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Yoani Sánchez. L'opposizione cubana eternamente divisa
Dibattuta tra abbattimento del regime o dialogo
 
Commenti presenti : 31 In questa pagina : da 11 a 20
   02-08-2012
Argitere, l' Italia aderisce alle regole Shengen: un cubano, come quasi tutti gli extracomunitari, può venire in Italia se ha una lettera d' invito e dimostra di avere di che sostenersi. Difficile è uscire da Cuba: ci sono categorie, come i laureati, che non possono uscire prima di un certo numero di anni, altre ( come mia moglie) che per avere il permesso di uscita devono lasciare tutto ( casa, mobili...) allo stato. Queste cose le sai benissimo, altrimenti non ti chiameresti argitere. I permessi di uscita sono a discrezione dell' immigracion, e se te lo negano puoi piangere tutte le lacrime del mondo che non ti diranno mai il perchè. Chi esce da Cuba, spesso se vuole rientrare in maniera definitiva deve subire inchieste e se non ha santi in qualche Min... ,o un pò di soldi da regalare si fa anche qualche giorno di gabbio.Tu, mesa e forse anche lucas le sapete queste cose. Io le so perchè le ho vissute sulla pelle della mia famiglia.
carlos guerini   
 
   02-08-2012
Esplora ha ragione Argitere! I cubani possono uscire dal paese. Conosco molte persone che possono farlo e lo fanno. Almeno quelli che non esprimono apertamente opinioni politiche non armoniche al regime monarchico dei Castro. In quel caso, vedi Yoani Sanchez e molti altri, Cuba diviene la Cuba Prigione che molti fiancheggiatori del dittatore amano.
Massimo Campo   
 
   02-08-2012
Caro esplora, mi spiace dirtelo, ma ignori totalmente le norme sull'emigrazione cubane e quelle sull'immigrazione dei paesi occidentali. Domanda: secondo te l'Italia permette a un cubano di venire in Italia liberamente?
PS: ti dai la zappa sui piedi, Yoani Sanchez viveva in Svizzera ed è rientrata senza problemi per compiere la missione assegnatale, evidentemente!
Argitere   
 
   02-08-2012
 
Vedi, Argitere, se da Cuba lasciassero “emigrare” (o semplicemente uscire per rientrare, come vorrebbe fare Yoani o magari anche tu, se stessi là), non ci sarebbe bisogno di “fuggire”.
E anche la stampa libera non parlerebbe più di “fughe”, esattamente come da Messico, Honduras, El Salvador...
Cordialmente.
 

esplora   
 
   02-08-2012
Come non sono mai stato a Cuba? Vedi, é tua abitudine dare per scontato e non approfondire. Io ti parlo di democrazia e diritti negati e tu mi parli del 1959. Anno della fine della rivoluzione e inizio della dittatura. Tu tifi la Cuba Prigione, io tifo la Nuova Cuba Democratica. Abbiamo due lingue diverse.
Massimo Campo   
 
   02-08-2012
Quanto all'emigrazione cubana, non ho nè tempo è voglia di spiegarti i molteplici aspetti della questione. Vatti a vedere i seguenti argomenti: Ley de adjuste cubano, accordo migratorio USA - CUBA, concessione visti per dissidenti. La propaganda di cui sei succube ti ha insegnato che da Cuba la gente "fugge". Un cubano mi fece notare una cosa: per chi controlla la comunicazione da Messico, Honduras, El Salvador, Haiti, Santo Domingo, etc "emigrano", mentre da Cuba " fuggono ". Svegliati! Sei tu quello sotto dittatura!
Argitere   
 
   02-08-2012
Quindi Massimo, tu ha Cuba non ci sei mai stato, come avevo intuito... Detto ciò, ritengo che l'analisi del sistema politico cubano non possa prescindere dall'analisi del contesto storico nel quale si è sviluppato. Cuba subisce dal 1959 l'attacco del terrorismo, con 3500 vittime. Credo che Cuba abbia tutta la libertà che la sua storia gli ha consentito di avere. Per usare le parole di Sant'Ignazio di Loyola: " In una fortezza assediata, ogni dissidenza è tradimento"
Argitere   
 
