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Servizio civile... OBBLIGATORIO?!?
02 Marzo 2006
 

Marco Eramo, alle 9 di stamattina butta lì questo post nel gruppo “abolisci-leva” di Yahooo, ormai inattivo a seguito dell'abolizione della leva obbligatoria. A seguire l'interessante discussione sviluppatasi nella giornata...



Dal programma dell'Unione:


«Il servizio civile nazionale, istituito nel 2001 al termine del governo del centrosinistra, è un'esperienza importante che sta velocemente diffondendosi nel paese. Per rispondere a questo desiderio di coinvolgimento di esperienze di confronto e passaggio verso l'età adulta, anche dal punto di vista professionale, intendiamo lanciare per gli anni a venire la proposta di un nuovo servizio civile nazionale, attraverso il quale tutti i ragazzi e le ragazze possano maturare un'esperienza significativa delle vicende e dei problemi del proprio territorio, dei soggetti pubblici e privati che lo animano e che realizzano l'offerta di servizi alle persone e alle famiglie. Un servizio civile per un periodo limitato, da svolgere con modalità flessibili, aperto anche agli stranieri che ne facciano richiesta (se residenti in Italia da un congruo numero di anni) e che, attraverso schemi di partnership tra i governi, offra la opportunità di svolgere questa esperienza anche in altri paesi»


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Sapevamo che sarebbe finita così. Un carrozzone a spese dello stato per porre a carico della spesa pubblica volontari e lavoratori di associazioni ed enti vari, anche pubblici.

Il prezzo da pagare per abolire la leva (militare e CIVILE) è stato questo: ma renderà per lo meno più evidente a tutti il COSTO di questa "esperienza importante che sta velocemente diffondendosi nel paese".

Ciò che prima gravava sulle spalle dei soli giovani di leva e delle loro famiglie, nell'indifferenza generale, grava adesso sulla collettività, e questo è quanto meno molto più equo, e forse suggerirà di riflettere se sia davvero il modo migliore e più efficiente per aiutare il terzo settore. Personalmente ritengo assai preferibili meccanismi di deduzione e detrazione fiscale per le offerte, o al limite l'uso dell'otto per mille (vincolato a progetti seri e non finanziamenti a pioggia).

Non credo che il servizio civile nazionale (volontario) proposto dall'Unione sia un'oscenità, né una violazione dei diritti civili. È semplicemente uno sperpero, come tanti! Ed oltre allo sperpero di sicuro crea tanti interrogativi.

Il problema ora si sposta in altri campi:

- la tutela del lavoro (è lavoro sottopagato!)

- la scelta dei settori in cui impiegare questi "servitori civili"

- l'intreccio politica-associazioni-soldi pubblici

- l'eventuale eccessivo peso che l'aver svolto tale servizio

dovesse avere come titolo di preferenza nell'accesso a

pubblici uffici

- la tutela della concorrenza.

Visto che comunque la leva è stata levata (nel 2000 su iniziativa del centro-sinistra e maggioranza trasversale) malgrado questa (ed altre) cazzate scritte nel programma dell'Unione io voterò senz'altro per il pretonzolo di Bologna anzichè il nanetto di Arcore :-)

un saluto a tutti


Nicola

già O.T. ancora in attesa di processo


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Volevo informare che su sentenza del giudice di Firenze (non ricordo il nome) il mio caso di rifiuto al servizio di leva e/o civile (vedi obiezione totale) è stato archiviato in nel giugno del 2005 poiché, recita la sentenza, non essendo più obbligatorio il servizio di leva dal gennaio 2005 non è neanche più punibile il reato di rifiuto alla leva (questa è una sentenza).

Proporrei a tutti i condannati e/o in attesa di processo di appellarsi alla mia sentenza in quanto costituisce sicuramente un precedente valido per chiudere velocemente il tutto e non venire condannati.

Saluti


Stefano Gallozzi


---


Dalla mitica Valentina Piattelli:


No Nicola, stanno pensando alla vecchia servitù della gleba, non al servizio volontario.

