Mercoledì , 24 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spinus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
LEAL Sondrio. Distrugge di più la siccità o l'allevamento?
02 Settembre 2012
 

Si parla molto in queste settimane della siccità che ha colpito gran parte del mondo, soprattutto gli USA. Un fenomeno che desta preoccupazione. Per fortuna la siccità non ha colpito i raccolti di riso, il cereale che sfama la gran parte della popolazione mondiale.

Serve una riflessione su un aspetto che pochi conoscono o al quale dedicano considerazione: la siccità sarà certamente un grave danno per gli agricoltori, che perderanno i loro guadagni (ma saranno rimborsati dai sussidi), ma non mette certo in pericolo la sopravvivenza delle persone.

Infatti, un dato importante da considerare è che i raccolti più colpiti (mais, frumento, soia) vanno solo in piccola parte a nutrire gli esseri umani, ma vanno invece in gran parte a nutrire gli animali d'allevamento, di ogni specie. La metà dei cereali coltivati nel mondo e il 90% della soia servono a fare mangimi per gli animali, non a nutrire le persone.

Considerando che, mediamente, per ottenere 1 kg di carne servono 15 kg di vegetali forniti agli animali come mangime, risulta ben chiaro lo spreco enorme di risorse causato dalla produzione di carne (compreso il pesce), latticini e uova, tutti prodotti derivanti dall'allevamento di animali.

Con la stessa quantità di risorse si possono nutrire circa 10 persone che si nutrono direttamente di vegetali oppure una sola che basa la sua alimentazione su carne, pesce, latte e uova. Appare chiaro dunque quale sia la scelta più sostenibile, corretta, logica e intelligente.

La siccità è un problema, certo, ma lo spreco derivante dall'allevamento di animali è un problema ben peggiore, che è costantemente presente.

Inoltre, senza le coltivazioni richieste dagli allevamenti, la quantità di vegetali necessaria sarebbe circa un decimo rispetto all'attuale, il che ridurrebbe di molto il problema stesso della siccità e comporterebbe anche un uso più razionale e sostenibile dei terreni: le coltivazioni per il diretto consumo umano non avrebbero bisogno di un'agricoltura intensiva spinta, e si eviterebbe così l'impoverimento del terreno e il ricorso a fertilizzanti chimici.

Gli esseri umani hanno solo da guadagnare nel consumo diretto di cereali e legumi anziché passare attraverso la “trasformazione” da cibo vegetale ad animale. Tale trasformazione viene realizzata sfruttando gli animali come “fabbriche di proteine alla rovescia”: alla rovescia perché vengono nutriti con cibi che hanno un certo contenuto di proteine e ne “restituiscono” una quantità molto minore in forma di carne, latte e uova. In compenso, questi “cibi” contengono una serie di sostanze dannose per la salute umana che i vegetali non contengono proprio (in primis i grassi saturi), e mancano di vari nutrienti salutari che i vegetali invece contengono: fibre, vitamine, sostanze antiossidanti.

Sarebbe dunque giusto che gli eventuali rincari dei prezzi del cibo dovuti alla siccità colpissero SOLTANTO i cibi animali, gli unici colpevoli di questo assurdo spreco di cibo e risorse. La carne, pur se decisamente più costosa di cereali e legumi, ad oggi ha un costo troppo basso per il consumatore, un costo che viene pagato però dalla collettività attraverso le tasse (perché gli allevamenti e le coltivazioni di mangimi per animali sono pesantemente sostenuti da sussidi pubblici) e il carico dei danni ambientali causati.

Spostare i propri consumi dai cibi animali ai cibi vegetali è la mossa più responsabile e saggia che possiamo fare: non ci porta alcuno svantaggio, nemmeno dal punto di vista più superficiale della “soddisfazione del palato”, perché la varietà di piatti che possiamo preparare a base di ingredienti vegetali è la stessa, anzi, è ancora maggiore, dato che nelle abitudini comuni ormai si utilizza una ben ristretta quantità di ingredienti. In compenso, otteniamo innumerevoli vantaggi: riduciamo (fino al 90%, per un'alimentazione 100% vegetale) lo spreco di risorse, l'impatto sull'ambiente causato dalla produzione alimentare (effetto serra compreso), l'insorgere delle malattie degenerative (maggior causa di morte e invalidità nei paesi industrializzati). E in ultimo, ma non certo per importanza, evitiamo la sofferenza estrema e l'uccisione di milioni di esseri senzienti oggi usati come macchine: gli animali d'allevamento.

Un'utile introduzione divulgativa: www.saicosamangi.info/ambiente

 

Per informazioni e adesioni:

michele.mottini@cheapnet.it

 

LEAL Sezione di Sondrio

(da 'l Gazetin, settembre 2012)

 

 

Non perdetevi L'Almanaccone 2012!

con “Spinus e altre novelle” (Mottarelli, Lanciotti, Canova)

Per riceverlo a casa (senza spese e superscontato)...

ABBONATEVI A 'L GAZETIN+TELLUS!


 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 73.0%
NO
 27.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy