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Non mi piace, ma ogni tanto lo guardo...
 
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   05-04-2009
Sono d'accordo con Lidia: tra l'altro, in una trasmissione di rai3 della domenica sera, Report, che in genere mi piace molto, qualche settimana fa hanno fatto vedere un plesso scolastico modello di Stoccolma (ancora più bello delle già pur belle scuole svedesi) finanziato dal governo svedese e in cui studiano a tempo pieno bambini e ragazzi extracomunitari di qualunque parte del mondo; mescolato a loro c'è anche qualche ragazzo svedese, ma si tratta comunque del quartiere più povero di Stoccolma. Sono stati messi a disposizione i migliori professori, attrezzature stupende, programmi di ricerca di alto livello, etc.
Al contrario, in Italia purtroppo la scuola e la ricerca sono un pianto; per i giovani extracomunitari o gli scugnizzi o i ragazzi di altre zone degradate, siamo sotto zero...
In compenso, c'è l'ossessione della sicurezza che ci s'illude di ottenere con la vergognosa demagogica istigazione alla repressione/discriminazione.
Qualche settimana fa ho anche sentito dire da qualcuno che si proclama di sinistra che ci sono le ronde “cattive” MA ANCHE le ronde “buone”, cioè quelle che vanno in giro ad assistere i poveri extracomunitari incontrati per strada che avessero bisogno di qualcosa etc. (?)
La mia posizione, analogamente a quella di Lidia, a questo proposito è rigorosamente laica: non esistono ronde “buone”, è un discorso assolutamente mistificante e fuorviante. Quello che si deve esigere è uno stato che con i soldi delle nostre tasse (che tutti devono pagare!) garantisca a tutti, e soprattutto ai più disagiati e massime agli extracomunitari un livello eccellente di istruzione e di sanità, senza badare a spese come fanno quei cattivi comunisti di svedesi (persino, è una vergogna dirlo, i governi conservatori non hanno osato modificare il programma sociale dei socialisti, almeno su questo punto considerato di cruciale importanza). Ma infatti, i popoli e i governi che fanno così sono anche lungimiranti, perché allevare cittadini di diverse provenienze al massimo livello di salute e d'istruzione è anche il miglior investimento persino in una prospettiva volgarmente mercantilistica... o no?
Ai bisogni corrispondono i diritti: giustissimo. Ecco perché è giusto battersi perché lo stato faccia il suo dovere: soddisfare i bisogni e rispettare i diritti, altro che bontà pelose, meritocrazie truccate etc. E io, che sono intrinsecamente laico e cattivo, non ho intenzione di partecipare né a ronde buone né a confraternite paternalistiche di S. Vincenzo o di altro tipo.
Paolo Crocchiolo   
 
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