(vedi sotto)



Romano Prodi, durante il Convegno delle Acli a Roma il 6 maggio 2005, ha fatto riferimento alla proposta di legge del marzo'03 che prevedeva l'istituzione del Servizio Civile obbligatorio, affermando: "Sono ancora convinto dell'idea che ogni italiano debba un anno di solidarietà al suo Paese" (cfr. www.panorama.it).

Proprio questa proposta di legge (n. 3748) chiede l'istituzione del Servizio Civile obbligatorio con l'obiettivo di sviluppare un maggiore "senso civico nelle nuove generazioni alla luce del principio costituzionale di solidarietà" (Cost.art.2) e dell'art.52 della Costituzione, in cui si afferma che "la difesa della patria è sacro dovere del cittadino".

Concretamente avrebbero il dovere di svolgere il Servizio Civile obbligatorio tutti i cittadini, maschi e femmine, tra i 18 e 26 anni, per una durata di 6 mesi e con una retribuzione mensile di 300 euro. Inoltre, secondo l'art. 4 della stessa proposta di legge, "i cittadini che optano per il servizio militare volontario o il servizio civile volontario [?] sono esentati dallo svolgimento del servizio civile obbligatorio".

Varie e differenti le opinioni espresse in merito. Decisamente scettico si è mostrato il ministro per i rapporti col Parlamento (con delega per il servizio civile), Carlo Giovanardi, per il quale è "pura follia obbligare i giovani. Così si snatura un servizio il cui successo si basa proprio sul fatto che è volontario: solo chi è motivato aderisce, sceglie un progetto e va dove la sua vocazione lo porta".Sostenitore, invece, e firmatario della proposta di legge di cui prima, Ermete Realacci, deputato della Margherita e presidente onorario di Legambiente. Favorevole anche il presidente nazionale delle Acli che in un articolo sul quotidiano Europa (del 12.10.05) parla di "un'opportunità che viene offerta alle nuove generazioni da non sottovalutare".

Più cauto Fausto Casini, presidente della Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, che con un'attenta analisi dell'attuale situazione del Servizio Civile in Italia sulle pagine di Europa (14.10.05) definisce rischiosa la proposta di Servizio Civile obbligatorio e auspica, d'altra parte, un miglioramento dell'attuale Servizio Civile Nazionale. Posizione condivisa anche da Arci Servizio Civile Nazionale, il cui presidente Licio Palazzini sottolinea, sempre su Europa del 29 ottobre '05, le sfide alla politica che questa proposta pone, oltre che le necessità organizzative che rischierebbero di far smarrire i valori culturali di fondo dell'impegno civico. Sullo stesso argomento sono intervenuti Guido Bertolaso l'8 novembre e Edoardo Patriarca il 25 novembre.


[fonte]

La proposta di legge, con i relativi firmatari, la trovate QUI.


Una considerazione: ma perché non ci vanno gli onorevoli PRODI, REALACCI, LUPI, LUCA, ANNUNZIATA, ARRIGHI, GIOVANNI BIANCHI, BIONDI, BOLOGNESI, BURTONE, CAMO, CARBONELLA, CASTAGNETTI, CENTO, CHITI, COLLAVINI, COSSA, CUSUMANO, D'AGRO, DELBONO, DI GIOIA, DI VIRGILIO, DIANA, FANFANI, FERRO, FIORI, FIORONI, FISTAROL, FRANCESCHINI, GIACCO, GRIGNAFFINI, LABATE, SANTINO ADAMO LODDO, LUCIDI, LUMIA, LUSETTI, MACCANICO, MARCORA, MERLO, MILANESE, MONDELLO, MOSELLA, MUSSI, OSVALDO NAPOLI, PANATTONI, PANIZ, PATRIA, PISA, PISAPIA, PISTELLI, PISTONE, POTENZA, QUARTIANI, REDUZZI, ROCCHI, RODEGHIERO, ROMOLI, RUSCONI, RUTELLI, SANZA, SARDELLI, SINISCALCHI, STRADIOTTO, TARANTINO, TRUPIA, TUCCI, VIGNI, VILLARI, WIDMANN, ZACCHERA ?


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Brivido terrore e raccapriccio... Incredibile come chi si definisce "progressista" sia in realtà quanto di più reazionario.

