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Paolo Diodati. Considerazioni finali sull’esperimento voluto da Lucio Battisti
 
Commenti presenti : 43 In questa pagina : da 1 a 10
   19-11-2014
...dal tono acrimonioso intuisco di essere stato mal interpretato:

l'osservazione riguardo alla “sollecitazione” da parte di altri è semplicemente legata al rispetto che personalmente nutro nei confronti del Prof. Diodati il quale mi sembrava che avesse già da tempo espresso la volontà di non proseguire oltre con il gioco. È d’altronde per tale motivo che mi sono astenuto dall’intervenire ulteriormente.


Chiedo pertanto scusa alla Direzione.

Ps: se poi si dovesse scoprire che la direzione del sito usa sollecitare gentilmente gli autori a rispondere alle domande dei propri lettori non ci vedrei nulla di male. Lo considererei anzi un segno di rispetto e di professionalità da parte di chi cura il sito.

Quanto al commento sulla presunta autoreferenzialità lo ritengo di cattivo gusto. Interpellato in modo diretto da un vostro lettore ho creduto di essere in diritto di rispondere, chiedo scusa anche per questo.

Alex   
 
   19-11-2014
Per informazione di Alex, che evidentemente non frequenta abitualmente la ns. webzine se non per rispecchiarsi nelle sue composizioni, e quanti altri ev. interessati (?!) si rende necessario precisare che da qui non si sollecita alcuno per alcunché.
la Direzione Tf   
 
   18-11-2014
Gli interventi come quelli di Fobos sono sempre molto gustosi perché brillano di creatività ed entusiasmo. Ma non aiutano alla causa poiché non fanno altro che dimostrare quanto sostenuto da Paolo Diodati: multi-senso uguale senza-senso.

Inutilmente ho cercato di convincere del contrario il professore il quale considera i testi di Panella piuttosto come le macchie di Rorschach: veri e propri test (senza la “i”) per sondare la personalità del lettore/ascoltatore.

Ciò dovrebbe indurmi a concordare in pieno con quanto sostenuto nel precedente intervento dal suo molto ragionevole neo-seguace.

Tuttavia seguendo un principio metodologico ben noto al nostro professore a me piace volare basso, o comunque in alto quanto basta giusto per produrre del senso lì dove dovrebbe essercene ma apparentemente non se ne trova.

A parità di fattori preferisco la spiegazione più semplice. Quindi per rispondere al nostro misterioso e tenace amico, se Dongiovanni inizia dicendo “non penso, quindi tu sei” la spiegazione più economica in termini di ipotesi è che queste parole siano proferite da un interprete di canzonette in riferimento alla sua condizione nei confronti dell’autore. E in particolare al gran Mogol della canzone italiana.

Come un Cartesio alla rovescia l’io della canzone si stupisce del pensiero della propria inesistenza: il cantante di canzonette in genere non pensa realmente quello che egli dice, bensì recita il ruolo cucitogli addosso dall’autore. Egli non è che un “attaccapanni”: un venditore di fumo, un “fumista” che intrattiene il suo pubblico con le parole che raccontano la vita vissuta da un altro.

A tal proposito immagino che il Prof. userebbe volentieri il termine di “fumisteria” in merito al gusto di Pasquale Panella di burlarsi del pubblico presentandogli come ricchi di significato dei testi che in realtà ne sono poveri.

Ma per venire un poco in contro al mio amico Fobos vorrei proporre un ultimo piccolo esempio di “ingegneria verbale” che credo forse farebbe piacere anche al nostro professore il quale risponde non solo per educazione ma anche perché sollecitato dal curatore del sito.

Se in questa canzone Battisti si domanda “chi sono?” vi è un verso nel quale egli sembra rispondersi con una sciarada: «Son santo, mi illumino, ho tanto di stimmate». Sono il più illustre e luminoso, dunque, lucente interprete del panorama musicale. Brillo di luce propria (Lucio) e mi nomino da solo: il mio nome che unito insieme al titolo della canzone (il personaggio di Don Giovanni) compone il nome del santo Giovanni Battista, colui che “battezzando” dà un nome.

