo.

-La vicenda del cacciatore che vende al diavolo l' anima, in cambio di pallottole stregate, segna l' ingresso nella storia della musica di una tinta atra, misteriosa, come uscita da un sortilegio che abbia impastato gli strumenti in un colore inaudito (i clarinetti, i violoncelli, il tremolo degli archi del Franco cacciatore sono per il romanticismo musicale tedesco ciò che il Soleil levant di Monet sarà per l' impressionismo pittorico francese)-(da C. Francesco)

Molti artisti furono influenzati dal Der Freischütz e tra questi: Richard Wagner.

 

H. Berlioz

Fantastica è la musica di Hector Berlioz ( La-Cote-Saint-André 1803- Parigi 1869).

All’ età di  27 anni il musicista scrisse La Sinfonia fantastica. L’opera è divisa in varie scene che interpretano i sogni, i ricordi, le sensazioni, l’angoscia, la malinconia e la gelosia di un giovane artista che cerca di dimenticare il suo infelice amore, stordendosi e addormentandosi. L’opera contiene danze macabre che la rendono  molto coinvolgente.  Nell’ultimo tempo: “Sogno di una notte del Sabba”, il giovane musicista si trova circondato da un’orribile adunanza di ombre, stregoni e mostri di ogni specie che gli danzano intorno una danza infernale.

Berlioz è un anticonformista e nel suo aspetto bizzarro riesce a trasmetterci con la sua musica forti emozioni.

 

Sogno di una notte di mezza estate

Fantastiche sono le note che Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809- 1847) scrisse per Sogno di una notte di mezza estate, commedia composta da  William Shakespeare (Stratford-on-Avon 1564-1616) nel 1595 ca. Il poeta e drammaturgo inglese  assimila in essa il mondo della fiaba e quello ugualmente magico dell’amore giovanile: due coppie d’innamorati di cui uno ama la donna dell’altro e una ama l’uomo dell’altra;tutto si svolge in un mondo fantastico e come per magia, grazie al piccolo Puch, tutto si risolverà in un sogno di una notte d’estate. La storia è ambientata nell’incanto di un bosco ateniese popolato da fate e folletti che coinvolgono nei loro litigi amorosi due coppie di innamorati- rivali e un gruppo di villici intenti a provare un dramma da recitare per le nozze di Teseo e Ippolita. La commedia si sviluppa con i ritmi di un balletto, con vari intrecci e con effetti fantastici che la rendono molto festosa.

    

La lettura di alcune opere, ci ha consentito di porre in relazione la musica con la  pittura:

La musica è uno strumento per esprimere le proprie emozioni, sentimenti e pensieri, un mezzo con il quale l’autore può trasmettere tutto ciò che sente dentro di sé. Con la sua musica Chopin interpretò le vicende storiche del suo tempo e in particolare quelle della Polonia e di Varsavia le cui  sofferenze,  aspirazioni e desideri di libertà egli espresse con i suoni tristi e disperati del suo pianoforte. Il famoso studio (op. 10 n. 12) noto come La presa di Varsavia è un’opera piena di impeti sublimi, drammatici e appassionati che esprimono il suo dolore per la caduta della patria.

Lo studio n. 11 op. 25 in La minore noto come Rivoluzionario è la testimonianza in note di un eroe che fino all’ultimo resiste in mezzo alla battaglia, sostenuto dai suoi ideali di libertà.

Ascoltando la musica coinvolgente di Chopin, la identifichiamo  con un soffio di leggiadro vento che in un cielo blu cobalto leggero e silenzioso penetra nella vita quotidiana di tutti noi, ed ecco un quadro meraviglioso.

 

 

 

Ludwig Van Beethoven (1770-1827) dedica alla luna una sonata che il poeta berlinese Ludwig Rellstab chiamò Al chiaro di luna; passionale e coinvolgente melodia definita dallo  stesso scrittore, in relazione al quadro di Edvard Munch (1863-1944) Chiaro di luna, una barca che esplora ai raggi del chiarore lunare, le sponde del lago dei Quattro Cantoni.

