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Gordiano Lupi. Attendendo Yoani
 
Commenti presenti : 17 In questa pagina : da 11 a 17
   26-04-2013
Pereira, se vuoi capire chi è Mesa devi avere tempo e pazienza ed andarti a rivedere il blog della Stampa su Yoani Sanchez di due o tre anni fa. C'è da divertirsi.
marc   
 
   25-04-2013
Se mi esige elementi, prove e mi mettono in dubbio; a Yoani mai. Si continua a dire o insinuare che sono pagato dal governo cubano; a Yoani mai che è pagata dal governo Usa, come gli stessi Usa hanno fatto pubblico, e senza parlare di inspiegabili premi ben succosi. Che sono autoreferenziale, anche se non è vero; a Yoani, autoreferenziale, nessuno lo dice. Che io, “castrista”, uso informazioni unilaterali, ma la stragrande maggioranza sono fonti dissidenti; a Yoani, anticastrista, che usa fonti anticastriste o autoreferenziali non dicono niente. Si continua a chiedermi cose private, invece di contestare quel che dico; ma a Yoani, che nel personale ci sarebbe tanto da chiedere, non si fa (ne io voglio si faccia).
Non ho mai detto chi deve essere cubano o no. Non sono io chi dice cosa è bianco o negro; è Yoani: governo cubano, chavista o simili tutto nero, governo Usa e suoi alleati (includendo i dissidenti) tutto bianco.
Non decido chi è giornalista o no: siete voi. Di Yoani si può dire che scriva di meraviglia, la migliore al mondo, ma non che è giornalista. Di Yoani si potrebbe dire che non è nemmeno filologa giacché, come Italia ha le sue regole, Cuba ha le sue: dopo la laurea per completare il titolo c’è bisogno del servizio sociale (una spezie di tirocinio e apporto sociale) che Yoani ha interrotto, nonostante sia stata assegnata (per scala accademica) all’importante editoriale Aprile.
Non sono contro il contributo economico a gruppi. Sono contrario a ricevere soldi che dopo imbavagliano a tale punto di impedire sfiorare il pagante, ricevere soldi di un governo che espressa e pubblicamente vuole non soltanto il rovescio del proprio governo se non pure il riprendersi la propria terra (Vd. Legge Helms-Burton). Non per caso esso è un reato in tutti Paesi.
Il premio che riceverà la nuova Damma di Bianco non è soltanto il Sarajov; anche se su questo premio ci sarebbe di parlare: guardate caso, sempre in consonanza con gli interessi Usa, perfino quando fu consegnato a Mandela e alle Madres de la Plaza di Maggio (Cf. cronologia con dichiarazioni e interessi Usa nei rispettivi territorio).

La nuova Damma di Bianco, quella che ha dato lustro alla tirannia di Batista, quella che recideva 30 cuc a sfilata (non aiuto generico se non pago diretto per le “spontanee” marcie), ma, che adesso che è capo a dimezzato la cifra (lo dicono un gruppo di damme) nonostante i soldi che ricevono dal GOVERNO USA siano aumentato. Essa nuova “damma” è Berta Soler, inclusa da Lupi fa la lista dei «giovani in gamba che lottano».

Leonardo Mesa   
 
   25-04-2013
Mesa, fai un sacco di affermazioni senza portare uno straccio di prova. Su una cosa sola la tua affermazione è chiaramente falsa, e questo fa cascare l' asino sul resto che scrivi; se ti riferisci al premio Sacharov: lo dà l' Unione Europea. E cos'è per te l' Unione Europea? Il dopolavoro pensionati dell' Azienda tranviaria?
marc   
 