Alex

Alex   
 
   26-09-2014
Caro Prof, si ricorderà certamente di me, perché azzeccai che è un chitarrista. Mi diede dell'ottimo detective, perché notai le unghie della sua mano destra più lunghe di quella della sinistra. Che lezioni! E' diventato il nostro idolo.
Ci segnalò questo giornale per l'articolo Occhio al contatore (ottima lezione di fluidodinamica).

E scorrendo il giornale m'imbatto in questa serie di articoli davvero unici. Dovrebbe farne un libro, con tutti i commenti compresi.

Mi perdoni, Fobos, ma sembra che sia il nostro Prof a scrivere tante amenità, per dimostrare la bontà della sua tesi.

Lei Fobos vede le cose che ha dentro. Tante fisse e in particolare sull'interpretazione religiosa.

Non mi bastoni, Fobos. Trovi piuttosto un ammiratore di Panella (il furbacchione che quando scrive normalmente diventa chiaro e banale) che condivide le sue traduzioni.
Non credo che Alex condivida nulla del suo partire per la tangente.

"Non penso, quindi tu sei". Traduco io, poi sentiamo Alex.

Non so se si riferisce a quello Santo. Ma di spirito si tratta. Cioè di acool. Ovvero: sono così pieno di te (imbriaco) che non riesco a pensare.
Banale, Watson: Non penso, quindi tu sei in me.
Se vuole, Fobos, le scrivo altre venti interpretazioni.
Così per tutte le altre farneticazioni del Furbacchione.

Allegria, caro indimenticabile Professore! Antonio Tenace
Recente Allievo   
 
   25-09-2014
Per ALEX da Fobos (GIUOCO, si fa per dire… testi BATTISTI- PANELLA)

Caro ALEX ho sentito il bisogno di scriverti queste quattro righe, in quanto leggendoti , magari un po’ in ritardo, mi sono sentito molto coinvolto ed ho apprezzato Il tuo sforzo sincero inteso a fornire l’interpretazioni dei testi Battisti –Panella, cogliendo in questo tentativo il tuo profondo e sentito apprezzamento per l’immensità e le grandi vette raggiunte e trasmesse dall’ autore Battisti.
Ciò premesso e per l’amore comune che ci lega all’ARTISTA, t’invito a volare un pochino più in alto, e sento la necessità di metterti a parte delle mie interpretazioni dei testi, ed in particolare, della pietra miliare del connubio Bttisti-Panella. rappresentata dal brano “Don GIOVANNI” che di seguito ed in corsivo ti riporto accanto al testo originale:-
NON PENSO QUINDI TU SEI ( da Cartesio, cogito ergo sum.. non penso,in quanto opero perché da Te ispirato, e quindi … TU sei! Dio esiste!)
QUESTO MI CONQUISTA ( questa verità mi conquista…mi fà innamorare)
L’ARTISTA NON SONO IO (l’artista, cioè colui che crea, non sono io , ma il tuo Spirito che mi guida fornendomi la necessaria ispirazione )
SONO IL SUO FUMISTA (io sono semplicemente,colui che copre di fumo… di musica, e rende intellegibili i suoi messaggi d’amore per l’umanità)
SON SANTO M’ILLUMINO (Sono Santo.. in quanto m’illumino del suo Santo Spirito)
HO TANTO DI STIMMATE (anch’io ho le mie piaghe sia in senso figurato che non , derivanti dalla sofferenza in atto per il mio cagionevole stato di salute e dal gravoso impegno necessario a sostenere tale soprannaturale rapporto d’Amore)
SEGNA E DEPENNA BEN HUR (io non sono Ben Hur che dopo una vita di dolore e sofferenze, si converte al cristianesimo davanti all’immagine del CRISTO in croce sul Golgota)quindi cancella questa immagine di me)
SONO DON GIOVANNI perche io sono e, mi sento come DON GIOVANNI, Damerino dell’700 che amava piacere ed affascinare le dame.Solo per vanità e perché amava l’amore , perseguendo il giusto compenso costituito dal piacere che ne deriva dal raggiungimento dell’amore carnale,non rispettando in questo procsso, alcuna legge ne umana e ne divina
RIVESTO QUELLO CHE VUOI (posso rivestire con la mia arte e musiche adeguate quello che tu vuoi)
SON L’ATTACAPANNI (puoi appoggiare su di me qualsiasi soprabito … costituito da sentimenti di amore sacro e/o profano che io lo sosterrò con la mia arte)
POI PENSO CHE T’AMO..,(poi penso che ti amo
NO ANZI CHE STRAZIO (subito dopo penso …anzi che è meglio di no, perché amare te, è straziante per un essere umano, vedi la fine del quel Nazzareno
CHE OZIO NELLA TOURNEE (che senso di nullità provo nelle mie tournée commerciali
DI MAI PIU’ TORNARE al punto che penso di non farle mai più)
NELL’INTRONATA ROUTINE (per evitare questa routine che ti svuota dentro,in quanto ti costringe al rapporto con il tuo prossimo, spinto da soli fini commerciali)
DEL CANTAR LEGGERO L’AMORE SUL SERIO (e ti obbliga al cantare leggero…. In modo commerciale l’amore che invece è quello SUL SERIO, con l ‘A maiuscola)
SCRIVI CHE NON ESISTO QUAGGIU’ (scrivi che il vero amore quaggiù non esiste)
CHE SONO L’INGANNO. (che è solo un inganno, in quanto per MIA volontà ho costituito Principe del mondo il Diavolo, che certamente non governa la volontà dell’uomo al fine del perseguimento del bene
SINCERAMENTE NON TUO (a tale affermazione l’uomo BATTISTI non può condivide tale scelta DIVINA anche perchè non comprensibile a noi esseri umani, quindi lo afferma,con forza, dichiarandosi sinceramente non Tuo
QUI DON GIOVANNI ( ribadendo che allora, lui preferisce restare Don Giovanni cosicché le sue prestazioni amorose siano finalizzate e vengano regolarmente retribuite in denaro e/o in natura)
MA TU, DIMMI CHI TI PAGA! ( mentre vorrei sapere da te chi telo fa fare,ad amare senza compenso)

