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Gordiano Lupi. Conversazione con Carlos Alberto Montaner
 
Commenti presenti : 8 In questa pagina : da 1 a 8
   17-08-2012
Vecchio sistema castrista: quell'uomo non ci piace, diamogli del terrorista.


Massimo Campo   
 
   09-08-2012
Lupi, tu a nessuna cosa dica il governo cubano credi. Curiosamente, credi senza dubbi e contradittorio a TUTTO quel che Montaner ti racconta. Interessante.
Perché non approfitti per chiedere a Montaner su la vecchia relazione fra il suo zio e Orlando “Piro” Bosh Ávila?

Leonardo Mesa   
 
   08-08-2012
Wikipedia è zeppo di inesattezze, un po' ovunque. In tema di cinema italiano sparano una castroneria dopo l'altra. Non ci sono verifiche. Sui Montaner è difficile non fare errori, perchè il governo cubano (i servizi segreti) ha messo in giro tante di quelle menzogne che pure io ci credevo a qualcuna, fino a un po' di tempo fa. Non c'è che dire, fanno bene il loro lavoro. Ne dico un'altra. Ho scritto un libro intitolato Almeno il pane, Fidel edito da Stampa Alternativa: 5.000 copie vendute, non male per un piccolo editore. Non lo ristampano aggiornato, ma lo tolgono di catalogo e io lo dovrò fare con un editore ancora più piccolo. Guarda te il caso strano, dopo il mio libro Stampa Alternativa ha pubblicato un libro che sembra scritto dall'Ambasciata Cubana... Un caso?
Gordiano Lupi   
 
   08-08-2012
Sig. Lupi deve accettare la critica come lei d'altronde critica Minà, a me personalmente ha fatto sorridere (non se la prenda) quest'estratto:

A me non sembra di trovare nelle tue note politiche odio e livore, ma soltanto molto equilibrio. Puoi smentire queste voci diffamatorie sul tuo lavoro di giornalista?


L'ho immaginata in ginocchio....che devo fare?

Ma se i suoi articoli (Montaner) sono sempre pieni di menzogne, odio e rancore verso il governo cubano.

In fine se è vero che wikipedia ha scritto il falso faccia una denuncia se è avrà ragione modificheranno il profilo,
ma se l'hanno scritto vedrà che molto probabilmente è vero.


Lucas   
 
   08-08-2012
Io non avevo mai sentito dire, tranne che in Wikipedia, che Montaner sia figlio di un generale di Batista. Ma la sua pagina in Wikipedia ha anche altri errori come quando parla di aggeggi incendiari invece di TNT.
Sempre avevo sentito dire che suo padre era un giornalista che si vincolò a Batista, e per questo chiamato anche «agente di Batista». Alcuni collocano a suo padre come torturatore e come officiale di 2°, Maggiore, di Batista. In ambedue casi, sono sicuro sia un grosso errore.
Quel che sapevo – raccontato o storia, ovviamente – è che prima del 1959 suo padre si vincolò all’ambasciata Usa e che dopo in Miami dirette il giornale Patria, finanziato – è provato – da Bastita e la Rosa Bianca, organizzazione militare terroristica batistiana.
Montaner era capo NAZIONALE di «Azione e sabotaggio» di Riscatto Giovanile, la sezione giovanile del Fronte Rivoluzionario Democratico (1960). Montaner dopo (1962) si vincolò DIRETTAMENTE al Movimento di Riscatto Rivoluzionario dei terroristi Manuel Artime e – sentite questa – Orlando Bosh. A proposito, Bosh era uno dei 12 principali dirigenti dell’organizzazione UIR, quella dello zio di Montaner.
Il soprannome di Bosh è «Piro», per la sua piromania.
Il cerchio si stringe!

