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Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   14-02-2006
Non ero più intervenuto perché sottoscrivo in pieno quest'ultimo intervento di Lancelot (ma forse, questa esplicitazione, ad Anna la dovevo). E per la verità questa totale identità di vedute mi sorprende non poco e mi incuriosisce assai e mi piacerebbe sentire/sapere altro da/di questo Lancelot...
Enea Sansi   
 
   01-02-2006
Era un po' il mio dubbio, ed è questo che non riuscivo a capire bene. Enea dice che probabilmente loro ci credono
(e noi non possiamo non credere che loro ci credono). Sarebbe bello sapere direttamente da loro come pensano di convincere
certi personaggi ad appoggiare riforme che al momento sembrano davvero improponibili.
Ripeto però che nemmeno il centro sinistra mi pare molto aperto ad alcune di queste riforme: su troppe questioni
mi pare ci sia un atteggiamento ambiguo, non ci sono prese di posizione decise e univoche, un po' come è accaduto
in passato, anche recente. Molti individuano nel centro sinistra questo come il limite più grande.
Stato laico, immigrazione, pacs, libertà di ricerca scientifica a scopo terapeutico,
sostegno dell'UE all'agricoltura, libertà e soprattutto responsabilità individuali, e molte altre questioni su
cui non mi è ancora riuscito di capire cosa pensa di fare il centro sinistra.
Benissimo abolire le leggi ad personam, ma non basta.
Lancelot   
 
   31-01-2006
Scusate, ma come si fa anche solo lontanamente a pensare che riforme liberali possano trovar strada in un centrodestra come quello che si presenta in Italia? avete in mente il nostro Governo? Davvero vi sembra un esempio illuminato in tal senso? E'lo stesso della legge sulla fecondazione assistita, lo stesso dell'intervento in guerra, lo stesso che ha limitato libertà di stampa, e quindi di parola, che sta smantellando scuola e cultura con becere riforme, (e sanità e economia e ecc...)e per andar più indietro, è il Governo delle leggi ad personam, dei reati che non esistono più, se a compierli è qualcuno che conta... e, per tornare avanti,dell'Italia far west.. Davvero i Radicali d'un tempo possono dirsi onorati di affiancarsi a questa gentaglia?
Annagloria Del Piano   
 
   31-01-2006
Grazie Enea, va già meglio.
Sotto un certo aspetto potremmo quindi essere contenti del fatto che comunque vadano le cose avremo qualcuno dentro entrambi gli schieramenti che spingerà nella direzione laica a liberale che auspichiamo (mi pare davvero una "misson impossible").
Riguardo la Rosa nel Pugno ho letto il loro documento programmatico e mi è anche piaciuto parecchio. Mi risulta però anche qui difficile capire come proporlo a Mastella, esattamente come Della Vedova e Taradash mi sembrano due corpi estranei dentro lo schieramento di centro destra.

Grazie ancora per la risposta e per vostro prezioso servizio di informazione.


Lancelot   
 
   31-01-2006
Detto molto in sintesi (e come la vedo io), Della Vedova, Taradash, etc. ritengono più facilmente realizzabili con una maggioranza di centrodestra quelle riforme liberali che il nostro paese, contrariamente ad altri europei, si è fin qui ostinatamente rifiutato di fare. La scelta della Rosa nel Pugno non è una semplice allenza tattica di tipo elettorale, ma - contribuendo all'alternanza ("prodiana") di governo, passaggio ritenuto necessario nella concreta situazione italiana - intende puntare verso l'alternativa (laica, liberale, socialista, radicale) che viene indicata con lo slogan: Fortuna, Blair, Zapatero.
Enea Sansi   
 
   31-01-2006
Onestamente non mi è chiaro cosa stia accadendo ai radicali. Non ho capito le ragioni della rottura tra Taradash e Della Vedova (per la scelta dello schieramento con cui correre alle prox elezioni?) e non ho capito la ragione vera dell'alleanza con lo SDI da parte del PR.
Ho l'impressione comunque che entrambe le nuove realtà politiche rappresentino una spina nel fianco per entrambe le alleanze con cui correranno alle elezioni.
Mi vien da dire: se sono in pochi (se siamo in pochi), se nessuno li vuole (se nessuno ci vuole), tanto vale correre da soli col rischio non prendere nemmeno un seggio, ma di non perdere la credibilità che a mio parere li ha sempre (ci ha sempre) contraddistinti.
Resto in attesa di capire meglio, sicuramente anche dalle pagine del Gazetin e tellusfolio, prima di esprimere giudizi "definitivi".

Lancelot   
 
   28-01-2006
Davvero simpatica, in chiave elettoralistica e di visibilità (ed è quest'ultima, soprattutto, che manca ai Riformatori Liberali, così come alla Rosa nel Pugno del resto)la tua trovata "pubblicitaria". Peccato sia ben noto per entrambi che omosessuali non sono e quindi credibilità ed effetto ne verrebbero di conseguenza siminuiti. I "radicali doc", come tu li chiami, caro Claudio, non la pensano però come te su Taradash e Della Vedova: di "giravolte sui principi di libertà laica" non ne hanno (ancora?) compiute. Così almeno risulta fin qui. Il Partito Radicale, oltre che nonviolento e transnazionale, è anche "transpartito". Laicità anche della politica, al posto del fideismo ideologico. Io penso sia strategicamente importante e vincente (e una riprova l'abbiamo nell'accanimento "terapeutico-legislativo" che costringe ancora Pannella all'azione nonviolenta di queste ore) la scelta della Rosa nel Pugno. Ma soltanto il tempo dirà se anche Taradash e Della Vedova non avessero (un po' di) ragione. Quel che è finora certo è che non si possa accusare i "salmoni" (i tuoi due beneamati, Peppino Calderisi e gli altri) di mancanza di coraggio! P.S. - Chissà se i due non possano comunque trovare azzeccata la tua proposta... Quanto a spinelli (sicuramente Benedetto, ma entrambi mi pare) ne sanno già qualcosa per le azioni di disubbedienza civile già praticate.
Enea Sansi   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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