Come vedi io non mi dichiaro Game Over, anche perché è ora di finirla con queste sterili e supponenti pretese di primato ,espressione della contemporanea pseudo-cultura,che stanno conducendo l’umanità verso il baratro e la negazione di ogni valore etico e morale, che solo se riaffermato, ci rende degni di appartenere al genere umano.

fobos   
 
   16-09-2014
Caro Fobos,
ringrazio il Direttore che pazientemente e gentilmente mi ha segnalato la sua lettera.

Che dirle di più di quanto già detto?

Forse (dico forse) non ho scritto la considerazione che mi suggerisce il suo lungo, meticoloso e, devo ammettere, interessante assemblamento dei vari pezzi apparentemente quasi del tutto sconnessi.

I testi sui quali abbiamo discusso e litigato a sufficienza (alcuni lettori protestarono, essendosi annoiati, insieme alla Direzione e il Gioco fu interrotto bruscamente) non hanno, deve ammetterlo, un'interpretazione univoca da parte degli estimatori.
Mentre quelli che non li apprezzano, sono unanimemente d'accordo sulla motivazione: non sono soddisfatti proprio perché non riescono a capire.

Allora puntiamo l'attenzione sul fatto che gli estimatori non concordano assolutamente sull'interpretazione.

La sua lettera mi facilita la conclusione da trarre: gli scritti di Panella sono come le macchie d'inchiostro, o le nuvole o i quadri astratti che si mostrano chiedendo "Cosa ci vedi?"
E chi ci vede una cosa e chi un'altra. La macchia contiene quell'informazione? E l'autore della macchia voleva dare le informazioni che ci vedono? Evidentemente, no. Lo psicologo usa l'interpretazione data, per studiare conscio e inconscio dei pazienti.

Non posso che complimentarmi con lei, spero non si offenda, per la fantasia e l'amore per quello che ho definito il Mozart o il Rossini della musica leggera.

Ma non ho motivi per ritenere che lei o altri, abbiate centrato l'interpretazione.

