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Commento di tytti aggiunto il 04.01.2008
Per Gordy: le do una notizia vera su Cuba e non di quelle inventate come l' epidemia di dengue di qualche tempo fa completamente falsa dove alcuni scrivevano che c' erano dei funerali clandestini perchè il governo ovvero il dittatore Castro non voleva con i funerali spaventare i turisti perchè notizie del genere a chi erano rivolte? Quest’anno sarà inaugurata nelle vicinanze dell’Avana una fabbrica di "biolarvicidi naturali" contro la zanzara Aedes Aegipti che causa il dengue ed altri insetti.

E’ un investimento importante, da 10 milioni di dollari. La fabbrica produrrà 6 milioni di litri di larvicida oltre a mille tonnellate di topicidi. E’ un passo avanti scientifico e tecnologico nella direzione della difesa biologica dagli insetti, molto meno inquinante dei pesticidi chimici e più efficace, giacché attacca anche le larve e non solo gli insetti adulti. Voglio ricordare che a Cuba il dengue è endemico come in tutto il sud del mondo è causa circa dieci morti all' anno.
Commento di Jay Black aggiunto il 04.01.2008
Convincetevene, quest'uomo cambierà la storia :P grande carlo!
Articolo di riferimento : Carlo Forin: Aprire al ME
Commento di Il Passante aggiunto il 04.01.2008
Per come la vedo io, la legge sancisce attualmente che:
- il medico ha il diritto di obiettare;
- il cittadino ha diritto alla piena assistenza sanitaria.
I problemi insorgono quando un medico obiettore si trova a costituire presidio di prima assistenza. Questo e' inaccettabile: in una condizione di vuoto normativo, il buon senso dovrebbe suggerire al medico obiettore di rifiutare l'ìncarico.
Ove esista una struttura sufficientemente grande da "scaricare" questa contraddizione sul personale, si cerca un rimedio con le turnazioni (per la pace del Direttore ed al buon senso del turnista).
Ma dove questo non sia possibile, e' alla coscienza del medico saper cosa fare.
Un impedimento morale riconosciuto per legge non e' diverso da un'inabilita' fisica. Non vedrei quindi alcuna discriminazione se l'obiezione escludesse per legge da alcuni incarichi.
Ma la Legge non esiste, o meglio, siamo in condizioni di vuoto normativo e di contraddizione. Purtroppo e' il diritto del cittadino ad essere leso, perche' al momento non e' certo che trovi subito un medico non obiettore.
Puo' un diritto prevalere sull'altro? Non andrebbero tutelati assieme?
I medici obiettori diano prova di coerenza rinunciando ad incarichi di prima assistenza nel territorio, ed a quelle specialita' multidisciplinari, oltre a Ginecologia, che possono condurli in situazioni conflittuali. Ne soffrira' il loro portamonete, ma non certo l'anima, anzi.

Non occorre dimenticare che al medico e' consentita l'obiezione di coscienza come tutela personale delle sue convinzioni etiche, ma che questa tutela e' rigidamente personale e non puo' essere distorta proponendola come sistema di educazione del cittadino. Il cittadino ha diritto ad ogni terapia dispensata dal SSN.

Non voglio, proprio non voglio arrivare a chiedermi quale dei due diritti preservare in caso di conflitto aperto. Se siamo un paese civile, uno stato laico e non confessionale, dobbiamo saper tutelare entrambe le esigenze.

Nel frattempo, resta solo il buon senso, come in ogni altra situazione di ambiguita' o vuoto normativo (trattamento di fine vita, terapia del dolore...)
Commento di Claudio aggiunto il 03.01.2008
a giudicare dall'ultimo intervento siete in buona compagnia, Hitler sarebbe orgoglioso di voi
Commento di Pratico aggiunto il 03.01.2008
Legnate sacrosante e meritate! In altri paesi non esiste neanche la prescrizione e questo obietta... ma obietti a casa sua...

Pratico
Commento di esplora aggiunto il 03.01.2008
Se ti riferisci al fatto di cronaca e che si siano alzate le mani, hai ragione: quel cittadino ha sicuramente sbagliato. Ma leggi anche quel che scrive l'on. Poretti a proposito del comportamento del medico...
Le leggi e il loro rispetto son quel che fa una democrazia, mi pare. Non sei d'accordo?
Cordialmente
Commento di Claudio aggiunto il 03.01.2008
io non sono contrario all'aborto ma bisogna rispettare i medici che non possono essere semplici burocrati come vorreste voi che, a quanto mi pare, non avete ben chiare le regole della democrazia.
Commento di esplora aggiunto il 03.01.2008
"Gestazione"... "malattia"... Ma di cosa stai parlando?
Mi sa tanto, Claudio, che una buona occasione per star zitto l'hai persa tu. O meglio: prima di farlo, documentati un attimo!
Cordialmente
Commento di Claudio aggiunto il 03.01.2008
Ma siete scemi? La pillola del giorno dopo non é una medicina per curare una malattia, o pensate che una gestazione sia una malattia? anzi direi tuttaltro. Tutta la mia solidarietà e di tutte le persone civili a quel medico che di certo non pensava di lucrare su l'eventuale successivo aborto. Avete perso una buona occasione per stare zitti.
Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 03.01.2008
Gent.ma Sign.ra Vanda Gibellini,
la ringrazio del suo intervento che ci offre l'opportunità di riflettere ulteriormente sui problemi che oggi investono la scuola.
E' molto bello sentirla parlare delle attività che vengono svolte nel suo plesso a beneficio di un'utenza varia per provenienza e per età. Tutto ciò testimonia che la scuola di oggi è viva, operosa e attenta ai mutamenti che ci riguardano da vicino; piena di energie pronte a collaborare e ad operare anche quando i sostegni... non sono adeguati o quando ci definiscono ultimi della classe. Rafforzare e realizzare appieno l'intercultura, a secondo dell'accezione del termine che ognuno le riserva, sarà come aprire una -finestra di sole- sul mondo.
La scuola resta il luogo deputato alla formazione e inalterati ne sono i valori in termini di educazione e formazione, in un rapporto biunivoco tra discente e docente perchè ciò che l'insegnante dà ai ragazzi non è mai pari a ciò che ne riceve in crescita e specialmente ora che la scuola si veste a festa con tanti colori.
E' bello e doveroso trasmettersi, sotto il velo dell'umiltà, le esperienze realizzate e vissute direttamente nelle aule per un futuro in progress della stessa scuola. Spero che Tellus, al quale va il mio grazie, diventi luogo di scambio per crescere collegialmente.
Cordialmente, le auguro buon lavoro e un felice 2008
Anna Lanzetta



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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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