Venerdì , 29 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Mao Valpiana. Il metodo nonviolento dei monaci buddisti birmani
01 Ottobre 2007
 

Tutto il mondo guarda alla prova di forza tra il regime e le preghiere di migliaia di monaci che lungo le strade di Rangoon, in Birmania, sfilano chiedendo il diritto alla vita per una popolazione affamata e sofferente.

La loro preghiera è per la democrazia e la libertà.

Ci sono molti insegnamenti nelle manifestazioni dei monaci e dei cittadini che si sono svolte nelle città birmane in questi giorni.

Per solidarizzare concretamente con la lotta del popolo birmano (evitando la moda politica del momento e il rischio autoreferenziale che emerge da alcune iniziative partitiche ed istituzionali italiane) è bene comprendere il senso profondo del metodo che i monaci hanno attuato (nel mezzo, diceva Gandhi, è già insito il fine che si vuole raggiungere).

*

I monaci dicono che non si può realizzare né ottenere nulla di buono se non si ha sufficiente pace nell'anima e che agli attacchi dei militari del generale Than Shwe, si può rispondere solo con la preghiera.

I monaci vogliono «pregare per il bene di tutti». È con questo spirito che essi hanno la certezza di farcela e di conquistare la pace e la democrazia. «Ci vorrà tempo, ma il bene porta solo bene», assicurano.

«Offrire aiuto ad un intero popolo senza abbracciare le armi è un dovere», affermano, «ogni monaco deve essere partecipe e sapersi sacrificare per lenire le sofferenze del popolo dove vive e pratica. Preghiamo perché tutto questo finisca e la Birmania possa contare su di un governo democratico».

Marciano a piedi scalzi, perché hanno fatto voto di povertà, e perché il loro metodo è quello di assumere su di sé le sofferenze, non di caricarle sulle spalle altrui.

Hanno simbolicamente rovesciato le loro ciotole, perché non vogliono accettare l'elemosina dai militari; anche questa è una rinuncia alla collaborazione con il male. È una sorta di digiuno, di sciopero, un modo di dire: “Io ti rispetto come persona, ma non accetto nulla dalla tua struttura di violenza”.

Manifestano senza bandiere di parte, solo quella con il pavone, simbolo di libertà e democrazia. Hanno rinunciato ai loro segni distintivi, alla singola individualità, per riconoscersi tutti nell'identità nazionale birmana, si sono completamente identificati nella sofferenza del popolo.

Dai loro cortei non si levano slogans e proclami, ma una sola frase, in forma di preghiera: «viva la democrazia». Non portano cartelli, né striscioni, perché il loro corpo disarmato è il messaggio.

Se vengono picchiati, bastonati, arrestati, torturati, non reagiscono, subiscono, se possibile con il sorriso sulle labbra. La loro è la nonviolenza del forte, non del debole.

Pace interiore, preghiera, sacrificio, povertà, noncollaborazione, digiuno, tenacia, serenità: è fatta di questo la nonviolenza dei monaci buddisti birmani.

*

Sono gli stessi valori vissuti e trasmessi da due maestri della nonviolenza che ci prepariamo ad onorare nei prossimi giorni: Mohandas Gandhi (il 2 ottobre, anniversario della nascita, si celebra la “Giornata internazionale della nonviolenza” indetta dall'Onu) e San Francesco d'Assisi (il 4 ottobre, anniversario della morte, è la festa del patrono d'Italia).

Nella memoria di Gandhi e di Francesco siamo vicini ai fratelli monaci birmani, e li ringraziamo per la loro lotta che fa tanto bene anche a noi, che dobbiamo trovare la forza per liberarci dalle basi militari e dalle bombe atomiche ancora presenti sul nostro territorio, e per uscire dai conflitti armati nei quali il nostro paese è coinvolto.

Solo con la nonviolenza l'umanità si potra' salvare.

 

Mao Valpiana

(da Notizie minime della nonviolenza in cammino, n. 228 del 30 settembre 2007)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy