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Nessuna giustizia, per Cefalonia?
Lettera aperta alla Repubblica italiana
 
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   16-09-2010
Innanzititto, Onore e Rispetto per tutti i nostri soldati ammazzati, non come tali, ma come bestie, mi rimane impresso nella mente il racconto di un'anziana Signora, appunto di Cefalonia, che raccontava di quando i tedeschi presero prigionieri un gruppo di soldati, e dopo che gli avevano offerto delle scatolette di carne, gli dietero appena il tempo di aprirle, o iniziare a mangiare, e..... incominciarono a sparare, sparare e ancora sparare senza lasciare nussuno in vita. oppure,quando, pur di non fare arrivare l'odore di morte in paese, prendevano i corpi ormai senza vita dei soldati Italiani, li buttavano nelle fosse comuni e li seppellivano con colate di cemento.Molte volte mi domando; ma sono realmente servite a qualcosa questi massacri di massa? e non mi rivolgo solo all'eccidio di Cefalonia, ma di tutte le guerre. Poi incominci a capire un pochino del perche', di queste assurde guerre, che ancora oggi nel terzo millennio continuano a seminare morti e dolore, perche' questi grandi del pianeta, e mi rivolgo naturalmente agli USA in primis, che quando vuole qualcosa se la prende con le buone o con le cattive, che nella stragrande maggioranza va direttamente alla seconda " opzione " si inventano ipotetici nemici esclusivamente per dichiarare guerra in tutti i paesi del mondo dove c'e' interesse e ricchezza, lasciandosi alle spalle solo scie di sangue, e la poverta' per chi e' riuscito a portarsi a casa la propria pelle.
Si anch'io desidero giustizia, che forse mai avranno, proprio perche' ognuno di noi un po' di cattivo dentro c'e' la, e quindi siamo tutti colpevoli, e come succede spesso, e non solo in Italia, alla fine tutti innocenti. by sam
salvatore Perone   
 
   30-10-2009
ormai sono un uomo abbastanza maturo e pieno di ricordi,da bambino quante serate ho trascorso con un reduce da cefalonia, si da cefalonia lui il grande GIOVANNI detto Cefalonia, lui che viveva con le sue pecore quasi tutti i sabati ci riuniva nella su masseria e ci teneva con il fiato sospeso raccontandoci del grande eccidio e dei giorni che a dovuto trascorrere sotto i cadaveri per portare a casa la pelle , lui abbandonato da tutti, lui che ripeteva in continuazione dei quasi 12.000 soldati trucidati a sangue freddo, lui che amava la vita, lui che aveva un viso sempre sorridente ma non appena i ricordi lo riportavano a cefalonia giu' lacrime. Si lamentava dello stato, pechè dimenticato ma non da noi.
Questo grande paese che pensa solo a Berlusconi, Marrazzo, Bindi, Prodi, Dalema............... Gossip ma ai nostri eroi chi ci pensa? GIOVANNI resterai sempre nel mio cuore

TONINO ANTONELLI   
 
   19-10-2007
SU CEFALONIA
A ossequio della verità, desidero innanzitutto ricordare al Fistolera che Cefalonia è un'isola dello Ionio e non dell'Egeo. Le cosiddette isole ioniche sono infatti Corfù, Cefalonia, Paxos, Itaca e Zante.
In secondo luogo, vorrei in particolare fargli presente che il generale Gandin non indisse alcun referendum, ma una consultazione volta a misurare la temperatura della Divisione in conseguenza dell'ordine di opporsi all'intimazione di resa tedesca inviato da Brindisi il giorno 11 settembre 1943 e giunto a Cefalonia nella notte sul 14. Peraltro, non tutti i reparti della "Acqui" furono interpellati, onde l'uso improprio del lemma "referendum" che presuppone la partecipazione di tutti coloro che son chiamati a esprimere la loro opinione.
Circa il tenente Abele Anbrosini di Cercino Cogno, sottollineo che non fu tra i cospiratori e i sediziosi che si opposero alle trattative tra Gandin e il tenente colonnello Barge: un suo capopezzo mi ha infatti riferito che nel clima di confusione creatosi dopo l'armistizio egli si lasciò prendere la mano dal tenente Apollonio. Nel suo reparto, peraltro, del "referendum" non si avvertì neanche l'odore.
Sono certo che la questione relativa ai fatti di Cefalonia debba essere studiata a fondo prima di riferire circostanze destituite d'ogni fondamento.
Qui mi sono limitato alle contestazioni più necessarie. Per il resto, di perder tempo appresso alla propaganda ideologica non ho alcuna voglia, tranne che non mi si dia l'opportunità di intervenire per smentire altre più colossali balle.
Grazie per l'attenzione.
Gianfranco Ianni
Gianfranco Ianni   
 
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