Il vedere Maria con il figlio morente tra le sue braccia (nel testo di Per nome), devo confessarle che è molto suggestivo. Ma la bellezza della sua interpretazione è frutto della sua sensibilità e dell'impronta che hanno lasciato in lei le visioni delle varie rappresentazioni scultoree e pittoriche di quel dolore assoluto.

Del suo scritto non posso condividere i giudizi sprezzanti con cui liquida Mogol, per lei un parolaio privo di sensibilità.
Né l'affermazione che fosse Battisti a suggerire l'argomento del testo da sviluppare.

Le ricordo, infine, che lo stesso Battisti dichiarò, riguardo alle sue richieste per i testi di Panella: "Se in un testo non ci capisco proprio nulla, allora lo giudico perfetto".

Tralascio, infine, di riportare qualche giudizio di studiosi o di chi ha solo un'infarinatura della filosofia di Hegel, sui testi pannelliani ispirati a Hegel (il meno cattivo: roba da sagra paesana, dove col casino che c'è, nessuno fa caso alle parole del sottofondo musicale).

Se proprio le interessa l'argomento, può leggere quanto scrissi sugli "sprazzi di luce" nei testi di Panella.
Sapientemente infilava qua e là un'immagine o un'affermazione bella e chiara, in modo che non si potesse dire che fosse del tutto privo di senso.

Resta il fatto che se è vero quel che lei dice sul Mogol post-Battisti, è anche vero che il Panella post-Battisti s'è messo a scrivere nel modo che prima giudicava "da stupidi".

Possiamo allora concludere con un'affermazione sulla quale dovremmo essere d'accordo: né Mogol, né Panella hanno più guadagnato tanto con le canzoni, con il loro dopo Battisti ... .

Mi auguro, con questa, di non solecitare nuove lettere d'insulti. Avevamo dichiarato GAME OVER