Leonardo Mesa   
 
   08-08-2012
Caro Lucas, rispetto gli appunti di Mesa (che non condivido), non la tua offesa gratuita. Le interviste in ginocchio le farà Gianni Minà, non certo io. Ho fatto domande scomode a Montaner, gli ho pure chiesto se era vero che il padre era un generale di Batista come riporta Wikipedia (orribile menzogna!), gli ho domandato come è uscito da Cuba... cosa avrei dovuto chiedere? Forse avrei dovuto inventarmi le risposte come ha fatto Lamrani con la Sanchez? Fate ridere e avete tempo da perdere.
Gordiano Lupi   
 
   07-08-2012
Benvenuto, Montaner.
Alcuni appunti alle tue risposte.
Cuba, se pur anti omosessuale socialmente, non incarcerò gli omosessuali nell’UMAP. Lì andarono a finire anche e soprattutto persone che non classificavano per il servizio militare; anche omosessuali dichiarati, evidenti o, addirittura, che si dichiaravano tale per non andare in posti militari ben più pericolosi. Molti fecero il servizio militare lavorando duramente altri, la maggioranza, difendevano duramente – pure della bande di alzati che aiutavi – a rischio della proprie vita.
Nell’esodo dell’80 abbandonarono Cuba tante persone, anche alcuni omosessuali. Nessuno gli obbligò. Chi voleva andarsene se ne andava.
È significativo che tu non parli dello screditamento quando le forze armate finirono a Raùl Castro, che voi dicevate era gay, invece che dal macho di Hubert Matos. Il tema del omosessualismo fu usato da tuoi amici anche contro Alfredo Guevara, Alberto Montané, Osvaldo Dorticos ed altri.
Le foto di che avevate una fabbrica di bomba e non quattro aggeggi incendiari sono state pubblicate dal periodico che dirigeva un altro dissidente, Carlo Franqui. Ma che ricordi, di Franchi sempre avevate detto diceva soltanto verità. I metodi usati prima dai rivoluzionari erano ben diversi e – a differenza dei vostri – non aveva causato morti. I rivoluzionari usavano petardi e l’incendiario fosforo vivo. Pericolosi lo stesso ma lo facevano avvertendo prima e in luoghi o zone dei luoghi abbastanza vuoti. Quelli che avevano esagerato e provocato feriti (e credo un morto) – guarda caso – sono gli stessi che dopo si considerarono traditi da Fidel.
In ogni caso – conviene ricordartelo – tu usavi TNT di fabbricazione USA.
Quando sei stato detenuto non si poteva, per niente, parlare di sovietizzazione. Il modello sovietico (e non per tutto) cominciò un decennio dopo. Fidel non fu mai stalinista e nemmeno il governo rivoluzionario. Addirittura, lo stalinismo fu usato contro Fidel per restarle consenso: appartare ad uni perché lui era stalinista, appartare agli altri perché lui non era stalinista a sufficienza.
In ogni caso non vedo perché proprio tu devi preoccupare per la sovietizzazione quando a te la “statounizzazione” andava molto bene, pure loro terrorismo e invasioni.
Quando tu sei stato detenuto non c’era nessun sciopero. C’era a poco il festeggiamento per il 2° anniversario della Rivoluzione e a poco (4,5 mesi) l’invasione della Baia dei Porci, invasione militare al tuo paese. Tutto consertato dalle varie e tante operazioni Usa.
Qualcun problema hai con il tempo e la cronologia.
Fidel non aveva significato politico alla fine degli anni 40. Era uno in più. L’UIR era soltanto una piccola organizzazione screditata, era «soltanto locale» e le evidenze indicano «non attuava conforme a nessuna regola» o programma definito né era vincolata ad altre. Era in ogni caso un’organizzazione terrorista: «con regolarità apparivano persone morte assieme una breve nota […] “la giustizia tarda ma arriva” (Cf. Memorias de Roberto A. Solera).
Con quella organizzazione, del tuo parente, Fidel non c’entra. Fidel sempre è stato contrario alla disorganizzazione a questi tipi di azioni. Perfino fu contrario all’assalto al Palazzo Presidenziale con l’intenzione di giustiziare a Batista.
Non so da dove TU tiri fuori certe menzogne.
Montaner, tu menti! Ma non è novità!

Leonardo Mesa   
 
   07-08-2012
Una bella intervista...in ginocchio
Lucas   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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