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Jono Manson Band. Sabato al Frassati
13 Marzo 2006
 


Quadrato Magico

associazione culturale

nell'ambito della rassegna di concerti

"Live al Frassati 2005/2006"

Jono Manson

Band

   in concerto  

Sabato 18 marzo 2006 - ore 21:30

teatro Pier Giorgio Frassati

Regoledo di Cosio Valtellino(SO)

    

www.jonomanson.net

disponibile ascolto mp3

 

 

Jono Manson - Voce & Chitarra

Antonio Gramentieri - Chitarra

Massimo Sparagli - Basso

Matteo Monti - Batteria

 

 

Jono Manson presenta il suo ultimo cd SUMMERTIME

Sonorita' blues,soul, funky e rock caratterizzano la musica di Jono Manson.

Uno degli appuntamenti "caldi" di Live al Frassati 2005/2006...


Jono Manson è considerato uno dei più grandi roots rockers americani dei nostri tempi, un musicista a tutto tondo che suona dal vivo con le band più disparate, scrive canzoni in proprio, compone colonne sonore e scopre e produce nuovi talenti.

Jono ha alle spalle una famiglia tutta votata alla musica ed all’arte, cresce in un ambiente che fa della vocazione artistica una missione ed un lavoro, genitori, zii e cugini sono tutti inseriti nel grande show-biz americano come cantanti, attori e registi. Jono nasce artisticamente nel melting pot musicale e culturale della New York anni 80, così ricca di idee quale è la scena new-wave dell’epoca, segnata da contaminazioni e fusioni stimolanti ed irripetibili per chi è in cerca di una propria cifra stilistica. Mentre i club underground della Grande Mela licenziano nomi di tutto rispetto come Ramones, Blondie, Plasmatics, Talking Heads ed altri, Jono Manson dà vita ai Worms, il suo primo gruppo, lanciato in lunghe session dal vivo ed in feconde jams con gente del calibro di Blues Travelers e Spin Doctor. (Potremmo aggiungere tanti e tanti altri nomi di musicisti, famosi e no ma tutti di gran razza, che hanno incrociato la propria chitarra con quella di Jono, ma vorremo evitare, una volta tanto, un “effetto enciclopedia”).

Da qui parte l’avventura musicale di Jono, onnivoro ed instancabile, a creare ed a consolidare la propria fama di musicista di vaglia in perenne e miracoloso equilibrio fra rock, folk blues e soul. C’è chi lo accomuna a John Hiatt per la personalità di songwriter, chi a Van Morrison per quella vena soul quanto mai carsica, che emerge o scompare quanto meno te l’aspetti, ma resta il fatto che Jono è uomo capace di un’energia e di un’inventiva incredibili: dategli una band che “tira” e lui farà di ogni concerto un evento irripetibile. In perenne movimento nell’arte, Jono lo è anche nella vita: non sono rari i suoi soggiorni all’estero, Italia compresa: propri da noi ha iniziato un convincente sodalizio con un bluesman italico che certo non scende a compromessi, Paolo Bonfanti (già ospite del Quadrato Magico).


Il suo ultimo CD Summertime ha raccolto lusinghiere recensioni dalla critica. Eccone una....

 

Basterebbe ascoltare l'iniziale I'll tell you what i know ricca di venature soul per far capire all'ascoltatore che questo è un disco diverso dalla produzione di Jono Manson. Già la copertina con una passerella sulla spiaggia senza ombrelloni annuncia che il periodo estivo è lontano ed anche il Jono che conoscevamo. Premetto che le cose precedenti a questo Summertime mi hanno coinvolto ed emozionato ma questo Summertime, a mio parere, è la cosa migliore che il nostro Jono ci abbia fatto ascoltare. Summertime è bello dentro e bello fuori, è una esplosione di ritmi e di sensazioni, dopo il soul iniziale c'è l'esplosione funky di Jr. Walker drove the bus, trascinante e dai grandi riff chitarristici.

Il soul riappare nella suadente ballata Ends of the earth dove troneggia l'organo ben coadiuvato dalla chitarra. Backseat Driver è una sterzata verso il rock'n'roll ma sono il soul ed il funky a farla da padroni in questo disco e con Darling si torna a pestare sui tasti bianchi e neri e su quelli d'ottoni, grandi fiati e gran bel pezzo. Ecco che con Please Stop Playing That Didgeridoo torna il Jono che conoscevamo con una suggestiva ballad tutta chitarra e sax. Please Stop Playing That Didgeridoo è una classica r'n'r song divertente e scanzonata mentre la successiva Never Too Drunk to Funk è un super, super funk irresistibile con la sessione di fiati in gran spolvero. Con Red Wine in the Afternoon si entra in un'altra dimensione, ballatona epica dai sapori antichi, e dalle forti sensazioni che ben dispongono per la più movimentata The One That Got Away dall'incedere malizioso ed accattivante accompagnata da un intrigante sax, un pezzo che mi ricorda in meglio il vecchio Billy Joel e che potrebbe costituire una sicura hit radiofonica. Si incomincia ad andare verso la fine e le luci si fanno più soffuse così troviamo l'elegante Telling on Yourself anche questa curatissima e ben costruita, ancora sax ed un pizzico di chitarra per un cocktail di fine disco dal ritmo irresistibile. L'album finisce con Summertime's Almost Over, una ballata alla Jono dal giusto incedere cantautorale.

Non ho parole per definire questo Summertime, una vera sorpresa sotto tutti i punti di vista che ci ha consegnato un Jono Manson in gran spolvero e come non lo avevo mai sentito. Esplosivo, trascinante, romantico e suonato da dio, questo potrebbe essere un giudizio che nasce fin dal primo ascolto e che si riconferma con forza ogni volta che il cd finisce dentro il lettore.

Summertime un disco che è una benedizione musicale!

 

da www.backsteets.it 


prenotazioni e infoline

347-2540493 (ore serali)



www.quadratomagico.net

 

ingresso 10 euro


 
 
 
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