Cordialmente, Paolo Diodati


Paolo Diodati   
 
   06-09-2014
Ho letto i commenti e le dotte interpretazioni dei prof. Sull’argomento relativo al contenuto dei brani di Battisti Panella, amo profondamente Battisti grandissimo autore di alta ispirazione e poi dirò il perché, stimo immensamente Panella in quanto è riuscito in un opera impossibile, quella di assecondare e rappresentare al meglio le sensazioni più intime del Battisti 2 maniera , usando in modo ermetico , espressioni semplici che velate da comprensivo pudore, ineriscono a temi intimi e ad alti sentimenti che pervadono l’animo di LUCIO, in questa fase della sua vita umana ed artistica.
Innanzi tutto , vorrei fare una breve premessa sul sodalizio “Mogol-Battisti” …attenzione non viceversa, BATTISTI –MOGOL ,e questo e tutto dire . Il paroliere delle bellissime ed intellegibili composizioni di Battisti prima maniera, era si Mogol , ma possiamo esserne certi, che il suggeritore dei temi e delle sensazioni fosse di Battisti.
Questa convinzione deriva da diverse semplici considerazioni:- per esempio, la bellissima” La luce dell’est” la cui composizione è successiva ad un viaggio nei boschi Sloveni , per una battuta di caccia organizzata da Mogol in compagnia di Battisti . Tutti Sappiamo usando un eufemismo, che Lucio amava l’amore ed amava amare, per cui v’invito a riascoltare il testo di questa canzone che ha per interpreti lui e Lei , e lui non è certo Mogol . Questo cosa significa? Che Mogol è un paroliere, direi più propriamente un furbo ciarlatano che ha per anni , succhiato le Emozioni ed i sentimenti ,del giovane BATTISTI, facendone la sua fortuna.
All’arrivo ed entrata in scena della compagna di battisti Valezia, che lo mette davanti alla cruda realtà Battisti abbandona Mogol per dimostrare a se stesso prima e, poi ai suoi estimatori che l’artista “è lui e non il suo fumista “ (testo riportato poi in don Giovanni, riferito a Dio “l’artista non sono io, sono il tuo fumista”).
Seconda considerazione il Grande Mogol è abbandonato da Battisti e che fa? apre un a scuola di musica per giovani talenti, sperando d’incontrare un secondo Battisti, cosa a mio avviso praticamente impossibile ancora per molti secoli IN QUANTO LA MUSICA e la poesia ERA IN BATTISTI, s’inventa apparizioni onniriche e scrive grandi succesi ….per ….l’audio2 . Vi rendete conto?! Mogol non è degno nemmeno di pulire le scarpe al grande Panella ed ancor più nominare il nome di LUCIO BATTISTI.
Battisti è morente in ospedale ed il grande amico parolaio Mogol che fa? scrive una lettera che poi consegna alla caposala, la forma è salva!…. non so se vi rendete conto dello spessore morale dell’uomo.
Veniamo ai contenuti delle composizioni Battisti-Panella ed in particolare a quella in oggetto “Per nome” la chiave di lettura di quest’opera è in parte indicata nelle premesse ed in parte per renderla chiaramente comprensibile occorre seguire pedissequamente il Battisti pensiero espresso in progressione dalle sue prime fino all’ultime opere ed in particolare :-i prodromi sono indicati nella canzone del 1969 la mia canzone per Maria ..lamia canzone per Rosa..(amore sacro e amore profano);emozioni anni 1970 (amore sacro).1973 umanamente uomo il sogno di cui mi sono permesso di inserire le parole che tale composizione suggerisce a chi ascolta la lirica,(vedi testo in calce,amore sacro); 1973 l’Aquila (esistenziale amore sacro e amore profano)vento nel vento (amore sacro)io vorrei non vorrei ma se vuoi.(amore sacro struggente)il mio canto libero(amore sacro onirico)il nostro caro angelo(eterna battaglia tra il bene ed il male) questo inferno rosa(biasimo dell’amore profano)la macchina del tempo (corto circuito esistenziale)separazione naturale 1974(postumi corto circuito) e via dicendo per arrivare al fatidico Don Giovanni espressione di amore incommensurabile a DIO creatore. e di AMABILE contestazione a suo figlio Gesù dimmi chi ti paga. non penso quindi tu sei……(in antitesi a cogito ego sum , non cogito quindi tu sei……….)l’artista non sono io sono il tuo fumista (Contemporaneo neo profeta dell’amore) sono don Giovanni rivesto (d’amore) quello che vuoi son l’attaccapanni…. CANTORE DELL’AMORE VERO NOVELLO BATTISTA ;ritornando dall’intronata routin del cantare leggero l’amore sul serio…… scrivi che l’amore qui giù non esiste è un inganno. Sinceramente non tuo…(amabile e struggente contestazione UMANA AL CREATORE)
Madre pennuta la creazione dell’umanità ,la creazione del tempo un vecchio in limousine,la caducità dell’uomo e dei suoi sentimenti e la fine auspicata per conoscere la verità finale.
Il diluvio fine del mondo con un novello diluvio. Ottima l’idea di essere noi i finali buona l’idea del tempestio….piove con ghiaccia semplicità con truci gocce dal bel luccichio…dopo di noi il bello verrà finche terra l’ombrello…(e quando spioverà apparirà di nuovo l’arcobaleno segno della tua alleanza con noi.)
Le cose che pensano assolutamente fantastico IN CHIAVE metafisica.
Quindi chi chiama battisti PER NOME? È ovvio Maria si la madre di Gesù poteva nominare il suo nome nella canzone senza cadere nel redicolo ,assolutamente no ha un nome molto bello”lei starà non in qualche foresta ma in qualche bestiola” (No nella natura o nel creato ma nelle creature ( girandosi,perisondere alla mia invocazione,.. mostrerà i suoi tre quarti stupefatti e i suoi occhi nel tondo dolci come un biscotto immerso nel latte bianco e la pupilla dolcissima come un a goccia d’amarena, per nome(Maria) sta leggendo il libro della vita da me chiamata metterà un segno di sospeso nel libro che se melo ricordo parla anche dello sbocciare di un amore e lei stara misurando con calme sequenze di palmi quanto dista la gola fatalista da tutta la tastiera (quanto tempo ancora manca del costato avrà contato il respiro dell’arco della dorsale e sembra l’obiettivo del suo ufficiale sbarco io chiamo per nome quell’alone protettivo che la dimenticanza a rinforzato
ha contato tutte le costole del dorso di suo figlio morente che sembra l’obiettivo del suo cruciale sbarco( (approdo,che è il fine per cui era stata creata. Madre dell’uomo figlio di Dio)
DELL’AMORE………..PARLIAMONE!
SE GUARDI CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO
TUTTI I COLORI DELL’AMORE INTORNO A TE
TI ACCORGERAI CHE MAI NESSUN PITTORE
POTRA’ MEGLIO RAPPRESENTARLI COME LUI.
MARRONI E VERDI I PRATI ACCANTO A TE
AZZURO SMERALDO IL MARE INTORNO A NOI
CELESTE E BLU IL CIELO SOPRA DI LORO…………..
CHE MAGNIFICA LA VITA INTORNO A NOI……..
NON POTREMMO PROPRIO CHIEDERLE DI PIU’

