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Don Francesco Quadrio. Sull’incidente stradale di quattro giovani chiavennaschi
 
Commenti presenti : 3 In questa pagina : da 1 a 3
   03-09-2009
Sono felice di aver trovato una lettera così bella, io che vorrei tanto credere e non riesco.
Ma la vita è il dono più grande che abbiamo e l'unica possibilità di spendere il meglio di noi per noi e gli altri.
la crescita di giovani e non, va definita ogni giorno nelle cose che contano.
Mi unisco a tutti voi in un dolore che non conosce parole.
Grazie Don francesco
patrizia garofalo   
 
   03-09-2009
Non credo intendesse questo il Don, almeno per come la vedo io, non c'entra essere credenti o cattolici..... si tratta di credere si ma in se stessi, negli altri, nella vita. Certo la fine del nostro viaggio terreno si conclude con la morte e non c'e' scampo per nessuno, ma andarsela a cercare e' altra cosa. Se ce' un limite da rispettare va rispettato, se si deve guidare lucidi non si beve e o non si assumono stupefacenti etc. Il non rispetto delle regole in un vivere comunitario non da' diritto al singolo individuo di decidere per gli altri assumendo atteggiamenti stupidi, spavaldi conditi da un'estrema leggerezza, capisco che un'eta' particolare come l'adolescenza sia propriamente irrequieta ma non dovrebbe mai venire meno il rispetto per la vita, bisogna pur darle un senso non credete? Insomma la morte nel suo senso piu' assoluto non puo' essere impedita ma ritardata si. Non siete curiosi di sapere chi sarete e cosa farete da grandi? Non avete voglia di vedere crescere i vostri figli? Non avete voglia di vivere la vostra vita? Perche'? Possibile si tratti solo di leggerezza? Costa cara questa leggerezza ......
fiore   
 
   23-02-2008
Come se diventare tutti credenti cattolici si risolvono i problemi: vuoi uscira dalla "droga": vai a messa! Vuoi sconfiggere l'alcool: prega! Sei un omossessuale: fai la penitenza! ... Sono deluso dall'intervento del giovane prete. Anche la mia suocera avrebbe detto le stesse cose, sich! "Don": la vita è una selezione: la vita è per i più forti fisicamente; poi è per i più intelligenti (o i più "furbi"); infine rimangono i più cattivi. Il caso, la coincidenza, il "destino", la "sfiga" faranno il resto... At majora!
Popper&chiapper   
 
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