"Sono ancora convinto dell'idea che ogni italiano debba un anno di solidarietà al suo Paese" commentiamo questa frase... viviamo in un paese che ha per fortuna una politica sociale e di solidarietà (scritta in diversi articoli della costituzione) tuttavia grazie agli sprechi e ai latrocini della nostra classe politica (tutti inclusi, nessuno escluso) mancano le risorse perché questa politica si trasformi in reale servizio alle categorie sociali meno fortunate, a ciò si aggiunga di come la classe politica italiana non abbia mai posto un freno allo stipendificio della burocrazia turpe e becera che non fa altro che aggravare la situazione.

Quindi quale soluzione migliore se non far pesare le inefficenze dello stato sulle spalle dei giovani che già si trovano proiettati in un mondo del lavoro fatto di precariato ma ai quali si chiede di ritardare di un anno il loro ingresso in questo mondo.

Che schifo.


Dario


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È una vergogna che un paese civile torturi nel vero senso della parola i suoi giovani costringendoli ai lavori forzati (militari o civili...). Per fortuna oggi le cose sono cambiate e questo non è merito né della sinistra ne della destra... ma del fatto che una legge anacronistica DEVE semplicemente cessare di esistere.

Detto questo l'Italia è piena di persone che non hanno accettato il sistema ed hanno detto di NO (prendendosi carico di tutte le eventuali conseguenze...).

Non sto parlando di chi ha cercato un escamotage o è fuggito all'estero... ma chi ha sfidato leggi e sistema per rivendicare quella che deve essere considerata una libertà universale della nostra persona (DIRE DI NO SIA AL SERVIZIO MILITARE CHE A QUELLO CIVILE!).

Queste persone sono degli eroi... è grazie a loro che ora siamo tutti un po' più liberi...

Qualunque cosa dicano i politici per racimolare più voti in clima campagna elettorale... NON è grazie a loro che la leva non esiste più... ma grazie a tutte le persone condannate negli anni passati.

Ringraziate loro e distruggete chi si prende i meriti che non gli spettano!!!

ciaooooo


Stefano Gallozzi


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Ciao Valentina...

Ma questa è una proposta del 2003! Politicamente sono passati SECOLI. Inoltre quella pdl ci hanno messo un anno per assegnarla a una commissione...

Ma lasciateli dire.... Queste erano (sono) cazzate da propaganda. Dovranno pure fare il gesto di leccare i piedi a qualche associazione. Sinceramente non mi preoccupano: abolita la leva il percorso è irreversibile. Socialmente e giuridicamente. Oltre che economicamente.

Avete letto l'art.6?

"Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 1 miliardo e 800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2004,..."

Siamo seri..... UNMILIARDOEOTTOCENTOMILIONIDIEURO?

Ma chi cacchio pensate possa voler spendere una cifra di questo genere? E di questi tempi?

Vi pare che possano SERIAMENTE far approvare una cosa simile?

L'unica chance per tenere in piedi il servizio civile obbligatorio era la leva militare. Abolita quella voglio proprio vedere come pensano di fare. O lo inseriscono nei programmi scolastici, come materia obbligatoria (gratis), oppure sarebbe davvero da Corte europea dei diritti dell'uomo e da collasso economico.

Se dietro la formulazione del programma del prete bolognese si alludeva a quella roba lì del 2003, state tranquilli che è uno specchio per le allodole per il Terzo Settore.

Comunque vorrà dire che per star tranquilli voto la Rosa nel pugno....

Un saluto a tutti


Nicola


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Anch'io penso sia solo propaganda elettorale. E mi rincuora che gli enti preferiscano i volontari del servizio civile agli "obiettori". Il servizio volontario sarà un carrozzone schifoso, ma almeno non è una forma di schiavitù. Purtroppo l'andazzo è quello del lavoro gratuito (stages, tirocinii etc.). E non solo in Italia.

Avendo voglia e tempo sarebbe da farci una nuova battaglia ;-)


Valentina

...

<*> Per andare all'homepage del gruppo vai alla pagina:
http://it.groups.yahoo.com/group/abolisci-leva/


 
 
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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