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Paolo Diodati. Tullio Simoncini, dalle stalle alle stelle: un grande in ogni caso
 
Commenti presenti : 52 In questa pagina : da 1 a 10
   01-12-2018
Volevo chiedere per una paziente con tumore ormonale alle ossa e al fegato, il bicarbonato di sodio potrebbe andar bene??
Marika Rallo   
 
   20-03-2017
Segnalo ai lettori e in particolare a chi ha scritto commenti sarcastici e insulti pesanti all'autore di questo articolo, la recente pubblicazione del libro Verso un approccio antiacido, del Dr Stefano Fais, dell'Istituto Superiore di Sanità, con un'ampia e significativa prefazione del Prof Diodati.

La Scienza non procede per dogmi Chi ha scritto insulti pensa di avere idee innate esatte.
Dr Andrea   
 
   09-09-2016
Sono anni che non seguo questo giornale, anche perché, se non sbaglio, sono venuti a mancare gli articoli scientifici. La notizia che sarei contenta di veder inserita, non è recentissima. Speravo che qualcuno l'avesse segnalata, dato l'estremo interesse per la tematica. I lettori interessati possono aggiornarsi sugli studi del Dr Pagel che si guarda bene dal ricordare, non dico l'innominabile pioniere dell'uso del bicarbonato, ma neanche il coraggioso Dr Stefano Fais, anche lui costretto a sostenere che il Basen (a base di bicarbonato di sodio) non ha nulla a che fare con la cura del famigerato “ex-medico”.
Ed ecco la notizia: Bicarbonato di sodio e il cancro – Al via la sperimentazione in Arizona Il Dr. Mark Pagel, membro dell’University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari come sovvenzione da parte del National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.
In altre parole, la sperimentazione clinica sull’uso di bicarbonato di sodio per via orale nei trattamenti contro il cancro al seno sta per cominciare!
[1] Ovviamente ci sono studiosi che hanno capito che il bicarbonato di sodio (baking soda), che è la stessa cosa che può salvare la vita di una persona al pronto soccorso in un attimo, è una delle prime opzioni più sicure ed efficaci per la cura del cancro.
Giorni   
 
   30-11-2012
Essendo di professione chirurgo non mi sento indifferente al tema della cura del cancro. Ho letto con interesse l\'articolo del Prof. P. Diodati sull\'importanza dell\'acidità dell\'ambiente cellulare per l\'insorgenza della malattia del secolo.Senza tema di smentita l\'idea che l\'acido avesse un\' importanza fondamentale per la trasformazione di una cellula sana in cellula neoplastica risale al 1931 quando uno scienziato tedesco di nome Otto Heinrich Warburg fu insignito del Nobel per la Medicina proprio per aver scoperto sperimentalmente questa verità che purtroppo fu messa nel dimenticatoio non avendole assegnato il valore scientifico che sicuramente meritava. Questo stato di acidità infatti è legato al tipo di metabolismo proprio del cancro; infatti le cellule tumorali preferiscono trarre l\'energia per la loro crescita da una respirazione anaerobica che ha come substrato l\'utilizzazione elettiva dello zucchero e che come risultato finale dà luogo alla produzione di molecole acide ed in particolar modo di acido lattico in quantità rilevante. Pertanto è razionale pensare che un cambiamento del pH verso l\'alcalinità dell\'ambiente dove le cellule si riproducono, somministrando sostanze alcaline come il bicarbonato oppure gli inibitori della pompa protonica, possa avere come risultato l\'arresto della loro crescita o addirittura la scomparsa del tumore stesso.
A conferma di ciò tutte le raccomandazioni per un cambiamento dello stile di vita per prevenire la malattia neoplastica vedi dieta, attività fisica, miglioramento del nostro modo di respirare, idratazione giornaliera ottimale,
riduzione dello stress portano sicuramente alla stabilizzazione del nostro pH verso l\'alcalinità e quindi verso uno stato di salute. Mi meraviglio della polemica che porta avanti il prof. Veronesi a tal riguardo; infatti da qualche tempo egli crede assolutamente nella dieta vegetariana come profilassi efficace contro i tumori e guarda caso tale tipo di scelta alimentare come risultato dà luogo ad una variazione del pH verso la riduzione dell\'acidità del nostro organismo.....
Mi permetto di rivolgere ai ricercatori che si occupano di questo settore della medicina un augurio di proficuo lavoro per svelare sempre più le verità nascoste nel libro che Madre Natura ci mette a disposizione e che sicuramente non hanno alcun obiettivo commerciale, ma al contrario hanno lo scopo di mettere a punto terapie basate su principi naturali prive quasi sempre di quegli effetti secondari, propri di altri protocolli curativi, e che in molti casi risultano nocivi per la salute nonchè per la vita.
francesco gamuzza   
 
   03-11-2012
Senta, ma secondo lei il ragazzo morto a Tirana per "curarsi" il cancro con il bicarbonato (al costo di 20.000 euro cash), ora è nelle stalle o nelle stelle?
Così, tanto per capire come si sente quando qualcuno crede a queste fandonie grazie anche a ciò che scrivono persone come lei.
Massimo   
 
