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Voli e soggiorni in Afghanistan low cost
03 Febbraio 2007
 

Quota periscopio…

Il Belpaese nella fase 2…

E così il governo di centrosinistra del Belpaese è passato alla fase 2.

Un’orgia di “liberalizzazioni”: telefonini (bisogno fondamentale del Belpopolo), distributori di benzina nei centri commerciali (luogo di socializzazione privilegiato del Belpopolo), giornali in vendita ovunque (visto che il Belpopolo del Belpaese è uno dei maggiori lettori al mondo), mutui, conti correnti, assicurazioni (cosa s’inventeranno le fameliche banche e assicurazioni per recuperare?), ecc.

Bene, l’abbacinante luce sulla strada di Damasco colpisce ancora: da todos caballeros a todos liberales!

Ma, come la noiosissima trasmissione televisiva “Ballarò”, il liberalismo, per i nostri eroi, è fondamentalmente economia, economia, economia (liberali sì, ma il vecchio Marx è sempre nel sangue)… le idee di libertà, uguaglianza e diritti sono troppo vetero per essere prese in considerazione. Siamo ancora qui, dopo otto mesi, ad attendere un vero segnale di cambiamento, di rinnovamento del Belpaese, segnali poco costosi ma che preludano a una nuova epoca che esalti, concretizzi nella carne della società i valori fondamentali della Costituzione.

Prima delle elezioni: pacs, testamento biologico, laicità, scuola pubblica-scuola pubblica… Ora: telefonini e pompe di benzina, per i pacs o unioni civili che dir si voglia, veti d’oltretevere e i politici todos liberales ma poco liberali si accapigliano per mostrare chi di loro è più osservante agli ordini dei porporati, inutile disquisire sul testamento biologico visto cosa è accaduto da pochissimo con il caso Welby, anche qui sofismi arzigogolati sempre per ossequiare gli autocrati morali, non eletti dal Belpopolo, rappresentanti della morale di una parte del Belpopolo, ma non di tutto, ma legittimati (da chi?) a dettare regole per tutti.

Per la laicità, poi!

Basti osservare una foto dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Roma: al centro il Presidente della Repubblica Napolitano, alla sua sinistra il Presidente del Senato Marini, ma alla sua destra il Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) cardinale Ruini, al fianco del quale il Presidente della Camera Bertinotti (ma si sa lui, il nostro signore di campagna con la bandiera rossa, è giustificato essendo alla ricerca…).

E che dire della scuola?

Il famoso slogan di Boselli: Scuola Pubblica, Scuola Pubblica, Scuola Pubblica!

La scuola pubblica è stata data in ostaggio!

Per cinque lunghi, lunghissimi anni è stata attaccata con l’intento chiarissimo di snaturarla, trasformarla in qualcosa che aveva poco a che fare con quanto la Costituzione prescrive per garantire uguali opportunità a tutti i cittadini.

Molti: studenti, genitori, docenti in quegli anni si sono opposti, con grande fatica perché è difficile nel Belpaese chiedere giustizia e legalità, anzi, spesso, la legalità è tradita proprio da chi dovrebbe rispettarla (vi ricordate della valutazione della religione inserita a forza dalla Moratti nelle pagelle, bocciata poi dal TAR?).

Addirittura erano state raccolte più di 100.000 firme a sostegno di una legge d’iniziativa popolare per la scuola, ora giacente, speriamo non come la spoglia mortale, in Parlamento.

Oggi tutta questa gente, che sicuramente ha votato per la maggioranza di centrosinistra, è basita, forse anestetizzata, come quegli insetti che vespe carnivore catturano per darli in cibo alle loro larve, e assistono sbalorditi a ciò che sta facendo, pardon che non sta facendo, il fico fiorone.

Si dava per scontato, anche il mitico programma elettorale del centrosinistra lo faceva capire, che la riforma Moratti sarebbe stata abrogata o qualcosa di simile, invece lui serafico impugna il cacciavite e che fa?

Nulla!

La scuola, oggi, è praticamente quella lasciata dalla sciüra Moratti (basta leggersi la circolare per le nuove iscrizioni, praticamente costruita con il copia-incolla!), ‘sto cacciavite a cosa è servito?!

Ma come al solito stiamo esagerando, infatti, qualcosa ultimamente è stato fatto perché anche la scuola pubblica è entrata nell’orgia liberalizzatrice: verrà parificata alle fondazioni così i privati potranno fare donazioni liberamente alle scuole.

La Scienza Economica spiega che le imprese hanno un unico scopo: agire per fare profitto, non certo solo per opere di bene! Ma per quale misterioso motivo i privati dovrebbero fare donazioni alla scuola pubblica? (A quella privata ci pensa già lo Stato con i nostri soldi!). Qualcosa dovranno ricavarci, o no?

Un qualche interesse da parte dei privati su quello che le scuole, pubbliche, fanno a questo punto ci pare ovvio. E infatti il nostro serafico ministro vuole inserire a fianco dei dirigenti scolastici delle giunte esecutive composte da rappresentanti: delle aziende della zona, delle amministrazioni locali e del terzo settore.

Quindi todos caballeros, todos liberales y todos pedagogos, Hay Carmela!

Questo è l’ultimo di una lunga serie di doni pelosi che il centrosinistra regala alla scuola pubblica del Belpaese: Craxi (gli vogliono dedicare una strada, boh!) con la libertà e l’uguaglianza garantita dall’IRC (Insegnamento della Religione Cattolica) fin dalla materna (sic), la riforma del titolo V della Costituzione che pericolosamente mette, potenzialmente, la scuola nelle mani delle Regioni (Regione che vai scuola che trovi?), la legge sull’autonomia che non ha fatto altro che burocratizzare ancor di più la scuola, definire pubblica anche la scuola privata, l’inserimento in ruolo di migliaia e migliaia di insegnanti di religione scelti dai vescovi e pagati da tutti i cittadini, anche da quelli che non si avvalgono dell’IRC… e meno male che il pericolo è Berlusconi!

Ma nessuno si ribella?

Pare di no, tutti anestetizzati dal governo-amico!

Anzi prende sempre più piede la tentazione dei viaggi low cost: ultimamente vanno per la maggiore i viaggi di studio nella pianura veneta, pare vicino a Vicenza e in regioni più remote, verso l’Afghanistan… guardare in casa propria a volte fa troppo male! Ma non si potrebbe, dico io, lottare contemporaneamente per la pace e per i diritti dei cittadini nella società e nella scuola, senza privilegiare un solo argomento… o barattare uno per l’altro?

Immersione rapida...

qui tutti si danno da fare per nutrire l’uovo,

neanche la segale funziona.

 

Nemo


 
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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