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Gila Swirsky: Nessuna notizia è cattiva notizia. Bombe su Gaza.
16 Gennaio 2009
 

Stavo ascoltando l'intervista radio a due adolescenti del sud di Israele, vissuti/e entrambi/e in condizioni intollerabili per molte settimane, intrappolati/e nel fuoco incrociato degli adulti. «Oh la mia famiglia non guarda mai le stazioni televisive straniere», ha detto uno/a. «Non sono così accurate come le notizie israeliane».

«Mio padre lo proibisce», ha detto l'altro/a. «Potrebbe essere demoralizzante». Sì, effettivamente potrebbe essere demoralizzante. Se non vedi i “canali stranieri” – CNN, BBC o Sky News, lasciamo perdere al-Jazeera – non senti l'(altra) metà di quello che sta succedendo. Non sentirai mai, per esempio, che * l'ospedale al-Quds a Gaza ieri è stato direttamente colpito; o che * l'UNRWA ha notificato all'IDF che un proiettile ha colpito il loro magazzino (cibo, medicine e carburante), ma l'IDF ha sparato altri sei proiettili dopo quello; o che * sono stati trovati bambini rannicchiati nelle loro case accanto ai cadaveri dei propri genitori, probabilmente da giorni, perché le ambulanze non potevano raggiungerli, malgrado le rigide leggi internazionali sulla libertà di movimento del personale medico.

Ma gli israeliani ascoltano solo le notizie israeliane. Così cosa mi ha detto ieri il mio vicino? «Israele ha l'esercito più morale del mondo. Quale altro esercito getterebbe volantini per avvertire i civili di andarsene in modo da non essere feriti dai bombardamenti?»

Bene, la risposta è: molti paesi. È un normale strumento di propaganda. Ecco qui un estratto da un volantino gettato dagli Stati Uniti in Giappone durante la seconda guerra mondiale: «Le armi usate dalle autorità militari giapponesi per allargare questa guerra senza speranza saranno completamente distrutte dalle Forze Aeree USA. Tuttavia, le bombe non possono vedere, quindi non sappiamo dove possono cadere. Come sapete, noi americani siamo un popolo umanitario e non vogliamo ferire degli innocenti. Perciò, per favore evacuate queste città». [www.ww2propaganda.eu/translat.htm]

E questo è un estratto di un volantino gettato da Israele su Gaza qualche giorno fa: «Come risultato delle azioni intraprese contro Israele da terroristi nella vostra zona, lIDF è costretto a rispondere immediatamente e a reagire con azioni in questa area. Per la vostra stessa sicurezza, vi chiediamo di lasciare l'area immediatamente».

[www.ynet.co.il/english/articles/0,7340,L-3649729,00.html]

Non c'è bisogno di dire che non c'è luogo dove andare. Gaza è un'area piccola – il10% dell'area di Rhode Island – densamente abitata, e tutti i confini sono chiusi ermeticamente. Ma Israele continua a ripetere il mantra che mi rivolta lo stomaco: l'IDF è l'esercito più morale al mondo.

In queste terrificanti settimane, i rapporti documentati con maggior cura in Israele su quanto sta e non sta effettivamente succedendo sono stati quelli delle organizzazioni per i diritti umani. Potete vedere un blog congiunto di queste organizzazioni su http://gazaeng.blogspot.com. Sapete che ci sono state serie violazioni dei diritti umani quando undici organizzazioni insieme si mettono a fare qualcosa. Anche B'Tselem ha preso l'iniziativa senza precedenti di chiedere il cessate il fuoco [www.btselem.org/english]. Tutte hanno fatto un importante lavoro nel portare il messaggio fuori di Israele.

Ultimo ma non meno importante, le organizzazioni per la pace continuano ad alzare le loro voci coraggiose e solitarie verso la continua umiliazione dei passanti e degli automobilisti patriottici. Ecco cosa ho scritto sul mio cartello ieri: «Siamo diventati il nostro peggiore incubo». Molti passanti non l'hanno ricevuto.

 

Gila Svirsky
Jerusalem
Co-chair,
B’Tselem
Traduzione di Anna Valente
www.gilasvirsky.com

www.btselem.org/English

by Doriana Goracci


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