   07-08-2012
Ho letto con molto interesse il tuo scritto su Tullio Simoncini.
Nel mentre mi e' venuto in mente un vecchio caso simile avvenuto ad Agropoli (Salerno) con il veterinario Liborio Bonifacio che suscito' sui media qualcosa di simile per la cura del cancro negli anni 60.Ti allego il link del giornale dell'epoca http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/smista.php?IDCategoria=1281
Alla fine dell'articolo dice che suo figlio continuera' la strada del padre e del suo siero anticancro del quale pero' non ho dettagli sulla sua composizione.
Mi chiedevo,visto che hai avuto dei contatti con il Dott. Simoncini,sei puoi "LINKARE" queste due persone per uno scambio di informazioni sulle loro metodologie di cura del cancro.
Puo' darsi che ci siano dei punti in comune tra il bicarbonato di sodio e il cosidetto "siero Bonifacio".
Tentar non nuoce
Ciao
Claudio
Claudio Leo   
 
   01-08-2012
Buongiorno
Verso la fine di febbraio ho iniziato una terapia al bicarbonato di sodio al 6-7%. Avevo qualcosa di marrone scuro, sanguinante sulla schiena della grandezza di una moneta di 1 euro con un cerchietto in mezzo, praticamente un neo gigantesco Sporgeva di circa 3-4 mm rispetto al livello della pelle. Riuscivo a vederlo mettendomi di profilo allo specchio. Avendo letto del dr Simoncini mi sono detto: se lo hanno radiato è perchè dava fastidio altrimenti non lo avrebbero neanche considerato. In più cosa ci perdo a provare (i miei genitori erano già morti di tumore e mia sorella è deceduta 6 anni fà per un problema simile al mio )
Allora ho acquistato al supermercato il bicarbonato, sciolto in vasca da bagno: 1kg in 15-18 litri circa di acqua calda e ho tenuta immersa la schiena per 1 ora. ho ripetuto la terapia per altri 7 giorni. ho riposato per 6 giorni non sciacquandolo mai.
Alla fine del primo ciclo di 8 terapie non ho visto un gran miglioramento; però nei giorni di riposo appoggiandomi allo schienale della sedia sentivo pungere per cui appoggiavo solo metà schiena e dormivo sul fianco, non volevo risanguinasse. Mi sono detto : si stanno formando una pellicina nuova sotto e delle crosticine per questo se mi appoggio sento pungere,
Ho proseguito per altri 5 cicli di 8 giorni intervallati da 6 di riposo, ma già alla fine del quarto ciclo si era sgretolato completamente, lasciando al suo posto una pellicina prima scura, poi sempre più rosea e molto delicata.
Domenica 15 aprile, Il giorno della Divina Misericordia, allo specchio, di profilo, non si vedeva più alcuna sporgenza e al tatto si sentiva la pelle normale.
La mia nipote dottoressa lo ha controllato aggiungendo è un melanoma e la sua aggressività è micidiale : la zona interessata è nerissima, però non presenta più alcuna sporgenza.
Non sò se sono intervenuto troppo tardi e se sotto continui a lavorare. Lo vedrò nei mesi a venire. Ho speso 50 euro di bicarbonato e dopo ogni bagno, mi sciacquavo la pelle con la doccetta, perchè diventava estremamente sensibile e fastidiosa specialmente in presenza di qualche ferita, evitando accuratamente di sciacquare la parte interessata al problema.
Ora ( fine luglio ) a distanza di 3 mesi è quasi scomparso anche l'alone e riesco ad appoggiarmi con la schiena.
10 anni fà si era ammalata mia sorella per un male simile.
è stata in cura presso il centro tumori di Milano, vicino a Lambrate. In 3-4 anni di torture l'hanno sottoposta a 7 interventi chirurgici. è andata in Paradiso che pesava 32kg

Non so come andrà a finire, in ogni caso ringrazio Dio ed auguro di cuore ogni bene al Dr. Simoncini.

Grazie Mario
M a r i o   
 
   22-05-2012
Andando alle fonti, si dice sostanzialmente che il metabolismo delle cellule cancerose provoca notevole acidità che a sua volta fa sviluppare le pompe protoniche delle stesse cellule che riversano tale acidità all'esterno del tumore per non soccombere.
L'idea di usare inibitori di pompe protoniche è quindi di impedire alle cellule cancerose di sbarazzarsi dell'acidità, cosa che dovrebbe distruggerle.
Quindi si tratta di un ragionamento opposto a quello di Simoncini: fare in modo che il tumore non possa sbarazzarsi delle sue scorie acide per farlo morire, quindi acidificarlo, non alcalinizzarlo.


Nav   
 
   13-02-2012
avete notizie dei progressi fatti dal dott. Simoncini?
Se la sua intuizione è giusta dovremmo aiutarlo e sostenerlo.
.....e fargli un monumento!
In ogni caso ritengo valga la pena di provare strade alternative; è impossibile che dopo tanti soldi spesi per la ricerca e dopo tanti anni non si arrivi a debellare questa malattia; o forse proprio per questo!!!


lilly   
 
   03-06-2011
Per Patrizia:
non vi è dubbio alcuno che l’argomento in sè desti interesse ma la valutazione che lei critica come fosse una sentenza non è un giudizio di valore ma una banale constatazione: il paragonare Marconi a Simoncini è del tutto fuori luogo per le motivazioni esposte. In sintesi un “pessimo esempio”. Quanto al dialogo dubito se ne possa instaurare uno se l’interlocutore a posteriori, pur accorgendosi di una sua madornale cantonata, preferisce dividersi tra l’analisi grammaticale dei post e le arrampicate sugli specchi
Guglielmo M.   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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