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Cuba senza Castro. L'ottimo libro di Giorgio Ferrari
 
Commenti presenti : 25 In questa pagina : da 21 a 25
   04-03-2008
Signor Giorgio:
Non si la prenda con Lupi, che, tra l'altro conosce Cuba e non va a sfruttare la miseria come tanti italiani. Lupi conosce il suo dovere: quello di scrivere la verita,; come fanno i gironalisti independenti a Cuba, coloro che per tentare di scrivere di maniera autonomaoverno, pure le notizie che il governo pubblica su Granma, scontano condanne di fino a 25 anni. Meno male che Lupi al meno puo scrivere e ricevere provocazoni di castristi come Lei e il distinto Leonardo. Non risponda solo per dire spropositi e si legga la vera storia di Cuba e del castrimo (le auguro lunga vita e cosi potra vedere che la storiografia bisogna capovolgerla). Non parlare di specie rare come Chavez. A Cuba ormai la sanita e l'istruzione pubblica e un disastro. Brvi insegnanti e medici sono scambiati per petrolio. Non venga a insegnare o a cercare di mostrare una faccia sana del putrefatto regime cubano. Io ho dato parte della ia vita e salute a una rivoluzione che non essiste. E ho salvato quello che rimaneva del mio espirito, della mia salute, uscendo da Cuba. Se vule sapere la quantita di prigionieri politici che sono pasaati dal gulag castrista, si lega le cifre: un primato. Si legga i miei commentoi e provi a mentire a dimostrarmi che qualcosa di quello che ho detto e falso. Si legga le memorie di Valladares o di Vazquez pubblicate in Italia in questi giprni e cosi fara un monumento a San Vittore.
Cerchi su internet la storia di chenes de Armas, Penalver, Hebert Matos, Boitel, Arcos Bergnes, Valladares e sono sicuro che si vergonera di difendere l'orrore, se e che...
Si faccia tradurre la frase: no quieras bailar en casa del trompo.
Carlos
Carlos   
 
   04-03-2008
Eviterei di pubblicare commenti come quello di Giorgio che dimostrano la NON LETTURA del mio articolo. Non ci fa una bella figura nemmeno chi lo ha scritto. Il mio pezzo è molto critico nei confronti del regime cubano, basta leggerlo per capirlo. Non si può scrivere commenti senza leggere i pezzi. A Leonardo rispondo che in Italia (pur con tutti i difetti) abbiamo piena libertà di espressione, esiste una stampa libera e un giornalista può criticare il capo del governo senza finire in galera. A Cuba no, perchè è una dittatura, una vera e propria monarchia travestita da repubblica fasulla. La speranza che le cose cambino è in tutti noi. Amo Cuba e vorrei che le conquiste della rivoluzione non andassero perdute.

Gordiano Lupi
Gordiano Lupi   
 
   04-03-2008
Onestamente l'analisi delle % relative a votazioni palesemente così poco democratiche ha qualcosa di grottesco.
Come dire, parlando della Bulgaria anni '70, che per un tale Caio che ha raccolto solo l'87% dei voti rispetto al precedente 92%... il popolo manifesta una voglia di cambiamento.

Le % hanno mai un valore a Cuba? Aldilà dei ragionamenti che possono sconfinare nel terreno delle diverse posizioni politiche... ha senso dire "hanno nominato questo o quello"?
Lo dico senza malizia. Il regime cubano ha una "casta governante" ben definita e strutturata... molto difficilmente (credo attualmente sia impossibile) si può pensare che un Tizio o un Caio nella posizione A o B possano mutare qualcosa.

Faccio una domanda, ingenua, ai fiancheggiatori del regime cubano. Non credete che socialismo e democrazia possano trovare una ragionevole (leggi "umana") applicazione a Cuba?

In modo che anche voci diverse possano esprimersi? In modo che il regime dittatoriale più a lungo attualmente presente sul pianeta possa finire?
Massimo   
 
   04-03-2008
Il Consiglio di Stato e Ministri (dal 1976) non lo elegge Fidel Castro. L’attuale Consiglio è stato approvato da 600 delegati (1 ogni 20 mila abitanti) eletti con il consenso dal meno il 90% dei aventi diritti al voto. La costernazione per la nomina di Machado Ventura, non la capisco; già vicepresidente, come Carlos Lage. Questo ultimo, con più visibilità dovuto alla sua carica di Segretario Esecutivo del Consiglio di Ministri.
Spesso si sottolinea la longeva età del presidente e vicepresidenti del Consiglio, però si omette quella del resto dei membri e , su tutto, che il Parlamento ( l’organo supremo) è stato rinnovato delle 2/3 parti e il 60% ha meno di 50 anni.
Chi si aspettavano al Consiglio? Payá? Bene, facciamo un’ipotesi, confondendo tutte le firme del Progetto Varela come voti alla sua candidatura, quasi, quasi Payá avrebbe 1 posto nel Parlamento cubano (equivalente a 0,16%). Per arrivare al Consiglio di Stato dovrebbe compere con altri 613 deputati che non ci dichiarano ogni pezzettino “il prossimo presidente di Cuba”.
Cuba è cambiata, però non lo vede chi vuole un unico e preciso cambio: dal socialismo al capitalismo. Ricordo a quelli di fuori che nei suoi paesi si può scegliere fra un capitalismo orientato a destra o un capitalismo orientato a sinistra, però capitalismo sempre resta. Perché chiedere, da fuori, cose diverse a Cuba?
Fidel non ha “consegna Cuba al fratello”, Cuba non è una dinastia monarchica, né il popolo cubano un pacco.
Saluti
Leonardo   
 
   04-03-2008
Esimio sig.Gordiano dalle sue parole traspare una sincera "simpatia" per il regime dell'Avana, e da come parla mi sa proprio che lei a Cuba non c'è mai stato,infatti dopo innumerevoli viaggi a Cuba appunto non ho mai visto un cubano morire di fame,anzi quasi tutti hanno anche un pò di pancetta,la sanità è sicuramente migliore di quella che c'è negli Usa,l'istruzione è gratuita fino all'università ed è aperta a tutti i cittadini del mondo infatti vi studiano ragazzi e ragazze di tutto il latinamerica...proprio come le università nord americane che se non hai un reddito cospicuo non avrai mai accesso...vogliamo parlare poi dei 600.000 venezuelani operati di cataratta all'Avana?o dei migliaia di bolivariani venezuelani ed equatoregni che hanno imparato a leggere e scrivere grazie agli insegnanti cubani con il metodo Yo puedo...poi se ci puntiamo il dito per i 300 prigionieri politici dovremmo dire che a Guantanamo (base Usa illegale in territorio cubano) i prigionieri in nome del terrorismo islamico sono + del doppio..quasi ogni anno "Forbes" (illustre rivista Nordamericana) stila una classifica degli uomini più ricchi del mondo ed include sempre Fidel Castro attribuendogli una fortuna stimata in milioni di dollari, lo stesso comandante ha sempre risposto:trovate un solo dollaro e mi dimetto...guarda caso non hanno mai trovato nulla...
Grazie per l'attenzione
giorgio   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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