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Carlo Forin. Io ignoro
16 Dicembre 2016
 

Io ignoro tutti i motivi che conducono i linguisti a non riconoscere il filo della memoria1 che lega it. ‘conosco’ a lat. cognosco a zum. ku. ig. nus.ku, ‘distinguo. apertura. se solo. distinguo’.

E.ku = ‘colpo di tamburo’, cuore (e) del ku.

La lat. nosco significa ‘imparo a conoscere’. Io ho imparato a conoscere Nusku, diventato camerlengo e gran vizir di Enlil, divinità della luce e del fuoco, come spiega Giorgio Castellino nella nota 14 a pag. 50 della sua raccolta di Testi sumerici e accadici pubblicato dalla Utet nel 1977. Ma Enlil, Signor Vento, dio sovrano di Accadi e Zumeri, è il primo dio gemello,

en

n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].

v., to rule.

adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n)).2

lil2

n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

v., to infect.

adj.: haunted.3

Mel, il miele, è zum. me-el, la parola creativa (me) di El-lil, ed è il nome più antico del paese in provincia di Belluno alle falde del monte Visentin memore dei Veneti Primi.

Enki, Signor Terra, è l’altro gemello, noto come Ea, ignoto ancora come Id Ea. [Il dio Id Ea è uno sfottò violentissimo a tutti i filosofi, platonici e non, incapaci di riflettere sulle omeomerie]: dio si legge il zumero di, id, così come Lil, ‘vento’ è ‘gioia li (di) il, Dio’. Nusku era suo figlio.

Lo si capisce facile dalla ripetizione litanica, me-en, che oggi posso leggere ‘parola creativa (me) Signore (en)’, al di là del senso grammaticale in inno:

Signore, Enlil ha proclamato la tua nascita nell’Ekur,

Nusku, Enlil ha proclamato la tua nascita nell’Ekur,

Il Signore Nudimmud, re del Abzu, ha annunciato la signoria per te.

Messaggero fidato, unico ti voglio lodare!          (Primi 4 versi)

Enlil proclama la nascita del figlio nel suo tempio Ekur da leggere kur.e, core:

e

n., speaking; prayer (cf., eg2).

v., to speak, say (suppletion class verb: e = sing. maru; plural hamtu form, dug4, also di); to do (as auxiliary verb preceded by a noun) (cf., eg2).

Inter., a vocal expression: Hey! O!; Alas!; Eh, Ah.4

kur

n., mountain; highland; (foreign) land or country; the netherworld; the east; short side; of rectangular field inscribed on round tablet (ki, ‘place’, + ur3, ‘roof, mountain pass’/ur2, ‘root, base’; cf., Orel & Stolbova #1504, *kur- “mountain”, #1552, *kar- ‘mountain’ [KUR archaic frequency].

v., to reach, attain; to kindle; to rise (sun).5

Viene nominato ‘artefice costruttore cantante’ Nu-dim-mud:

nu

image, likeness, picture, figurine, statue [NU archaic frequency].6

mud6, mu2 [SAR]

to sing; to blow; to ignite, kindle; to make shine; to grow (tall); to sprout, appear; to be angry, aggressive, mad, rabid; to be swollen, inflamed (reduplication class) (mu, ‘word’, + ed2, ‘to go out’).7

mu-dim2

builder (personal conjugation prefix + ‘to make’).8

Re del Abzu:

ZU.AB

(cf., abzu).9

abzu [ZU.AB]

the ‘sentient’ sea –the sea personified as a god (aba/ab, ‘sea’ + zu, ‘to know’; Akk. apsu(m), ‘(cosmic) underground water’) [ABZU archaic frequency].10

Re del abzu+urdu, dell’ordine assurdo è il figlio di Enlil e non il camerlengo.

Una delle leggende-miti narra di uno sciopero divino indetto dagli dèi, luna e sole compresi nell’agitazione sindacale. C’è il buio assoluto, lat. parl. buriu [che postula un ipotetico zum. uriuburiu]. Enlil vuole comunicare agli inferi la novità dello sciopero. Manda loro il figlio Nusku con la lampada G, rappresentata da Giovanni Pettinato tratta da una placca in pietra, insieme con il Sole, la Luna, Venere, la Tartaruga di Ea, lo Scorpione, il fulmine di Adad ed altri simboli, tra cui quello dell’Ariete in La scrittura celeste, Arnoldo Mondadori, 1999.

G è la stilizzazione di una lanterna, col punto luce, allora fatto di una candela, nella gambetta anteriore a destra. La lanterna veniva posta ad es. attaccata ad una colonna. Era tanto importante da occupare una casa dello zodiaco la lanterna di Nusku.

Posta davanti a Nusku o a nosco dà in lat. gnosco, comincio ad imparare. E G-Nusku, Nusku che può vedere nel buio, con la lampada.

La lampada di Aladino? La lampada di Al.ad.din dove

al-

conjugation prefix before verbal root ThSLa 303, &353, used immediately before stative verbs ThSLa &356, indicates: 1) distance; 2) the speaker is not involved; or 3) the lack of a transitive relationship.11

ad

n., shout; voice; song; sound (cf., ada) [AD archaic frequency].

v., to balk.12

din

(cf., tin).13

tin

n., life; health, vigor; wine [TIN archaic frequency].

v., to cure; to be healthy; to live.14

Din, ‘vita’, si coniuga con gir

gir2, giri2

n., knife, dagger, sword; razor, shaving blade, surgeon’s knife; thorn; scorpion; lightning flash; road; expedition, trip (gis, ‘tool’ + ra, ‘to strike, stab, slay’ with vowel harmony) [GIS2 archaic frequency].

v., to stab; to fulgurate, lighten, flash.15

Dingir è la divinità.

L’it. Ignorare, non conoscere, non sapere, viene etimata16 dal lat. ignarus.

Abbiamo imparato a riconoscere G di lampada, altrove con gli dei stelle igigi.

La stilo della tavoletta scrittoria gi

gi, ge

reed; lenght measure, reed = 6 cubits = 3 meters (circular + to sprout) [GI archaic frequency].17

Va letta ig senza esponenti:

(gis/gi) ig

door, entrance [IG archaic frequency: concatenates 2 sign variants].18

e va dall’altra parte del fiume infernale naru, naro, coniugato con nar-u:

nar

singer; bard; musician (loan from Akkadian Naru II, “musician”, which derives from Akk. Naru I, “river” in the same way that Sumerian nab means both ‘ocean’ and “musician”) [NAR archaic frequency].19

 

Carlo Forin

 

 

1 Me. mu. ri. a, ‘seme (a) in cammino (-ri-) del mu e del me.

2 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 61.

3 Ivi: 158.

4 Ivi: 53.

5 Ivi: 151.

6 Ivi: 208.

7 Ivi: 179.

8 Ivi: 176.

9 Ivi: 316.

10 Ivi: 14.

11 Ivi: 16-17.

12 Ivi: 14.

13 Ivi: 45.

14 Ivi: 277.

15 Ivi: 99.

16 Da lo Zingarelli’98.

17 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 77.

18 Ivi: 120.

19 Ivi: 193.


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