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| Carlo Forin. La valenza archeologica del nome TEL LUS | | | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 4 | | 25-11-2022 | Solo oggi, grazie al mio Semerano e alle \\\"cantine\\\" di tellus, leggo TAR = terra.
Da ciò AN TAR ISH vale \\\"Cielo Terra vita\\\".
Forse non crederete che uno che ha speso 31 anni di vita nello studio di An Ta Resh non abbia mai visto la terra al centro del teonimo.
Potete semplificare: -Carlo è uno stupido-, e forse avete ragione.
Oppure, potete entusiasmarvi della ricchezza della lingua e condividere la mia passione.
Io non conosco una dimensione più democratica e più densa di questa, che contiene tutto quello che siamo stati e che siamo. Ci può guidare in quello che possiamo essere ed impedirci di ripetere errori cosmici come quello della guerra, che stiamo vivendo.
Insieme con le gioie della pace di un Iran, che in questo momento batte il Galles 2-0!
Carlo Forin
| | 09-08-2015 | carlo che bell'energia trasmettono le tue parole! Io non ti sveglierò dalla gioia, ti auguro di conservarla per chi nè è privo anche per propria incapacità a vedere " la bellezza", a coglierla nel suo dono e offrirla. Grazie e condivido pienamente sull'intelligenza, la sensibilità, la cultura e l'accoglienza di tellusfolio. ciao Carlo!
patrizia garofalo
| | 09-08-2015 | Questa tua pagina su Tellus, Carlo, è decisamente affascinante. Bello, soprattutto, questo modo di calare i tuoi studi nel 'contesto', alla sistematica ricerca del confronto, di un dialogo... Fb e social vari hanno in poco tempo mal-educato al 'mi piace' o all'insulto, interrompendo il circolo virtuoso della rete che, al contraio, era proprio quello della scoperta e della conoscenza (a questo richiamo tende il nick che ho scelto per le mie interlocuzioni).
Molto ho gradito, poi, che l'input che hai voluto condividere consenta la riscoperta di una firma assai apprezzata, ma da tanto tempo assente, come lo sei stato tu e altri ancora, su queste pagine portentose.
Cordialmente
esplora
| | 09-08-2015 | Sono contento di Tellus. Scrivo perché qualcuno di voi mi svegli dalla troppa gioia. Urdu è schiavo maschio in sumero.
Io, Carlo Forin, sono un forellino della forza (kar) dell\'Uno (lu).
Qualsiasi latinista sa che ordo è ordine. Infatti, ordine è ordo in ablativo, il \'caso etimologico\'. Come amen è una diade significativa di \'verità\' (amen amen dico vobis) che unisce il sumero cielo, a...n, con la sua parola, ...me..., così urdu vien letto dur, ed è dur.na.ki, \'perdurare dell\'unione del cielo con la terra\'. Era l\'epiteto della città di Nippur, in accado, Nibur, in sumero. E\' quanto accaduto in 4000 anni. Miracoloso per quelli di allora, che vivevano in eterno presente, ovvio per i moderni, che fanno fatica a concepire un ordine fatto dall\'equilibrio assicurato dalle prime sette divinità e rinnovato miracolosamente ogni Capodanno!
Carlo Forin
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