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ProVinea. Intensa e fruttuosa la “settimana milanese”
28 Novembre 2007
 

Duplice e molto significativa presenza, la scorsa settimana, dal 19 al 21 e poi il 25 novembre, della Fondazione ProVinea - Vita alla vite di Valtellina alle esposizioni in calendario dell’ente “Fiera Milano” presso la recente struttura di Rho.

Il 19, 20 e 21 novembre si è tenuta la fiera “Matching” curata dalla Compagnia delle Opere.

Per questo evento la Onlus ProVinea è stata ospitata in rappresentanza della provincia di Sondrio al fine di presentare alcune fra le peculiarità della locale produzione agricola.

In particolare si è inteso evidenziare, avanti a tutto, l’eccezionalità del territorio di Valtellina che, attraverso il terrazzamento, specie quello vitato, si identifica come una delle aree agricole fra le più singolari d’Europa.

Nell’occasione di questa manifestazione fieristica la Fondazione ProVinea si è avvalsa della collaborazione dei consorzi di tutela “Vini di Valtellina” e “Valtellina Bitto e Casera”. L’obiettivo era proprio anche quello di presentare insieme al territorio i prodotti dell’eccellenza DOC, DOCG e DOP la cui tipicità è elemento identificativo dell’area di produzione. Prodotti, per altro, il cui adeguato posizionamento e riconoscimento commerciale si tradurrebbe in un valido stimolo alla conservazione e allo sviluppo del nostro territorio agricolo montano.

Matching” è stata, oltre che una vetrina di presentazione, soprattutto un significativo momento di relazioni. Lo scopo di questo evento infatti è proprio di fare incontrare operatori, anche di differenti settori merceologici, per favorirne la conoscenza e sviluppare rapporti di reciproci affari e di partnership.

Molto significativa, in questa edizione 2007, anche la partecipazione di operatori stranieri, referenti della Compagnia delle Opere in tutti i quattro continenti.

A conclusione dei tre giorni di fiera il Presidente di ProVinea, Severino De Stefani, ha così sintetizzato i risultati raggiunti: «Avere potuto interloquire direttamente con parecchi dei 1.600 espositori presenti, italiani e stranieri, ci ha consentito di fare conoscere la nostra identità territoriale e di evidenziare la particolarità dei nostri prodotti tipici – vini e formaggi ma anche mele, miele e bresaola – che, pur restando destinati prevalentemente a nicchie di mercato, suscitano per la loro qualità, origine e naturalità, un forte interesse da parte di quei consumatori che ricercano le biodiversità nella qualità».

 

Domenica 25 novembre, nell’ambito della fiera La Campionaria delle qualità italiane, la Fondazione ProVinea ha collaborato alla realizzazione di un partecipatissimo convegno dal titolo: “Valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali”.

Oltre 80 i presenti che hanno seguito, dalle ore 15 alle 17:30, con grande interesse, le relazioni il cui contenuto viene riproposto in sintesi qui di seguito. Tutti gli interventi accompagnati da incisive e significative immagini fotografiche del patrimonio terrazzato, architettonico, paesaggistico e culturale della provincia di Sondrio hanno focalizzato le specificità territoriali della Valle e la possibilità di un loro significativo sviluppo.

Questo workshop ha, inoltre, motivato e concretizzato la sinergia di ProVinea con l’iniziativa del “Circuito Antica Pieve di Mazzo” consentendo di ampliare il valore, la singolarità, l’eccezionalità del patrimonio ambientale, culturale, storico e umano che caratterizza l’area territoriale della media Valtellina.

 

Valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali è stato il tema al centro del workshop di domenica nell'ambito della Fiera “La Campionaria” delle Qualità Italiane promossa dalla Fondazione Symbola presso il nuovo polo fieristico di Rho. Il workshop organizzato dall’Università di Pavia ha costituito un momento di approfondimento e dibattito su un tema oggi considerato strategico per la competitività delle aree minori: la valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali. Inoltre l’incontro ha voluto richiamare l’attenzione su il progetto “Circuito Antica Pieve di Mazzo” percorso pilota di valorizzazione ecomonico-sociale di interventi di recupero in un’area territoriale marginale che interessa i piccoli comuni della media Valtellina:Sernio, Lovero, Tovo, Mazzo e Vervio.

Presenti al workshop rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e università. Paolo Giudici introduce evidenziando come il progetto rappresenti una realtà operativa che “connettendo dal basso” componenti fra loro culturalmente e organizzativamente eterogenee che tentano di fare sistema. Matteo Pini, sottolineando la situazione delle piccole realtà, ribadisce l’importanza della tutela delle tradizioni e delle identità sia per gli abitanti stessi che per gli abitanti delle metropoli; concludendo con l’affermare che la Valtellina ha tante sfaccettature non in contraddizione ma tra loro complementari. Viviana Calzati ha evidenziato come territori minori che possono essere definiti lenti, abbiano in realtà nella qualità dei prodotti, dell’ambiente, del sistema sociale e quindi del territorio un elemento trasversale capace di aumentarne la competitività e di attivare processi di sviluppo locale. Antonella Zucchella ha ripercorso il tema dello sviluppo negli ultimi decenni evidenziando come originariamente vi sia stato territorio senza sviluppo quindi sviluppo senza territorio e come attualmente il binomio sviluppo territorio non possa prescindere dal rispetto e valorizzazione delle identità locali. Il settore della cultura in Europa – ha affermato Elisabetta Virtuaniè definito un settore dinamico e in crescita capace di essere driver dello sviluppo economico e sociale dei territori. Dario Foppoli ha presentato il progetto “Circuito dell’Antica Pieve di Mazzo”, innovativo nella valorizzazione di aree minori, evidenziando l’importanza della rete costituita che coinvolge Regione, Provincia, Comunità Montana, Comuni, Parrocchie e Associazioni culturali in un approccio totalmente bottom-up. Il sistema intende così costruire intorno alla dimensione “tangibile”, cioè gli interventi di restauro previsti su alcuni monumenti dell’area interessata, una dimensione “intangibile”, rappresentata da un piano di identità culturale, di marketing, di comunicazione e di fruizione, finalizzato alla valorizzazione del territorio. Claudio Introini ha illustrato le prospettive e le potenzialità che la candidatura UNESCO della zona dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina hanno nel sistema territorio. Infine Enzo Rocca, del gruppo bancario Credito Valtellinese, e Luigi Negri, del Consorzio Turistico, hanno manifestato il sostegno all'iniziativa e la disponibilità per eventuali collaborazioni.

Ha concluso il workshop una degustazione dei prodotti tipici della Valtellina; vino, bresaola, formaggi, miele e mele.

 

Fondazione ProVinea


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