   25-04-2013
Anche io attendo con impazienza l\'arrivo di Yoani in Italia e sono curioso di vedere come andrà... Certo, come al solito, ci saranno i soliti figuri che non hanno a cuore la dignità e la libertà di Cuba, ma solo lo stantio ricordo di un\'ideologia che è marcita da tempo e di cui resta solo un ristagno nell\'aria... Che noia...I detrattori di Yoani, delle Damas de Blanco e della Cuba del Cambio sono più interessati a spettegolare su quei soldi o riconoscimenti, menzioni e manifestazioni che vengono loro tributati, piuttosto che focalizzarsi sulla realtà visibile e alla portata di tutti. Chi se ne frega se le Damas de Blanco, Yoani e altri esponenti della Nuova Cuba prendono soldi se scrivono su giornali esteri o vincono premi in danaro; Chi se ne frega se la sinistra pulcinellesca italiana continua a considerarsi baluardo della Rivoluzione e, soprattutto, chi se ne frega se la Cuba dei Castro continua a credersi preda \"Dell\'Impero\". Non è il problema principale, mi sembra. Certo, bisogna essere maturi per capire che i tempi son cambiati da un pezzo, ma non è da tutti rendersene conto. Mi auguro che il buon senso prevalga sugli slogan polverosi; chi spera in una Cuba Nuova e Libera ama Cuba e la giustizia, non più Che Guevara o Fidèl: uno già polvere, l\'altro quasi estinto...
Tante volte vorrei rispondere ai commenti avvelenati e fascistoidi degli incrollabili soliti ospiti di questa rubrica, ma direi che non si riesce a usare lo stesso codice, per cui non me ne curo, \"ma guardo e passo\". Da un lato c\'è la realtà, quella visibile, ci sono fatti evidenti condannati da tutto il mondo; dall\'altro c\'è la \"Battaglia delle idee\", idee che hanno sorpassato la loro data di scadenza. Ho apprezzato questo articolo per la solita fermezza e il caratteristico garbo di Gordiano, che ha fatto da tramite perchè potessi incontrarmi con Yoani a Cuba. Gliene sarò sempre grato e lui lo sa. Sono contento dei giorni che ci aspettano con Yoani, donna ironica e intelligente che parla di tutto e che sorriderà dei commenti acidi, triti e ritriti che saranno lasciati in risposta a questo mio appunto, gli stessi ai quali è abituata da anni, ma di lei parla tutto il mondo, e dei Castro si è persa la memoria.
VIVA LA CUBA DEL CAMBIO
Pierantonio Micciarelli   
 
   25-04-2013
Compagno Mesa giuro che in questi mesi legendo i suoi commenti ho cercato piu volte di capirla,in altri di cercare un dialogo di confronto construttivo ma,nonostante Lei continua insistendo sugli stessi argomenti come se fosse un portavoce uff.del governo cubano.Chiuso nei suoi ragionamenti settari e a senso unico,ogni volta autoreferenziandosi con informazioni e documentazioni a volte anche unilaterali.Lei decude quasi omnipotente cosa e vero e cosa no,chi e cubano e chi non merita di esserlo,cosa e cultura,chi e giornalista,cosa e bianco e cosa e nero, chi e amico e chi enemico.Beato chi lo frequenta per carita,ma mi chiedo perche se ne andato da cuba?nel caso Lei fosse veramente in Italia.Io non entro nei particolari nei meandri dei rapporti dei finanziamenti vari a destra e a manca ecc. ai gruppi dissidenti,blogger,giornalisti independenti ecc, ogni forma di finanziamento o aiuta o donazioni in forme diversificata a gruppi o asoziazioni politiche o altro in ogni parte del mondo a i suoi chiari oscuri poiche sono uomini con vari comportamenti etici diversi che gestiscono queste cose.Fra le altre cose,anni orsono l'attuale PD allora DS fece dono pubbliamente al movimento del dr.Morua per il partito socialdemocrata.
Ci racconti Lei perche e andato via da Cuba se aveva cosi tanta fiducia dei suoi governanti e delle politiche che negli ultimi 54 anni hanno
cambiato il percorso di vita di tutti noi.
Roberto Pereira   
 
   25-04-2013
Sono contenta dell'ultimo libro di gordiano , delle presentazioni che lo accompagneranno e soprattutto dell'incontro con Yoany. Non è facile " incontrare" persone vere , spero che per gordiano e per yoany la speranza di una Cuba libera sia presto una realtà. La primavera non avviene mai a caso.
patrizia garofalo   
 
   25-04-2013
«Gli amici di Yoani»
In questi giorni la capo delle Damme di Bianco sta per ricevere un altro riconoscimento internazionale. Riconoscimento che rientra fra quelli promossi – dichiarato pubblicamente – dal governo degli Usa, ma passato come “internazionale”.
Il fatto però viene offuscato della protesta di varie delle Damme di Bianco. Loro hanno FINALMENTE ammesso che per ogni “spontanea” sfilata ricevevano 30 CUC (720 pesos cubani, CUP) per un totale MINIMO di 120 CUC al mese (2.880 CUP, oltre 6 volte lo stipendio medio, quasi 4 volte lo stipendio di un ministro). Loro dicono che da che c’è la nuova capo la “tariffa a sfilata” è stata dimezzata; senza spiegazione e senza che esso trovi riscontro con la cifra che gli Usa dedicano, la quale è AUMENTATA.
Corrotte di fatto loro, queste “damme” gridano su una presunta corruzione della capo.
La capo che ha dichiarato recente e pubblicamente negli Usa che la Cuba dell’assassino Batista era una «gioia di oro». “Damma” che ha ripetutamente richiesto anche il rinforzamento del Blocco. Ma tali raccapriccianti affermazioni sono state abbondantemente applaudite – guardate caso – dagli stesi che hanno abbondantemente applaudito Yoani.
C’è qualcosa che non va!

Leonardo Mesa   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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