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In libreria/ Marisa Cecchetti. “Inquieti giardini” di Andrea Granziero
29 Dicembre 2017
 

Se è vero che gli anni si sono accumulati e l’infanzia appartiene ad un bel ricordo lontano, questo non significa che la raccolta Inquieti giardini, di Andrea Granziero, raccolga l’ansia di chi è consapevole che il tempo gli si accorcia davanti. La poesia di Granziero vive pienamente il presente, lo rinforza con il ricordo, si affida al disegno di Dio che sa dipingere così bene il paesaggio, che infuoca i tramonti a tal punto da far nascere la nostalgia del Suo sorriso. La sua poesia accoglie il quotidiano e lo racconta conferendogli la bellezza e la leggerezza della nuvole bianche, bellezza in cui si specchia il Creatore.

Non gli sfugge niente, né un suono, né un profumo, né un vibrare di luce “tra il fico/ e le acacie”, né una pianta, né un fiore. In ogni stagione dell’anno, qua e là per vari paesaggi italiani, Granziero sembra vivere in simbiosi con la Natura, la respira, ne coglie le trasformazioni e ne legge i messaggi. Ascolta il fruscio del fiume che scorre – è la vita che scorre – con i salici piegati sulle rive, con la superficie increspata dal vento: l’elemento liquido è una costante fresca a sonora, così come è una costante il vento, che scompiglia le acacie, arruffa le nuvole, inchina i papaveri, accompagna la corsa dei bambini nelle piazze, ma soprattutto vento che “ridisegna i pensieri”.

Sono inquieti i giardini di questi pensieri. C’è lei al centro di ogni pensiero, lei è nell’acqua che scorre, nel profumo dei fiori, nel volo dei gabbiani, donna che è mistero profondo: “conoscerei/ profondo/ il pozzo/ che ti abita”. Ma il mistero che la donna custodisce incute timore: “Non venirmi/ così vicino,/ perché potrei/ intravedere/ il mistero/ e capire”; donna che “tiene in mano il respiro del mondo” e che ha la forza della Terra Madre.

L’assenza è sofferenza, perciò la bellezza è consolatoria. Il ricordo di quanto di bello abbiamo vissuto è conferma che la vita non è stata sprecata, e questo conta. Conta anche la consapevolezza che un vecchio cuore è ancora capace di emozioni.

È poesia fresca, asciutta, essenziale. E la consapevolezza della morte, gioco bello e grande e misterioso che ci rincorre e aspetta, non è tale da vincere sulla vita, che è da mordere ancora.

 

Marisa Cecchetti

 

 

Andrea Granziero, Inquieti giardini

Biblioteca dei Leoni, 2017, pp. 96, €10,00


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