(SECONDA BATTUTA)….E SENZA MOGOL PER CARITA’….,
VOGLIO DIRVI QUAL’E’ LA VERITA’,
CHE L’AMORE IN NOI PITTORI FA’ VIBRARE
COME UN PLETTRO,
TUTTE LE CORDE DEL NOSTRO CUORE
E CI COSTRINGE A CANTARE DI LUI……………..

(SECONDA BATTUTA 2 VOLTE…..)UNA PENNELLATA DI ARCOBALENO SU NEL CIELO
COME FIRMA DELL’ ARTISTA QUALE LUI E’
SUGGELLA CON NOI L’OPERA SUA
QUESTO E’ AMORE, PURO AMORE E NIENTE PIU’
E RINGRAZIO CHE IO SONO…………….
Ettore Agosto 2013

fobos   
 
   04-12-2010
" quando i pensieri escono dal silenzio e diventano parole, hanno il peso della responsabilità di essere state pronunciate" Erri De Luca.
Paolo Diodati è una rara persona proprio in questo senso.Nell'essere sempre disponibile a confrontarsi ad argomentazioni responsabili.
Alla modalità spontanea ed intelligente di Alex, a cui associo istintivamente la possibilità che scriva poesia,
un ringraziamento ed un abbraccio.
patrizia garofalo
patrizia garofalo   
 
   04-12-2010
Caro Stefano, la descrizione di quello che prova nell'ascoltare il Battisti panelliano è tra le cose migliori che abbia letto. La ringrazio.
Caro Alex, il suo stile da irriducibile avversario nella polemica, che già ho avuto modo di lodare, è da portare come esempio. Ringrazio anche lei.
Paolo Diodati   
 
   04-12-2010
da Don Giovanni in poi, Battisti s'è elevato lassù dove pochi, nel misero mondo della canzonetta italiana sono riusciti ad arrivare. Sicuramente l'esperimento panelliano non è alla portata dei padiglioni cerebro/auricolari delle masse, ma questo non era chiaramente il problema dei due artisti. (Battisti/Panella un volo senza paracadute _Cerami)
Ascoltare questi brani è riscoprire ogni volta un senso e un colore nuovo, tante canzoni dentro la stessa canzone, il senso che cambia a seconda delle prospettive, che cambia a seconda dell'umore e della prospettiva, il senso/suono anche di una singola parola.
Certo, la voce e la cretività Battistiana come sempre la fanno da padrona, fusione perfetta tra suono dello strumento e suono della parola,melodie ed arrangiamenti, voce meravigliosa.
In realtà i cloni hanno recepito la genialità battistiana, attingendo come sempre, in maniera meno vistosa ma a piene mani, dal nuovo repertorio. Se non ci fosse stato Battisti/ Mogol non ci sarebbe stata la canzone in Italia, se non ci fosse stato Battisti/Panella non ci sarebbe stata una prospettiva luminosa del futuro.
In fondo è solo e sempre musica, ad ognuno la scelta migliore, se la canzoncina non piace non si ascolta, se Vasco Rossi è il profeta, va bene così.
Grazie Lucio

Stefano
stefano   
 
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