   02-08-2012
Argitere: si parla di altro. Si parla di democrazia e diritti di libera espressione. E' cosa buffa che un apostolo di uno dei regimi dittatoriali più ideologizzati al mondo mi dica che io sia in pieno "furore ideologico". Il malizioso vede malizia negli altri. il mio unico furore è per la democrazia, non per l'ideologia che è morente ovunque... ma a cui già i bambini cubani devono sottostare. Che i cubani amino Cuba è cosa evidente. Che siano da 100 e passa anni il popolo più costretto all'esilio è cosa egualmente evidente, come sanno non solo a Miami ma anche gli stomaci di migliaia di squali. E' bello che a Cuba ci siano bravi atleti. bellissimo. Ma anche la Corea del nord vince molte medaglie. Anche l'Unione Sovietica sponsorizzata Gulag ne vinceva molte. Non è in discussione l'amore per Cuba. Anche io la amo. E grazie ai miei amici cubani sto cercando di comprenderla sempre meglio. Ma il discrimine dei miei ragionamenti è nei diritti ed intorno ai diritti degli uomini... che non possono essere sottesi ad una monarchia-famigliare come quella dei Castro. Anche Jose Marti anelava il suo ritorno a Cuba, ma in una Cuba libera e democratica. Quello che reputo mostruoso, e mi si passi il termine che è davvero appropriato, nei filocastristi italiani e no... è questo tacere sulla dittatura. Questo vergognoso rammentarci che però scuole e ospedali son di qualità, assunto assai discutibile. L'accettare il controllo dei mezzi di informazione e il divieto di fondare partito politici e di libera opinione. Il filocastrista è un dinosauro. Un repellente ricordo del passato che ancora sfiora la vita dei vivi... ma ancor per poco, sia chiaro. A breve il castrismo sarà un ricordo funesto come lo Stalinismo. Questa è la storia dei popoli.... ecco già lo so. Ora l'atleta olimpica tua amica mi dirà che a Cuba si sta benissimo... ma io non me la prendo... ho sempre amato la mulatta mentirosa
Massimo campo   
 
   02-08-2012
Cari Massimo e Carlos, è interessante leggervi poichè dai vostri interventi si capisce chiaramente che la vostra conoscenza di Cuba è poco diretta e molto ideologica. Chi conosce Cuba direttamente e non attraverso i pennivendoli miamensi tradotti in italiano, sa benissimo che la condizione di atleta a Cuba non è per nulla elitaria, bensi diffusissima. Sono centinaia di migliaia i giovani cubani che praticano sport, seguiti da ottimi allenatori, formatisi nell'eccellente sistema educativo cubano. Non può essere definito casta chi appartiene ad una moltitudine, non può essere definito casta chi da figlio di agricoltori riesce a raggiungere livelli di eccellenza nella sua disciplina grazie al talento, la costanza, il sacrificio e a un'organizzazione dello stato che permette realmente la pratica dello sport a tutti i cittadini. Le vostre analisi non produrranno mai i risultati che voi sperate perchè sono distorte dal vostro furore ideologico. Potrei anche raccontarvi di ragazze cubane, giovani cosi come ex olimpioniche, che vanno in Spagna per 6 mesi ad allenarsi, nell'ambito di un programma di borse di studio per sportivi del governo spagnolo. Ragazze che ti confidano candidamente: " estoy loca para regresar a Cuba". Potrei raccontarvelo, ma sarebbe un colpo troppo duro per voi, potreste non sopportarlo...
Argitere   
 
   02-08-2012
Lucas: mi parli di "un governo sovrano". Appena arrivato a quel punto del tuo post non ho potuto far altro che dubitare della tua visione della realtà. Un governo sovrano è un governo diretta immagine, e comunque appendice attiva, di un processo democratico che ha visto in gioco una competizione elettorale tra più partiti, riconosciuti come legali. Questo non avviene a Cuba. Non esiste questo processo di scelta tra le diverse opinioni politiche, perché queste sono considerate illegali. Da questo presupposto il tuo "governo sovrano" di Cuba non è altro che l'emanazione becera e indegna del potere monarchico-famigliare dei Castro. Credere ed aspirare alla democrazia NON significa amare lo "strapotere Usa e dalle multi-nazionali che sfruttano e depredano le ricchezze nazionali".... assolutamente no! Aspirare alla democrazia significa credere che l'unica strada percorribile in una società civile è la libertà individuale, sia personale che delle opinioni. Questa vulgata storica, alquanto volgare e desueta, di millantare una posizione anticapitalistica come posizione umanitaria... è una panzana risibile. O si è per la democrazia o si è per i dittatori. Non vi sono altre molteplici opzioni intellettuali. purtroppo e per fortuna. Addirittura con il tuo illuminante ragionamento veteromarxista, che anche a Mosca è stato superato da almeno 2 decenni, dai del terrorista a chi si oppone al regime dittatoriale castrista. Che pena. E poi addirittura, come conseguenza di una logica illogica e perversa, dici di chi aspira alla Nuova Cuba Democratica: "Troppo comodo stare dalla parte dei più forti...". Sbagli nuovo, ammalato di una cecità morale inconsueta. I forti sono quelli del regime castrista e della monarchia famigliare che impongono la dittatura ai semplici ncittadini cubani. Ci sono due squadre in gioco. Gli atleti della Cuba Prigione e quelli della Nuova Cuba Democratica. Nel mio cuore so benissimo chi vincerà la medaglia d'oro.
massimo campo   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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