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Maria Lanciotti: Marrazzo a Velletri (2008) sull'impianto trattamenti rifiuti 
Memo. Per chi c’era, per chi non c’era e per chi ha la memoria labile
26 Maggio 2015
   

Velletri, impianto trattamenti rifiuti. Marrazzo: “Si può essere d’accordo o non d’accordo, lui (il sindaco Servadio, ndr) ha dato un sì”

 

 

11 luglio 2008 in piazza Cesare Ottaviano a Velletri. Invitato dal neo sindaco Fausto Servadio per l’inaugurazione dell’estate veliterna e della sede del fondo antico a Palazzo Cinelli ristrutturato, arriva trafelato con quasi un’ora di ritardo il presidente della Regione Piero Marrazzo, appena designato commissario ad acta per la Sanità del Lazio. Uomo di mondo e di tv, Marrazzo acchiappa al volo la situazione e fidando perdutamente nel proprio aplomb parte alla conquista della piazza. Missione ingrata che gli riesce solo in parte, vivacemente contestato da alcuni comitati in difesa dell’acqua pubblica e contrari a discariche e inceneritori, e tuttavia sufficiente a farlo defilare alla fine come ospite illustre portatore di liete novelle.

Di quel discorso preparato e reiterato – tante di quelle cose erano state già dette in altri contesti regionali con gli stessi toni rassicuranti, come ad esempio ad Aprilia circa la nocività della centrale turbogas – portato avanti tra applausi scroscianti dal palco e tumulti dalla scalinata di palazzo (peraltro immediatamente sedati da rapide e massicce incursioni delle forze dell’ordine) vorremmo riproporre alcuni passaggi tra i più scabrosi e significativi, e lasciare che si commentino (quasi) da soli.

Disse Marrazzo a proposito della Sanità: “In questo momento c’è la partita delle partite. Ed è quella di ottenere i soldi che ci spettano e sono 5 miliardi di euro, quasi mille euro a testa che ognuno di voi aspetta dal governo”.

Poi, a proposito dell’estate veliterna: “L’estate fa ormai rima nella nostra regione con cultura […]. L’estate è anche il momento nel quale si riesce a fare i conti e a riappropriarsi del proprio territorio, un territorio al quale noi siamo molto interessati”.

E a proposito dei rifiuti disse Marrazzo (non più commissario straordinario dal 30 giugno 2008): “Siamo usciti dal commissariamento per l’emergenza rifiuti perché ho deciso di assumermi la responsabilità, ho chiesto e avuto anche la solidarietà dei partiti. […] Il Sindaco lo sa, ci siamo visti poche ore prima che lui fosse eletto e sapeva che quando si dimostra ai cittadini che si decide, comunque si è fatta una parte del proprio dovere. Si può essere d’accordo o non d’accordo, lui ha dato un sì e questo significa che abbiamo dato il via a un’operazione che porterà… (correggendosi, ndr) che ha portato il Lazio fuori dall’emergenza puntando in primo luogo sulla raccolta differenziata […]. Si punta entro il 2010 ad avere il 35, 40% di raccolta differenziata. Ma non bastava, servivano gli impianti. Lo so che è un peso, ma posso assicurare ai cittadini che gli impianti non graveranno mai sulla loro salute e sull’ambiente”.

Sul debito pubblico: “Come siamo usciti dall’emergenza rifiuti (proseguendo con l’indicativo del passato prossimo, ndr) ora stiamo cercando di uscire dai 10 miliardi di debito che ci hanno lasciato. Anche qui abbiamo avuto le spalle grosse, non solo io anche le comunità […]. Già 6,2 miliardi ce li stiamo pagando: 330 milioni di euro ogni anno. Quindi chi dal nord ci diceva Roma ladrona, laziali spreconi, gli possiamo dire che i nostri ospedali, la nostra sanità ce la paghiamo, la state pagando voi, la state migliorando voi, lo so (!!!, ndr) con quale sacrificio […] Io sono in primo luogo il commissario che guarderà dove non si lavora, dove si lascia magari per troppe ore un cittadino sulle barelle, dove non si danno risposte. Io fino all’ultimo mi sentirò un rappresentante dei cittadini”.

Sull’Acqua Pubblica: “L’Italia è il paese degli acquedotti bucati, dove bisogna investire nelle reti idriche, nei depuratori […]. La regione Lazio ha investito nelle sue competenze 300 milioni e lavoreremo su questo. Però bisogna sostenere anche opere pubbliche che aiutino ad abbassare i prezzi della vendita dell’acqua […].Io penso che non può passare la cultura liberista e coloro che hanno una concessione la devono rispettare […] e su questo la Regione può operare una funzione di controllo”.

Eccetera eccetera.

Intanto si stava preparando la Festa dell’uva, con una raccolta ad agosto ripresa da RAI 1 su Linea Verde. Coinvolti i produttori vinicoli, soddisfatti per i 6 (sei) premi regionali attribuiti ai vini di Velletri nei giorni precedenti la visita di Marrazzo.

A ottobre del 2008, non più commissario straordinario, Piero Marrazzo firma l’ordinanza per l’avvio dei lavori per la costruzione dell’inceneritore di Albano.

 

Maria Lanciotti


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