Il dipinto trasmette calma, tranquillità e un profondo silenzio. È  presente nel quadro un paesaggio notturno dove regna la quiete e i toni dei colori sono chiari e trasparenti.

Il primo tempo di questa sonata, op. 27 n. 2, ricorda l’immagine di una scena notturna, dove risuona in lontananza una lamentosa cantilena di fantasmi. La musica evoca l’immagine di una notte illuminata dalla luna, legata a sentimenti che ricordano le sofferenze d’amore e suggerisce alla nostra immaginazione un  paesaggio surreale. Anche nel secondo tema il ritmo e la melodia trasmettono tristezza. L’armonia instaurata tra immagine e suono è molto efficace e rende molto bene l’intenzione dell’artista. L’Adagio è  caratterizzato da  un’atmosfera notturna che completa l’ambiente musicale. Lo sviluppo di questa sonata è molto deciso, incalzato da impetuosi accordi e arpeggi che ritroviamo nel primo e nel secondo tema e che sfuma poi in un drammatico finale che porta alla conclusione.

Si deve suonare tutto questo pezzo delicatissimamente e senza sordino dice la celebre annotazione di Beethoven.

Note musicali che appena si percepiscono e che si tengono sospese come un alito di vento e la pittura s’identifica con la musica: questa composizione infatti come noi l’abbiamo intesa, si può definire un paesaggio notturno dove la Luna è la sola a illuminarlo: un quadro eccezionale, un gioco di luci e colori, di note che si rincorrono come avvolte da una folata di vento.

 

È bello entrare nel mondo delle arti, perché leggendo una poesia o ascoltando una sinfonia possiamo ascoltare il nostro cuore e  capire le nostre emozioni,.

L’arte di esprimersi è varia e  i pensieri possono essere esternati attraverso la letteratura, la pittura e la musica dove si creano armoniosamente sincretismi che accomunano ogni uomo del nostro pianeta, poiché le emozioni che si hanno guardando un quadro, leggendo una poesia o ascoltando una melodia hanno un linguaggio universale e sono patrimonio di tutti; linfa vitale della fantasia, dell’immaginazione e del sogno, sono le cose che rendono un uomo vivo.

 

A cura di Anna Lanzetta

e degli studenti del biennio superiore ITIS “A. Meucci” di Firenze

Anno scolastico 2001-02

 

 

Immagini:

Wassili Kandinskij (Mosca 1866-Neuilly 1943), Quinta sinfonia di Beethoven

Francisco Goya (Fuendetodos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828), La notte del sabba, 1795

Johann Heinrich Füssli, (Zurigo, 7 febbraio 1741- Putney Hill, 16 aprile 1825), Matrimonio di Titania

Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944), Chiaro di luna, 1895


Foto allegate

Fussli: Matrimonio di Titania
Munch: Chiaro di luna,1895
Kandinskij: V sinfonia di Beethoven
Articoli correlati

  Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
  Dalla lettura alla scrittura: Il morso eterno di Dracula
  “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 2.
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 3
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Giovanni Pascoli, Edvard Munch e la tragedia umana. A cura di Anna Lanzetta
  Domanda ad Anna Lanzetta sul dipinto di Fattori: "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta"
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Il Signore degli anelli, Harry Potter, Il cavaliere inesistente, La tempesta...
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia. Prima parte: Contesto storico-culturale
  Rigoletto: Storia tragica di un buffone di corte.
  “Romanzo storico e pittura di storia”. “Massimo D’Azeglio e Ippolito Nievo”. Arte per gli istituti tecnici 4
  Anna Lanzetta: Klimt e D’Annunzio
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia con Hayez romantico
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  “Il Bacio” di Francesco Hayez. Risposta a Gloria Marini da parte di Anna Lanzetta
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Il Fantastico. L’esempio del “Codice antico” con Kandinskij
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy